Titolo originale | Pin Cushion |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Deborah Haywood |
Attori | Joanna Scanlan, Lily Newmark, Chanel Cresswell, Bruce Jones (II), Isy Suttle Nadine Coyle, Bethany Antonia, Sacha Cordy-Nice, Saskia Paige Martin, Loris Scarpa, John Henshaw, Sophia Tuckey, Aury Wayne, Charlie Frances, Jacob Lee, John Albasiny, Lennon Bradley, Ali Khan (II), Stacey Sampson, George (II), Lyn. |
Tag | Da vedere 2017 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,21 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 luglio 2018
Una favola nera ma coloratissima, come fosse una nenia inquietante musicata da Ennio Morricone o Daniela Casa.
CONSIGLIATO SÌ
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Lyn e la figlia Iona arrivano in una nuova casa in una nuova città. Le due sono profondamente legate e quando Iona sembra essersi inserita nel gruppo delle ragazze leader della nuova scuola Lyn ne soffre un po' perché le sembra di aver cominciato a perderla. Cercherà allora di trovare a sua volta delle amiche nel vicinato. Non tutto però funziona secondo i suoi desideri e neanche Iona ha trovato le amiche giuste.
Deborah Haywood ha scelto, per il suo lungometraggio d'esordio, di portare sullo schermo una nuova Carrie capace non di terrorizzare ma di commuovere senza fare ricorso al sentimentalismo di basso livello.
Il rapporto tra madre e figlia trova la propria dimensione in una astrazione dalla realtà. Nella nuova casa, affollata di peluche e statuine leziose e abitata da un pappagallo le due sembrano poter bastare a se stesse. Sgraziate e al contempo tenere, ognuna a suo modo pensano forse che tutto, anche le brutture della vita, possa trasfigurarsi in sogni colorati in cui everything is alright. Ma in questo angolo di provincia britannica il disprezzo per chi non si omologa si manifesta senza più alcuna remora o falso pudore. È il segno di questi nostri tempi bui in cui l'oltraggio e la derisione vengono esibiti e il vocabolo bullismo non riesce a contenerli perché travalicano le generazioni e si fanno trasversali.
Così come Iona cerca di farsi accettare dalle leader della classe arrivando al punto di credere di esserci riuscita anche Lyn si umilia per poter essere considerata in qualche misura un "amica" dalla vicina di casa. La società contemporanea sembra avere una necessità quasi viscerale di pin cushions, cioè di puntaspilli che accettino di farsi bucare più e più volte senza reagire. Lyn prova a farlo anche fisicamente ma capirà a un certo punto che non si può sempre chinare il capo. Una reazione deve, prima o poi, avere luogo per ridare a se stessa e a Iona quella dignità e quella consapevolezza positiva di sé che solo grazie all'inizio di un sentimento nei confronti di un coetaneo sembrava poter trovare spazio nell'animo della ragazza. Haywood si dimostra così capace di riflettere sulla contemporaneità trasferendola sullo schermo senza fare prediche ma essendo perfettamente consapevole di come il cinema possa farsi voce degli ultimi.
“Non si può essere agnelli in un mondo di lupi” Pin Cushion(2017) film diretto da Debora Haywood con Joanna Scanlan, Lyly Newmark, Chanel Cresswell, Bruce Jones, Isy Suttle, Nadine Coyle, Pin Cushion rappresenta uno sconvolgente e drammatico quadro di una parte della società, in cui sadismo e cattiveria gratuita si scatenano ai danni [...] Vai alla recensione »