Heat - La sfida

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Un film di Michael Mann. Con Jon Voight, Robert De Niro, Al Pacino, Val Kilmer, Amy Brenneman.
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Titolo originale Heat. Poliziesco, durata 165 min. - USA 1995. - C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione uscita giovedì 25 gennaio 1996. MYMONETRO Heat - La sfida * * * * - valutazione media: 4,09 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

Un poliziotto e un ladro tremendamente simili Valutazione 5 stelle su cinque

di andrejuve


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sabato 9 gennaio 2016

“Heat- La sfida” è n film del 1995 diretto da Michael Mann. A Los Angeles Neil McCauley, capo di una banda di rapinatori composta da Chris Shiherlis, Michael Cerrito e Trejo, organizza delle rapine di ingente valore. Un giorno, al fine di effettuare una rapina di un furgone che possiede un’obbligazione al portatore di un valore superiore a un milione di euro, ingaggiano un quinto componente di nome Waingro il quale, a causa della sua frenesia, durante il colpo uccide uno degli agenti di guardia a bordo del furgone. La banda riesce ad ottenere l’obbligazione al portatore ma Neil caccia Waingro a causa del suo gesto scalmanato. Vincent Hanna è uno dei più importanti tenenti della polizia di Los Angeles e appartiene alla sezione rapine e omicidi. Vive assieme alla moglie Justin e a Justine, la figlia di quest’ultima, la quale è una ragazza molto triste e depressa a causa del totale disinteresse del suo vero padre nei suoi confronti. Vincent deve indagare sulla rapina avvenuta e, grazie ad un informatore, scopre il soprannome di uno dei componenti della banda. Le obbligazioni che sono state rubate appartengono al ricco imprenditore Roger Van Zant, e l’obiettivo della banda è proprio quello di costringere Van Zant a riacquistare quelle obbligazioni al fine di ottenere un ulteriore guadagno economico. Roger però non ha intenzione di cedere a questo ricatto. Intanto Neil una sera conosce una ragazza di nome Eady, e i due si innamorano immediatamente. L’obiettivo di Neil sarebbe quello di partire in Nuova Zelanda con quest’ultima, ma prima deve compiere una grossa e imponente rapina presso una banca che potrebbe addirittura fruttare una cifra superiore ai dieci milioni di dollari. Intanto Vincent, assieme alla sua squadra di agenti, comincia a scoprire i vari componenti dell’organizzazione criminale concentrandosi in particolare su Neil, e tentando qualsiasi espediente al fine di incastrarli ed arrestarli. La pellicola incentra la sua attenzione sul confronto tra Neil Mc Cauley e Vincent Hanna. Nonostante assumano ruoli differenti e contrapposti, i due personaggi presentano molte similarità. Innanzitutto ciò che li accomuna maggiormente è la costante sensazione di solitudine che li attanaglia. Non instaurano legami di nessun tipo con nessuna persona e, quando lo fanno, nutrono l’immediata necessità di distaccarsi e di riacquisire la propria libertà. Essi sono talmente ossessionati dalle rispettive professioni, sia quella legale di tenente che quella illecita di rapinatore, da dedicarvi tutta la loro intera esistenza. Questa ossessione è mescolata alla passione e al rigetto, e l’unione di queste sensazioni contrastanti è significativa di come l’uomo possa provare emozioni variegate e contraddittorie nei confronti di ciò che ama davvero. Neil e Vincent provano un amore sviscerato nei confronti dei loro lavori e, nonostante comportino isolamento e rinunce, sono consci del fatto che siano le uniche attività che vorrebbero svolgere e che non cambierebbero con nessun’altra. L’essere umano nutre il bisogno di ricercare una motivazione per vivere al fine di attribuire un senso ad un’esistenza spesso vuota, monotona e priva di emozioni. E’ soprattutto il sentimento di insoddisfazione a provocare nell’animo dell’uomo un costante atteggiamento di apatia e di disinteresse nei confronti della realtà circostante, considerata inanimata e priva di significato. Con riferimento a Neil e a Vincent, sono proprio la ricerca del rischio e dell’adrenalina a fornire la linfa vitale utile al fine di poter affrontare ogni singolo giorno che viene concesso. Il paradosso è che questa voglia di vivere venga rinvenuta in relazione ad eventi inquietanti, disumani, macabri e orribili, creando una sensazione di disprezzo che però eccita e intriga, portando delle soddisfazioni e gratificazioni personali. Quindi si cerca di creare un distacco con la realtà che ci circonda, esulando da essa e creando un proprio mondo composto da inquietudini e angosce perenni. La voglia di fuggire dalla quotidianità rende stimolante e allettante il rischio di morire in qualsiasi momento, sapendo però che è proprio questa l’unica sensazione a rendere davvero pienamente vivi. L’ossessione però comporta inevitabilmente un’incapacità di creare legami sentimentali e affettivi di qualsiasi tipo in quanto l’unica vera attenzione è rivolta verso interessi e obiettivi personali all’interno dei quali nessun soggetto esterno può essere coinvolto. Si genera di conseguenza un atteggiamento egoistico ed individualistico che porta ad un’esclusione totale di qualsiasi persona all’interno della propria vita, dei propri timori e delle proprie inquietudini. Nonostante Neil e Vincent tentino di condurre una vita che rispetti i canoni tipici della famiglia modello, intrisa di serenità e gioia, in realtà cercano di distaccarsene proprio perché non apparterrebbe alla loro indole e alla loro concezione dell’esistenza. Sono spaventati da questa prospettiva di vita perché comporta inevitabili responsabilità e incombenze alle quali conseguono sacrifici e sforzi. Non accettano di seguire regole imposte da canoni e da convenzioni sociali, e gli unici principi che rispettano sono quelli legati alle condotte e ai comportamenti da seguire pedissequamente all’interno della loro attività, al fine di svolgerla adeguatamente e minuziosamente. Quindi prevale un senso di immaturità e di infantilità nel sottrarsi alla vita reale e a tutte le sue imprevedibilità. Inevitabilmente tutte le persone che hanno dimostrato amore, affetto e benevolenza nei loro confronti si distaccano e si allontanano inesorabilmente. La vita spesso scorre e procede inesorabilmente senza che nessuno di noi se ne accorga, non riuscendo a coglierne le gioie, i piaceri e le soddisfazioni. E’ grazie alla creazione di legami sinceri, genuini e solidi con le altre persone che è possibile condividere a pieno tutte le sfaccettature dell’esistenza, amplificando i momenti felici e cercando di rendere meno gravosi e pesanti gli ostacoli, le problematiche e le difficoltà che si pongono all’interno del cammino dell’esistenza. L’amore e l’amicizia rendono l’uomo spontaneo, sincero, genuino e maturo. La sfida della vita è ardua e solo i più tenaci e volenterosi possono affrontarla senza rinunciarvi. Neil e Vincent si confrontano ogni giorno con sfide difficili da vincere, ma non riescono a scontrarsi con la vita reale. Essi sono consapevoli di tutto questo ma allo stesso tempo sanno che non riusciranno a mutare e a modificare la loro vita e la loro mentalità, ma saranno sempre assillati rispettivamente dalla volontà di scovare criminali e di riuscire a conseguire guadagni illeciti sfuggendo al controllo della polizia. Neil e Vincent sembrano tanto diversi quanto tremendamente uguali. Quando si osservano e si guardano si rendono conto che quello che vedono non è altro che il riflesso di loro stessi. Sono consapevoli del fatto che entrambi sono egoisti, presuntuosi e vivono nella solitudine ma la accettano, anzi ne hanno bisogno per essere sempre svegli, attivi e scaltri. Nella celebre scena dell’incontro presso la tavola calda dialogano come se fossero vecchi amici che non si rivedono da molti anni, e riescono ad esprimere i rispettivi disagi e le rispettive emozioni solo tra di loro, in quanto sanno che solamene loro due possono capirsi ed incoraggiarsi a vicenda, perché sono uguali e per questo motivo si rispettano fortemente. Ognuno rappresenta l’alter ego dell’altro. Ma allo stesso tempo sanno che questa vita non li soddisfa a pieno e che è giunta l’ora di determinare una svolta che possa rendere la loro esistenza meno arida e cupa. Il continuo inseguimento tra Neil e Vincent costituisce la metafora della contrastante necessità dell’uomo di rincorrere sé stesso ma contemporaneamente di fuggire da sé stesso, dalle proprie inquietudini, dalla propria visione dell’esistenza e dall’insostenibile peso della vita che dovrebbe essere invece leggiadra e spensierata. Il film a mio avviso rappresenta un capolavoro del genere poliziesco-thriller in quanto, attraverso la rivalità tra i due protagonisti principali, riesce a mettere in evidenza la solitudine e il disagio dell’uomo di fronte ad una vita che sembra non appartenergli. Michael Mann si conferma uno dei più importanti registi all’interno del panorama cinematografico, in quanto riesce ad utilizzare brillantemente l’azione attraverso sequenze realistiche, efficaci, comprensibili e mai banali, mescolandola ad un’eccellente introspezione psicologica di tutti i personaggi. Infatti vengono sottolineate le debolezze e le inquietudini di tutti i protagonisti della vicenda, i quali non vengono innalzati a delle entità invincibili ed eroiche, ma vengono descritti come esseri umani. Attraverso una narrazione lineare vengono descritte differenti vicissitudini che si intrecciano perfettamente, trasmettendo allo spettatore una costante sensazione di tensione e ansia. All’interno di questo film viene riproposto il classico binomio guardia-ladro attraverso una disamina attenta e mai superficiale, che si concentra sui personaggi, attraverso l’utilizzo di primi piani che lasciano trasparire tutte le sensazioni contrastanti dei protagonisti e la loro varietà di emozioni. Lo spettatore si affeziona a Neil e Vincent, e con difficoltà decide se sostenere e incitare l’uno o l’altro. Superbe le interpretazioni di due mostri sacri del cinema come Roberti De Niro e Al Pacino, rispettivamente nei panni di Neil McCauley e Vincent Hanna. Vedere recitare due attori di questo calibro all’interno dello stesso film genera emozioni indescrivibili. Un film assolutamente da vedere perché riesce a trasporre con grande maestria sullo schermo una storia che unisce con disinvoltura differenti generi cinematografici coinvolgendo il pubblico sino all’ultima sequenza.

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