Titolo internazionale | I Feel Better |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Regia di | Jean-Pierre Améris |
Attori | Ary Abittan, Sacha Bourdo, Judith El Zein, Eric Elmosnino, Norbert Ferrer Florence Huige, Alice Pol, François Berléand, Valentine Cadic, Valérie Decobert-Koretzky, Lise Lamétrie, Henri Guybet, Maud Baecker, Éric Théobald, Jean-Yves Chatelais, Hervé Terrisse, Juliette Plumecocq-Mech, Sabine Pakora, Morgane Parelli, Thierry Gibault, Vincent Deniard, Paul Minthe, Manon Kneusé, Marina Valleix, Hélène Braillard, Alexandre Medvedev, Grigori Manukov, Céline Delamour. |
MYmonetro | 2,95 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 marzo 2018
Quando il suo mal di schiena si ostina a rimanere, un uomo comincia a credere che i suoi sintomi siano legati a problemi psicologici.
CONSIGLIATO SÌ
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Laurent è un architetto francese con un grosso problema: un mal di schiena devastante che si manifesta nei momenti peggiori. Dopo aver escluso tutte le possibili cause fisiche Laurent comincia a capire che il mal di schiena ha origini psicologiche ed è legato allo stress della sua vita quotidiana: una moglie con cui non c'è più dialogo, un capo ufficio sadico che lo umilia e lo tartassa. L'uomo decide dunque che, per liberarsi del dolore fisico, dovrà liberarsi anche di quella timidezza e quel riserbo che gli hanno impedito fino a quel momento di ribellarsi a chi non lo tratta come dovrebbe.
Eric Almosino, premio Cesar per la sua interpretazione di Serge Gainsbourg (cui in effetti assomiglia moltissimo) in Serge Gainsbourg - Vie héroique, regge interamente sulle sue spalle questa commedia delicata e gentile il cui (anti)eroe è un uomo perbene assediato da una vita maleducata.
Il suo Laurent dovrà imparare a tenere testa a due genitori più pudichi che anaffettivi, alla moglie insoddisfatta e al capo ufficio (cui riserva la vendetta più gustosa), e ritrovare se stesso anche attraverso quell'idealismo professionale cui aveva da tempo rinunciato. In questo senso l'uomo incarna quella nostalgia per un mondo più umano e un passo meno veloce che molti di noi provano ogni giorno. Laurent si ferma a parlare con le sconosciute, a baciare (rigorosamente sulle guance) la receptionist dell'ufficio, e affronta finalmente il fidanzato con cui la figlia Alice ha deciso di convivere, dimostrandogli concretamente di essere diventata adulta (e certificando così l'ingresso del padre nella terza età).
Je Vais Mieux ha una cifra malinconica che trova in Elmosnino l'interprete ideale, ma fa uscire di sala sollevati, e più inclini ad ascoltare quello che il nostro corpo ci segnala quando non siamo sereni e soddisfatti di come vanno le cose. La sua quieta ribellione può essere anche la nostra, e la sua cura - dire la verità, a chiunque, a qualunque costo, senza l'intento di far male - è accessibile a tutti.