Sesso e filosofia

Film 2005 | Commedia, 102 min.

Titolo originaleSex and Philosophy
Anno2005
GenereCommedia,
ProduzioneTajikistan, Francia, Iran
Durata102 minuti
Regia diMohsen Makhmalbaf
AttoriDaler Nazarov, Mariam Gaibova, Farzona Beknazarova, Tahmineh Ebrahimova, Malohat Abdulloeva .
Uscitavenerdì 14 aprile 2006
DistribuzioneBim Distribuzione
MYmonetro 2,95 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film con Daler Nazarov, Mariam Gaibova, Farzona Beknazarova, Tahmineh Ebrahimova, Malohat Abdulloeva. Titolo originale: Sex and Philosophy. Genere Commedia, - Tajikistan, Francia, Iran, 2005, durata 102 minuti. Uscita cinema venerdì 14 aprile 2006 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 2,95 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 dicembre 2017

È ambientato in Tagikistan il nuovo film del grande maestro iraniano e ha per protagonista John, un insegnante di danza che decide di compiere una rivolta nei confronti di se stesso invitando alla sua scuola di danza le sue quattro amanti. In Italia al Box Office Sesso e filosofia ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 71,2 mila euro e 27,6 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,95/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 2,25
PUBBLICO 2,59
CONSIGLIATO SÌ
Poco sesso e molta filosofia per il ritorno del grande maestro iraniano.
Recensione di Lorenzo Pompeo
Recensione di Lorenzo Pompeo

È ambientato in Tagikistan il nuovo film del grande maestro iraniano (con 18 lungometraggi all'attivo, ma che ha raggiunto la fama internazionale solo grazie al suo Viaggio a Kandahar del 2001) e ha per protagonista John, un insegnante di danza che, al compimento del suo quarantesimo anno, decide di compiere una rivolta nei confronti di se stesso invitando alla sua scuola di danza le sue quattro amanti mentre si aggira solitario con la sua macchina per una città post-sovietica col cruscotto pieno di candele. Le quattro donne, che arrivano del tutto ignare alla scuola di danza, sono costrette a prendere atto della loro "coabitazione forzata". Al suo arrivo, John con la danza ricorderà e metterà in scena le loro storie d'amore, percorse da un tema conduttore: un cronometro col quale il maestro di danza raccoglie i secondi di felicità che ha vissuto con loro. Poco "sex" (la scena più "provocante" sono le mani dei due amanti che si toccano e compiono una strana danza, in effetti molto sensuale) e molta "philosophy" (tutto il film è accompagnato da un lungo monologo del protagonista che ricorda e riflette sui ricordi e sull'amore). Ciò che è veramente notevole in questo film sono le immagini con le quali il regista iraniano racconta le inquietudini del protagonista, il suo malinconico vagare nella propria solitudine passando da una donna all'altra in una città autunnale. Notevole il colpo di scena finale, nel quale una delle sue fidanzate lo invita a sedere al tavolo insieme ai suoi altri tre fidanzati, anche loro ignari della coesistenza. Un film intelligente, con una particolare atmosfera umida, piovosa, curato anche nella fotografia e nell'accostamento tra il rosso più acceso della passione e le tinte pastello autunnali. In Italia verrà distribuito dalla B.I.M. quindi ci sono fondate speranze che anche la più larga cerchia del pubblico avrà la possibilità di vederlo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 8 dicembre 2015
marione

Un film bruttissimo, noioso, insensato, una vera tortura. Indicato a chi ha colpe da espiare e tempo da perdere.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Dario Zonta
L'Unità

Sin dal titolo, Sesso e filosofia, l'ultima opera del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, si presenta come un film a tesi. E cosi è. E come tutti i film che vogliono spiegare «dall'alto» temi imprendibili come l'amore, l'erotismo, il rapporto uomo-donna.., fa venire l'orticaria. L'escamotage narrativo è esile, segue un andamento circolare e annoia alla prima curva.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Sesso non se ne vede, la filosofia consiste in pensieri a volte ovvii o romantici o disperati sulla vita e sull'amore. Sesso e filosofia di Mohsen Makhmalbaf, 49 anni, nato a Teheran, è un film bello: magari meno di altre opere del bravissimo regista (Pane e fiore, Il silenzio, Viaggio a Kandahar) ma bello, affascinante, triste. Un uomo compie cinquant'anni.

Federica Lamberti Zanardi
Il Venerdì di Repubblica

Mohsen Makhmalbaf è una di quelle figure d’artista che noi occidentali abbiamo dimenticato: regista, scrittore, sceneggiatore, creatore di una factory familiare dove, dalle due figlie (Samira e Hana) alla moglie Marziyeh Meshkini, tutti fanno cinema e cercano di raccontare la realtà del loro tempo. Sesso e filosofia arriva dopo Viaggio a Kandahar, film piccolissimo e di poco costo che stregò le platee [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un uomo, quattro donne, l’età che incalza. Broken Flowers di Jarmusch? No, Sesso e filosofia di Makhmalbaf. Il tema è quasi lo stesso, i toni non potrebbero essere più diversi. Là permissivismo, ricchezza, buffoneria, malinconia. Qui ricordi, poesia, austerità morale e materiale. E il sospetto che la libertà sessuale non faccia bene all’amore. Girato nel più liberale Tagikistan, come Il silenzio, il [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Artista e maestro di danza, il giorno del suo cinquantesimo compleanno un uomo dà appuntamento alle quattro donne che ha amato. Tutte si presentano: una hostess; una ragazza che indossa scarpe di diverso colore; una bella dottoressa; una donna più matura, che ha altri tre amanti. Forse, rappresentano una sola donna, in quattro diverse stagioni dell'esperienza d'amore al femminile.

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Mohsen Makhmalbaf, famoso regista iraniano (Pane e fiore, Viaggio a Kandahar), deve aver avuto i suoi problemi con le donne, se non altro con le sue numerose figlie, se una di loro, come raccontava, ha tentato il suicidio per avere il permesso di fare cinema (bisogna dire con successo, si tratta di Samira). Sarà per questo che ha creato fuori dall'Iran il sofisticato, stilizzatissimo Sesso e filosofia, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Moshen Makhmalbaf, uno degli autori più significativi del cinema iraniano, anziché alla poesia (come in Pane e fiore e in Viaggio a Kandahar) si è rivolto oggi alla filosofia o, almeno, a un certo tipo di dissertazione filosofica. Non tanto sul sesso, come sembra annunciare il titolo, quanto piuttosto sull'amore. Ha preso perciò lo spunto da un uomo, coreografo di professione (ma si dice anche poeta) [...] Vai alla recensione »

Stefano Lusardi
Ciak

Un maestro di danza (Dalir Nazarov), festeggia in solitudine il suo quarantesimo compleanno. La conquistata maturità lo porta a fare i conti col suo passato sentimentale. Per questo invita nella sua scuola i quattro grandi amori della sua vita e, analizzando il fallimento delle sue storie, ragiona sui meccanismi del sesso e dei sentimenti. A quattro anni dal grande successo di Viaggio a Kandahar, il [...] Vai alla recensione »

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