Strade perdute |
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Un film di David Lynch.
Con Bill Pullman, Patricia Arquette, Balthazar Getty, Robert Blake.
continua»
Titolo originale Lost Highway.
Thriller,
durata 134 min.
- USA 1996.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 16 gennaio 2023.
- VM 14 -
MYMONETRO
Strade perdute
valutazione media:
3,96
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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In medium stat virtusdi DuskFeedback: 0 |
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martedì 1 novembre 2005 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Si suole dire, riferendosi ai film realizzati da Lynch, che "o li si ama o li si odia". Da una parte, generalmente, c'è la platea di aficionados oltranzisti, per i quali il regista americano "non si discute", e chi non ama i suoi film è per forza un idiota fallito che "non capisce nulla di cinema". Dall'altra, c'è chi si indigna altrettanto perchè "i film di Lynch non hanno senso". Ho visto quasi tutte le opere dell'ideatore di Twin Peaks, e mi son fatto un'idea ben precisa della sua Arte. Idea che si può circoscrivere benissimo al singolo "Strade Perdute". Credo che, per definizione, un'opera cinematografica sia qualcosa che debba necessariamente essere completa e totalmente conoscibile con una sola visione, e senza alcun libretto delle istruzioni che esplichi la trama. Il fatto che "Strade Perdute", come quasi tutti i film di Lynch, sia ricco di raccordi poco chiari è, a mio avviso, un'enorme carenza concettuale. Dall'altra parte, però, riconosco al regista il grande merito di essersi creato una schiera di ammiratori, che, con fede incrollabile, commentano con i termini "onirico", "allucinato", "introspettivo" eccetera eccetera qualsiasi ruttino finisca sulle pellicole del regista. Riuscire a farsi idolatrare in cotal maniera, a mio avviso, è segno di genialità. Lynch riesce a muovere nella psiche degli spettatori qualcosa di unico, che non viene toccato dalle opere di nessun altro regista al mondo. "Strade Perdute" è un film intelligente, girato magistralmente secondo le regole classiche del Noir all'Americana, ma con un difficilmente ignorabile stravolgimento dei contenuti, dei nessi causa\effetto, nonchè del normale flusso temporale della trama. Il senso della sceneggiatura, è poco chiaro. Se all'inizio della pellicola ci fosse un disclaimer che mi obbligasse a una seconda visione chiarificatoria o alla consultazione di qualche opuscolo, allora potrei ritenere necessarie tali operazioni al fine di avere una visione completa dell'opera, ma dato che così non è, mi limito all'impressione avuta dopo una visione con un altissimo livello di concentrazione mentale dall'inizio alla fine. E' un gran bel film. Ma è impossibile da riassumere, da raccontare e da capire completamente. E la cosa per me costituisce un difetto. Non una cosa che mi manda su tutte le furie perchè "non ci capisce niente", ma nè tantomeno mi manda in brodo di giuggiole, facendomi scomodare parole come "delirio onirico" et similia. Un gran bel film, ma non un capolavoro. Nè più nè meno.
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