Titolo originale | Sabaibaru Famiri |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia |
Produzione | Giappone |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Shinobu Yaguchi |
Attori | Fumiyo Kohinata, Eri Fukatsu, Yuki Izumisawa, Wakana Aoi, Norika Fujiwara Akira Emoto, Yoshiyuki Morishita, Mickey Curtis, Yoji Tanaka, Shin Takuma, Ken Aoki, Masashi Arifuku, Mickey Curtis, Yasuo Daichi, Norika Fujiwara, Miki Hayashida, Tokie Hidari, Makoto Imazato, Jakujaku Katsura, Jun Shison, Daikichi Sugawara, Masaaki Takarai, Saburô Tokitô, Yu Tokui, Eri Watanabe, Takurô Ohno. |
MYmonetro | 3,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 maggio 2020
C'è futuro per una famiglia in un mondo dove l'elettricità non esiste più? Può un padre proteggere la sua famiglia?
CONSIGLIATO SÌ
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Per la famiglia Suzuki è una giornata come tante. Il padre torna dal lavoro e impone i propri ritmi, la madre si dedica ai lavori domestici, i due figli, schiavi della tecnologia, alla propria apatia da ragazzini viziati. Ma un bel giorno, per una ragione misteriosa, ogni batteria e forma di alimentazione elettrica smette di funzionare e Tokyo torna rapidamente a un medioevo prossimo venturo, tra cene a lume di candela e sgambate sul sellino di una bicicletta. I Suzuki abbandonano la città per raggiungere il nonno a Kagoshima, villaggio in riva al mare.
Liberamente ispirato da un blackout avvenuto in un quartiere di Tokyo nel 2011, Survival Family è la rappresentazione verosimile di cosa potrebbe avvenire in una situazione del tutto inverosimile.
L'antico espediente del paradosso per sollecitare reazioni inattese nell'animo umano viene sfruttato in un dramma di oltre due ore, che nasconde un chiaro intento da apologo morale. Lo "spegnimento" globale della luce, fonte di ogni dispositivo tecnologico, è spunto di per sé risaputo, tanto in letteratura che al cinema, ma l'intento di Shinobu Yaguchi non è quello di scrivere un racconto di fantascienza innovativo. La sua operazione di maieutica intende far emergere l'essenza recondita dello spirito nipponico, la capacità unica del popolo del Sol Levante di far fronte ai disastri che puntualmente lo colpiscono - da Fukushima nella realtà a Gojira nella finzione.
Il consueto scenario apocalittico da brigantaggio in stile Mad Max, in cui prevalgono la legge del più forte e il caos incontrollato, cede così il passo a un inatteso emergere di nuclei di solidarietà umana, a una volontà di mantenere disciplina e compostezza anche nell'ora più (letteralmente) buia. Un ribaltamento delle aspettative su cui Yaguchi gioca, abilmente, con lo spettatore, sorretto dall'utilizzo di molta camera a mano - Takahito Kasai il direttore della fotografia - per aumentare l'effetto pseudo-documentaristico. Dove Yaguchi dimostra di non essere Kurosawa Kiyoshi è nella superficialità con cui affronta le dinamiche interne alla famiglia Suzuki, lontanissima dal bisturi utilizzato con mano ferma in Tokyo Sonata.
Yaguchi proviene da un cinema popolare, uso ai sentimentalismi, e in Survival Family questo si nota. Il regista ricorre a simboli e dettagli elementari - un parrucchino come simbolo della falsità e del conformismo? - per giungere alla prevedibile conclusione sulla ritrovata armonia dei Suzuki, che riscoprono i valori autentici inseguendo un maialino o raccogliendo l'acqua da un pozzo. Mentre il ritorno della società al baratto rende inutili e ridicolizza gli status symbol del lusso, dalle pellicce alle Maserati. Un dramma consolatorio per famiglie che avrebbe potuto graffiare ben di più.
Che scherzo ci ha combinato questo Shinobu Yaguchi, regista del film giapponese del 2016 Survival Family! Che presa in giro ci ha giocato, da vedere – grazie a myMovies - proprio in un periodo di chiusura in casa a causa del corona-virus, in cui vien da pensare a cosa è veramente necessario, “basico” per la sopravvivenza: il cibo da una agricoltura anche [...] Vai alla recensione »
Una mattina la famiglia Suzuki si sveglia senza elettricità in casa. Una volta usciti si accorgono che il problema è di tutta Tokio, e forse anche altrove. Il padre, nel tentativo di salvare la famiglia, decide dopo qualche giorno di partire in bicicletta verso la casa del nonno, sperando di trovare una situazione migliore, visto che vive nella natura.
Survival Family è il mio primo incontro con il regista Shinoby Yaguchi e sono consapevole che non è il suo film più rappresentativo, eppure è riuscito ad elaborare un road movie se vogliamo, sull'ansia collettiva che attanaglia da sempre il Giappone ma che si rilfette anche su noi occidentali, soprattutto nell'ultimo periodo, la possiamo applicare alle conseguenze [...] Vai alla recensione »
Survival Family è il mio primo incontro con il regista Shinoby Yaguchi e sono consapevole che non è il suo film più rappresentativo, eppure è riuscito ad elaborare un road movie se vogliamo, sull'ansia collettiva che attanaglia da sempre il Giappone ma che si rilfette anche su noi occidentali, soprattutto nell'ultimo periodo, la possiamo applicare alle conseguenze [...] Vai alla recensione »
La Scoperta di una rinascita,attraverso la coperazione