Frequencies

E se la fisica determinasse le leggi dell'attrazione? In un mondo non definito nel tempo e nello spazio in cui le frequenze umane regolano la fortuna, l'amore e il destino, il giovane Isaac Newton, o anche Zak, deve oltrepassare la scienza per amare Marie Curie, ma la natura non sembra a favore. Lei è una di quelle persone fortunate che si trovano sempre al posto giusto nel momento giusto perché corrisponde a una frequenza altissima, lui è tra gli sfortunati ad averne una bassissima: sono perciò incompatibili e se si incrociano per più di un minuto scatenano eventi violenti e assurdi. Per cercare di stare con Marie, Zak cercherà di cambiare le frequenze rimettendo in discussione le leggi della scienza e l'equilibrio cosmico del fato. Niente di ciò che si conosce sull'umanità sarà più lo stesso.

Il regista di Inbetweeners e Popcorn non ha bisogno di supereroi, navicelle spaziali ed effetti speciali per immaginare un futuro distopico che si regge solo su una visione surreale della vita.

Fa incontrare romanticismo e fantascienza in un ambizioso racconto futuristico che obbliga a porsi domande esistenziali pur rimanendo sul filo di una storia d'amore.
"Il sapere determina il destino" si preannuncia come la premessa di una lunga speculazione filosofica su determinismo e libero arbitrio, un'indagine nei codici del giallo sulla scienza che risiede in fondo alle vecchie superstizioni. Darren Paul Fisher applica modelli matematici alla realtà, chiama in questione le teorie sulla musica, della parapsicologia, del magnetismo, esplorando tutte le branche della conoscenza per risolvere un rompicapo che rimane oscuro, così come il suo film. Il regista ci conduce avanti e indietro nella storia secondo i diversi punti di vista dei personaggi, ritornando sulle stesse scene per mettere meglio a fuoco ciò che era rimasto fuori campo. Come un detective analizza freddamente le varie ipotesi per poter mettere insieme i tasselli del mosaico che alla fine, però, non convince.

Tuttavia, le note di Blair Mowat, che fonde sperimentalismo, avanguardismo e musica concreta, riescono incredibilmente a tenere lo spettatore in uno stato di sospensione lungo tutto il film, in attesa che gli esperimenti giungano a una conclusione. Perché in fondo, al di là della riflessione filosofica, ci teniamo a risolvere l'enigma sentimentale.
Vien da chiedersi, dunque, come sarebbe davvero un mondo in cui le persone dalla bassa frequenza, puramente istintive e passionali, sono così sfortunate da innamorarsi di quelle dall'alta frequenza, efficienti ma anaffettive e prive della capacità di provare qualsiasi sentimento da assomigliare a macchine. Eppure sarebbe interessante ritrovarsi in un tempo in cui la parola può alterare la realtà. 