Anche libero va bene

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Un film di Kim Rossi Stuart. Con Kim Rossi Stuart, Barbora Bobulova, Alessandro Morace, Marta Nobili, Tommaso Ragno Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 108 min. - Italia 2006. - 01 Distribution uscita venerdì 5 maggio 2006. MYMONETRO Anche libero va bene * * 1/2 - - valutazione media: 2,91 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dido93 lunedì 25 giugno 2007
drammone...ma niente di più... Valutazione 2 stelle su cinque
84%
No
16%

Film pesante come un macigno...storia drammatica fino all'esasperazione, quasi a voler dare un "peso", una consistenza che altrimenti questo film (visto ciò che resta...tolto il dramma....praticamente niente...) non avrebbe mai avuto. Forse bisogna considerare che si tratta dell'opera prima di un attore che si siede sulla sedia del regista...e allora si può essere anche un pò più benevoli... Tutto sommato la recitazione è buona, gli attori bravi, ma l'intera storia è come "schiacciata" dal peso di una atmosfera drammatica e a tratti insopportabilmente pesante. Non c'è un attimo di tensione vera (solo dramma...tragedia imminente...), un elemento di sorpresa, un "qualche cosa" che ti faccia spalancare gli occhi. [+]

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francesca venerdì 12 maggio 2006
spettacolarizzazione del dolore altrui Valutazione 1 stelle su cinque
72%
No
28%

Niente da dire sulla bravura di tutti gli attori. Resta molto difficile capire il perchè narrare una storia del genere. Lo spunto era ottimo ma sarebbe stato giusto lanciare al pubblico un messaggio positivo.A mio parere la società in genere ne esce sconfitta, non vedo un trionfo dell'amore. Purtroppo storie di questo genere sono all'ordine del giorno, ne siamo a conoscenza nelle nostre case, dai litigi dei vicini di casa, dalla lettura dei giornali,dalla televisione! Basta frequentare, da esperti nel settore, i Tribunali per i Minorenni, parlare con gli operatori sociali. Bisognerebbe lanciare un messaggio positivo ai giovani che desiderano costruire il proprio futuro, creare una famiglia. [+]

[+] r.e. (di anika)
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[+] aia eia trallallà (e senza nemmeno accorgersene) (di kulturadimazza)
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maria cristina nascosi giovedì 27 luglio 2006
anche libero va bene, per crescere... Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Anche LIBERO VA BENE,è il film opera prima di Kim Rossi Stuart. Interpretato dallo stesso regista, da Barbora Bobulova, Alessandro Morace e Marta Nobili. Dopo la notevole trasformazione e crescita come attore, anche di teatro ormai – ha affrontato prove shakespeariane - Kim è passato, come ormai banalmente si usa dire, dietro la m.d.p., per dar vita a questo nuovo film, produzione 2005, che ha conosciuto un primo bagno di qualità a Cannes, per poi essere presentato in altra importante occasione in Italia, all’ultima, la 42°, Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, durante la quale, nell’ambito del Cinema in Piazza, gremita all’inverosimile l’ultima sera del cinefestival, l’attore neo-regista ha ottenuto un successo di pubblico davvero notevole. [+]

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darkleo96 venerdì 15 febbraio 2019
film che non ha paura di dire la verità Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Film stupendo semi-amatoriale che tratta la tragica questione di Renato, rimasto a tenere da solo due figli e con una precaria condizione economica a causa della ex moglie, che lo ha tradito senza problemi rompendo il rapporto e in più lo illude ancora senza ritegno fingendo di tornare e tradendolo-scaricandolo di nuovo. Un film veritiero che si oppone al classico stereotipo femminista che viene ripetutamente proposto in ambito cinematografico, dove è sempre l'uomo l'immaturo che tradisce etc. e la donna la povera vittima innocente, sapendo benissimo che nella società al di fuori degli schermi non funziona cosi e che molte femmine tradiscono senza problemi e causano macelli di questo tipo ridacchiandosela. [+]

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a.l. lunedì 15 maggio 2006
in equilibrio sui tetti del mondo Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Kim Rossi Stuart, uno dei volti più espressivi del cinema italiano, con la modestia doverosa del principiante preparato, esordisce dietro la macchina da presa inserendosi in uno dei filoni più fecondi e felici della tradizione nazionale, quello dell’infanzia negata come termometro di una società iniqua, e rendendo particolare omaggio a uno dei suoi archetipi nobili “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica. Il film infatti, voluto a Cannes dai responsabili della “Quinzaine des Réalisateurs”, recupera rivitalizzandolo uno schema narrativo sempre attuale: si lavano i panni sporchi alla finestra e il dramma familiare spietatamente sviscerato consente di allargare lo sguardo alla città intera. La vicenda sugli schermi è stata vista mille volte con varianti e toni diversi: una madre inquieta abbandona marito e due figli, un padre fragile li fa crescere fra difficoltà innumerevoli e un domani forse la famiglia dimezzata riuscirà a trovare un suo equilibrio tramite la maturità forzata del bambino/giudice costretto per difendere la sua infanzia a mostrarsi e a diventare adulto. [+]

[+] semplice e complesso (di susanna)
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roccia giovedì 25 gennaio 2007
i bambini ci guardano Valutazione 3 stelle su cinque
45%
No
55%

La fragilità degli adulti messa a nudo dagli occhi di un ragazzino di 11 anni. Un film semplice, perché parla di una storia di tutti i giorni, che potrebbe esserci capitata o capitare ad un vicino di casa. E proprio per questo, un bel film, che riesce ad evidenziare perfettamente gli stati d'animo attraverso lo sguardo del bravo Alessandro Morace. Un film che lascia molto riflettere sul nostro essere adulti, ma prima ancora, sull'essere stati bambini. Qual'é il personaggio negativo di quasta storia? Il padre fallito che cerca riscatto nel figlio, schiacciandolo con le sue aspettative? La madre assente, oppressa da una vita che le và stretta e con una seconda vita che non ci viene mostrata? I compagni di classe? I ragazzini che vogliono che Tommi giochi in porta? Tutto questo é sola vita, per quanto crudele o estrema possa sembrare questa storia. [+]

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susanna sabato 27 maggio 2006
bravo tommi! Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

Lo spettatore viene subito catapultato nella quotidianità di quattro personaggi accomunati da un comun denominatore: la solitudine. Vero e indiscusso protagonista della storia è Tommi,attorno a cui ruotano ansie e nevrosi della società contemporanea. Spettatore della rabbia di suo padre e della inguaribile fragilità della madre riesce a comprendere con la sua disarmante maturità( ha solo 11 anni) il fortissimo disagio psicologico proprio di coloro che l'hanno messo al mondo, scegliendo di amarli comunque al di là di tutto, delle continue fughe di sua madre e della frustrazione esasperata di suo padre.E'sicuramente un film che pone in primo piano il rapporto tra un padre e un figlio che, seppur carico di tensioni irrisolte, comunica un'intensità emozionale che ha il sapore della verità e che permette ad entrambi di comprendersi e sostenersi l'uno sull'altro(la scena in cui Tommi sveglia in piena notte suo padre è bella perchè straziante) Realistico e intenso, apparentemente privo di spiragli. [+]

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lara martedì 6 giugno 2006
la bontà dannosa e il senso di colpa Valutazione 4 stelle su cinque
27%
No
73%

Il tema delle famiglie sfasciate è sicuramente uno dei temi più abusati sullo schermo, e d'altra parte materia prima fresca fresca a cui ispirarsi, la vita ne offre tanta no? Ma questo film ha qualcosa di diverso, di originale, di estremamente efficace. Provengo da una di queste famiglie "sfasciate", e sfasciate proprio a quel modo; non credevo ai miei occhi durante la visione del film perchè penso che nessuno, mai, sia riuscito a mostrare così efficacemente i danni incolpevoli della bontà, della debolezza e della frustrazione di un padre, uniti alla assoluta impossibilità di poter contare anche sulla sola presenza della madre. La lacerazione del bambino tra la sua necessità di leggerezza e la sofferenza per la tristezza del padre è un delicato ma immenso monumento ai sensi di colpa che, con ogni probabilità, si porterà dietro tutta la vita. [+]

[+] il nome di lara lo portiamo in molte (di orologio)
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a.r giovedì 3 agosto 2006
delicato e vero Valutazione 4 stelle su cinque
11%
No
89%

KIM ROSSI STUART HA DATO UN' OTTIMA PROVA DI SE' COME ATTORE(GIA' NOTEVOLE NEL FILM DI AMELIO) E COME REGISTA ,METTENDO A NUDO LE DIFFICOLTA' DI UN PADRE CHE SI TROVA A DOVER CRESCERE DUE FIGLI E CHE POSSIEDE, ANCHE LUI, UNA SERIE DI FRAGILITA' ,CHE CREDO,SIANO COMUNI A MOLTI UOMINI IN QUESTA SITUAZIONE. STUPISCE TANTO LA FIGURA DEL BAMBINO,COSI' PICCOLO MA ANCHE COSì GRANDE INTERIORMENTE, CAPACE DI CAPIRE LE SITUAZIONI E DI ACCETTARE I COMPROMESSI, DI FRONTE AI QUALI LA VITA, CI PONE. POSSIAMO ANCHE VEDERE COME LA SOFFERENZA DEL FIGLIO RIESCA AD ESSERE RISEVATA E MAI ECCESSIVAMENTE ESTERNATA ANCHE ,FORSE ,PER POTER PIU' FACILMENTE ANDARE AVANTI CON LA PROPRIA VITA EVITANDO DI CADERE NELLA DISPERAZIONE. [+]

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minamovies mercoledì 10 febbraio 2010
pulito, profondo, sincero: ottimo esordio Valutazione 3 stelle su cinque
14%
No
86%

Ho guardato questo film da grande estimatrice di Kim Rossi Stuart, sia come attore che come uomo di spettacolo, che ha fatto scelte coerenti e difficili. Non credo però che questo mi tolga obiettività. A me piace sia il cinema visionario ed inventivo (fellini, tarantino, burton ecc) che quello "verista" ed intimista (cassavetes, moretti, amelio ecc). Trovo che questo film rientri a buon titolo in questa seconda categoria: non ci sono invenzioni visive, né una trama mirabolante. ma lo scopo non era quello. Lo scopo era raccontare lo spaccato di una famiglia di oggi, con le difficoltà economiche, relazionali. Mi è piaciuta questa famiglia fuori dai cliché: non è né la famiglia Mulino Bianco, né la famiglia disfunzionale tout-court. [+]

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