Titolo originale | Batalla en el cielo |
Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Messico, Francia, Belgio, Germania |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Carlos Reygadas |
Attori | Marcos Hernández, Anapola Mushkadiz, Bertha Ruiz, David Bornstien, Brenda Angulo El Abuelo, El Mago. |
Uscita | venerdì 3 febbraio 2006 |
MYmonetro | 2,34 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2012
Il film del messicano Reygadas che ha scandalizzato il Festival di Cannes 2005 per scene di sesso molto esplicite si propone come un'opera densa di misticismo mai banale. In Italia al Box Office Battaglia nel cielo ha incassato 103 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Carlos Reygadas conferma lo stile visionario e spiazzante che già aveva mostrato in Japon. Questa volta narra di Marcos, l'autista di un generale, sconvolto dal tragico epilogo del rapimento di un bambino perpetrato da lui e dalla moglie. Cerca conforto confessando tutto ad Ana, la figlia del suo padrone. Reygadas propone allo spettatore scene di sesso molto esplicite con lo scopo di scandalizzare. Spesso ci riesce.
Un film del genere ci pone davanti ad un dubbio amletico: possono alcune sequenze magistrali salvare un film costruito sul nulla (o quasi)? Parlare di trama, per questo Battaglia nel cielo, sarebbe al limite del ridicolo. Ancor di più cercare tracce di approfondimento psicologico dei personaggi. Eppure, se per un momento dimentichiamo che dentro al barattolo non c’è niente, possiamo [...] Vai alla recensione »
Autista ed aiutante di un ricco generale messicano, Marcos confessa alla spegiudicata figlia di quest'ultimo la morte del neonato, figlio di parenti benestanti, che ha rapito con l'aiuto della moglie. Sconvolto dall'accaduto e convinto a costituirsi dalla ragazza, alla quale è legato da una morbosa dipendenza, l'uomo finirà per reagire in modo tragico ed imprevedibile. [...] Vai alla recensione »
Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 E’ innanzitutto un film sul dolore, quel dolore pesante, tremendo che lascia annichiliti, che guarda senza vedere, perché vede solo quel dolore. Così il protagonista non sente la fellatio fattogli dalla bella ragazza, ne’ vede lo snodarsi [...] Vai alla recensione »
Capita qualche volta, tra tanto cinema prevedibile, di scoprire un film con uno "stile". Termine un po' in disuso: però vedere, per credere, come Carlos Reygadas (già fattosi notare per il suo esordio, Japon) mette in immagini questa strana storia di rapimento di bambini, coiti mistici, incomunicabilità, processioni barocche. Una delle prime sequenze, nel tunnel della metropolitana di Città del Messico, [...] Vai alla recensione »
Col film d'esordio, era il festival di Cannes 2002, Carlos Reygadas, messicano oggi trentacinquenne aveva cortocircuitato usi e riferimenti della visione. Japon, storia in bilico tra vita e morte col deambulare interiore nella natura irriconciliata dell'Hidalgo (dove il nonno del regista aveva casa) e nella geografia del suo «eroe», un uomo che vuole suicidarsi e che rinuncia nel piacere di una sensualità [...] Vai alla recensione »
Aperto e chiuso da una fellatio, praticata da una donna giovane e bella a un grassoccio uomo di mezza età, l’opera seconda (dopo Japòn, premiato nel 2002 con la Camera d’Oro) del messicano Carlos Reygadas è stata un prevedibile scandalo al Festival di Cannes. Ma più della scena incriminata - definita dallo stesso regista «sociale e sessuale, non certo pornografica» - “scandaloso” è il modo di fare [...] Vai alla recensione »
Lui è grande, grosso, sformato, ottuso, lo sguardo opaco dietro gli occhiali, una lentezza non si sa se angelica o bestiale. Lei è giovane, magra, graziosa, disinvolta. Si conoscono da quando lei era bambina, ma sono fatti per non incontrarsi. Lei infatti è la figlia di un generale, lui il factotum di suo padre, e le differenze sociali in Messico anche più che altrove si portano scritte addosso.
Città del Messico. Marcos, un uomo massiccio, barbuto, fa l’alza e l’ammainabandiera in una caserma agli ordini di un generale che l’ha incaricato di fare anche da autista alla figlia. La ragazza, però, è così disinibita che non solo, per il proprio piacere, va a fare sesso nei bordelli, ma lo fa, ampiamente, anche con lui che, a sua volta, lo fa, rumoroso, affannoso, ansimante, anche con la propria [...] Vai alla recensione »
Le cul entre deux chaises” titola Les Inrockuptibles. Che è come dire: non siamo sicuri se questo film del maestro Carlos Reygadas è una boiata pazzesca o un capolavoro assoluto, quindi pubblichiamo fianco a fianco due recensioni. Non succede quasi niente, tranne un paio di pompini: uno in apertura, uno in chiusura. L’uomo è brutto e grasso, la ragazza bella e giovane.
Marcos rapisce con la moglie il figlio del suo principale. Il bimbo muore e l’uomo, devastato dal senso di colpa, si astrae sempre più dalla realtà, entrando in una zona d’ombra cripto-mistica che contempla il forte desiderio di confessarsi a qualcuno. Magari ad Ana, la giovane e bella sorella del bambino. Epilogo forte. Più che un film, un pellegrinaggio visionario nell’anima nera di un mondo e di [...] Vai alla recensione »
Battaglia nel cielo è stato presentato al Festival di Cannes. Mah! La storia, in stile finto realista, inizia con una fellatio esplicita e termina con un'altra, che assurge a simbolo purificatore. Vi si racconta di un uomo di mezza età, Marcos (Marcos Hernandez), autista di un generale dell'esercito messicano, innamorato di Ana (Anapola Mushkadiz), figlia del suddetto ufficiale, che per puro diletto [...] Vai alla recensione »