Titolo originale | Under New Management |
Anno | 2009 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Joe Otting |
Attori | Chris Diamantopoulos, Kelly Overton, Richard Portnow, Christian Stolte, Tony Ray Rossi Johnny Williams. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 22 febbraio 2016
CONSIGLIATO SÌ
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Robert Monte è un uomo di successo di Wall Street e si trova con una singolare eredità: una banda di mafiosi. Lo zio, poco prima di morire, fa promettere al giovane di occuparsi di loro, di metterli sulla buona strada, facendo in modo che chiudano una volta per tutte i conti con la malavita organizzata. Il ragazzo decide di aiutarli ad aprire una società immobiliare, un'attività pulita e redditizia, ignaro che ogni sua parola sia registrata da due agenti del FBI...
Lontano dalla raffigurazione "classica" della mafia, più simile all'apologia che ad un ritratto critico, che ha visto sugli schermi un numero considerevole di pellicole firmate da cineasti italo-americani e non solo, Un uomo d'affari propone ancora una volta una storia di gangster made in Italy che vivono a Brooklyn, con qualche elemento di novità.
Un buon impianto narrativo, giocato più sullo stile di Terapia e pallottole che di The Departed - Il bene e il male, il film tratteggia un mondo in via di estinzione, abitato da figure d'altri tempi, coscienti, chi più, chi meno, della loro inadeguatezza.
Personaggi che si muovono ai giorni nostri - il riferimento a quanto è accaduto con la Lehman Brothers da parte di Robert toglie ogni dubbio - di cui vengono messi in evidenza e in ridicolo certi modi di essere, di comportarsi, i loro pregiudizi verso le altre comunità. Elementi che forse un tempo potevano costituire un punto di forza, ma che ormai non lo sono più.
Sono piuttosto riusciti alcuni momenti del film in cui è evidente l'intento da parte del protagonista di creare dei nuovi cittadini modello come, ad esempio, la sequenza in cui gli ex gangster si recano negli uffici per la riscossione dei tributi, il giorno in cui il governo statunitense ha concesso un condono fiscale agli evasori.
Abituati alle cattive maniere, i "bravi ragazzi" dovranno abbandonarne il look e apprendere vere e proprie lezioni di bon ton.
Complessivamente il film ha una scrittura dove la caratterizzazione fuoriesce dal solito cliché, in cui i mafiosi sono piuttosto di larghe vedute e dove, in una sorta di nuova versione di "Romeo e Giulietta", sarà forse possibile che vi sia un matrimonio tra Montecchi e Capuleti.