Titolo originale | Deep End |
Anno | 1970 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Germania |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Jerzy Skolimowski |
Attori | Jane Asher, Diana Dors, Karl Michael Vogler, John Moulder-Brown . |
Tag | Da vedere 1970 |
MYmonetro | 3,51 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Mike, un quindicenne londinese, viene assunto come inserviente in un bagno pubblico, dove conosce Susan, più matura e disinvolta sessualmente. La distanza anagrafica e psicologica tra i due non attenua minimamente l'amore sempre più ossessivo che Mike comincia a manifestare per Susan.
Film emblematico del male oscuro - da Altamont a Charles Manson - che attraversa il passaggio dai '60 ai '70, Deep End di Jerzy Skolimowski, noto a noi con l'assai meno suggestivo titolo La ragazza del bagno pubblico, è uno dei film chiave per comprendere il lato meno ovvio e stereotipato di quella stagione oltre che il percorso autoriale dello sfuggente polacco, geniale quanto imprevedibile. Noto sino ad allora soprattutto per la sceneggiatura de Il coltello nell'acqua di Polanski, Skolimowski parte da un fatto di cronaca per elaborare la sua possibile - e del tutto personale - ipotesi sull'antefatto, ricreando in vitro, in una Monaco abilmente "mascherata", le atmosfere della swinging London di quegli anni. Deep End come il fondo della piscina del bagno pubblico, ma soprattutto come la volontà di non fermarsi alla superficie e di scavare nel profondo del proprio animo, come i turbamenti che squassano la psiche di Mike, diviso tra l'amore acritico e feticista per la disinibita Susan - incarnata alla perfezione dall'icona sixties Jane Asher - e un'incontrollabile volontà autodistruttiva, che lo porta a compiere i gesti più strani. L'impressione è che non sia (solo) amore quello che il protagonista prova per la disinibita Susan, ma un senso di impossibile aspirazione al piacere, volontà di colmare un vuoto profondo e inesplicabile che alberga nel suo animo, indirizzato (scientemente) verso il più impossibile (e pericoloso) oggetto del desiderio. Nell'alternanza repentina di tenerezza e violenza che caratterizza il giovane Mike è possibile leggere la guerra dei sensi in atto durante il passaggio all'età adulta, come il contrasto stridente tra aspirazioni confuse ed evidente difficoltà di metterle in atto. Straordinario l'uso dei colori primari e in particolar modo del rosso come ricorrente presagio funesto, almeno quanto le musiche, affidate a Cat Stevens e ai Can per brani intensi che si accompagnano indissolubilmente al tormento psicologico del protagonista.
Un quindicenne va a lavorare in uno squallido bagno pubblico londinese. S'innamora d'una collega ventenne che lo ignora, pur provocandolo inconsciamente. Un giorno la ragazza perde un prezioso anello regalatole dall'amante e il giovane le offre di ritrovarlo se in cambio lei gli si concederà. Ciò avviene, ma quando lei s'allontana, il quindicenne, cercando di trattenerla, ne provoca incidentalmente la morte. Mentre il corpo della donna s'inabissa nella piscina del bagno pubblico, il ragazzo si butta per raggiungerla.
Skolimowski sceglie di seguire l’evoluzione di un amore per affrontare il tema del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, dall’immaturità alla maturità. Ma in Mike, delicato quindicenne che lascia la scuola e accetta un lavoro di custode di bagni pubblici, questo amore non compie un percorso lineare, e il suo innamoramento per l’impossibile oggetto [...] Vai alla recensione »
Quindicenne timido e impacciato, abbandonata la scuola, trova impiego presso un bagno pubblico della capitale britannica. Alle prese con i turbamenti fisici e psicologici della sua età, si innamora della bella collega ventenne che civetta con lui mentre si intrattiene tanto con un fidanzato che promette di impalmarla, quanto con un maturo e sposato professore di ginnastica interessato alle grazie [...] Vai alla recensione »
Mike ha quindici anni e per guadagnare qualcosa lascia la scuola per lavorare come inserviente in un bagno pubblico. L’ambiente è squallido e i personaggi che vi transitano sono bizzarri e desiderosi di attenzioni, ma l’attenzione del ragazzo è catturata da una collega, Susan, bella e avvenente ragazza di 20 anni, dai costumi sessuali abbastanza disinibiti.
"la ragazza del bagno pubblico" è un viaggio nelle passioni degli anni felici, tra candore e cinismo esistenziale, interpretati rispettivamente dal protagonista maschile e quello femminile. La vitalità ingenua e traboccante del quindicenne e bellissimo Mike mi ha ricordato il giovane protagonista della "morte a Venezia" di Visconti.