Titolo originale | Tutti giù per aria |
Anno | 2010 |
Genere | Docu-fiction, |
Produzione | Italia |
Durata | 65 minuti |
Regia di | Francesco Cordio |
Attori | Fernando Cormick, Dario Fo, Ascanio Celestini, Marco Travaglio . |
Uscita | venerdì 6 gennaio 2012 |
Distribuzione | Distribuzione Indipendente |
MYmonetro | 2,09 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 gennaio 2012
Il punto di vista del narratore è quello dei lavoratori, quello per lo più sottovalutato, se non ignorato, dai media e dalla pubblica opinione.
CONSIGLIATO NÌ
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Agosto 2008, inizia il travaglio dei dipendenti Alitalia. Prima il commissariamento, poi la scoperta dell'offerta francese rifiutata, la nascita di CAI, la cassa integrazione per molti e le condizioni di lavoro inumane per gli altri.
Di tutto questo Francesco Cordio trae un documentario, montando oltre 80 ore di materiale video girato dagli stessi lavoratori Alitalia e proveniente dai telegiornali. Ne esce un racconto preciso degli eventi per come si sono svolti e per come sono stati percepiti dai lavoratori ma nulla di più.
La mancanza di una visione globale dell'evento, il soffermarsi sulle singolarità e la totale assenza di un possibile contraddittorio (motivo per il quale il documentario non è mai stato trasmesso in televisione), rendono Tutti giù per aria un film a tesi che sconfina spesso e volentieri nel filmino ad uso e consumo dei manifestanti stessi.
Nel racconto cronachistico (molto aiutato dalla voce fuori campo del doppiatore Roberto Pedicini, che ricalca toni e modulazioni del suo personaggio radiofonico Jack Folla) non c'è il tentativo di comprendere nient'altro che non sia la disperazione dei singoli. E se un documentario non può cambiare la storia almeno può insegnare e raccontare qualcosa che vada al di là dei fatti, ma questo non sembra essere nelle intenzioni degli autori.
Per questo motivo Tutti giù per aria somiglia ad un impensabile, lungo reportage televisivo di parte e non certo ad un film. Perchè di tutta l'umanità messa in campo non si percepisce nulla che non siano urla e autocommiserazione, dei manifestanti e delle vittime della storia (con entrambe le s, maiuscola e minuscola) si vede solo il lato peggiore, quello che essi stessi (che di immagini di certo non s'intendono) hanno cercato di dare di sè.
Totalmente velleitario il segmento finzionale e narrativo del pilota che si veste, per poi scoprire gradualmente la futilità del tutto, come del resto appaiono slegati e privi di pregnanza gli interventi di Ascanio Celestini e Dario Fo. Dedizione alla causa, empatia, partecipazione e solidarietà non fanno un film.
Assolutamente in disaccordo con quanto scritto dal recensore Gabriele Niola. " Tutti giù per aria " non ha la pretesa di essere un film in senso letterale è solo la storia raccontata da un altro punto di vista di un pezzo d'italia. Se poi il recensore non l'ha capito ... ci dispiace.
Mentre un assistente di volo con la faccia dell’attore professionista italo-argentino Fernando Cormick (perfetto perché di una bellezza oscurata dal presentimento di una minaccia incombente) si fa bello ed elegante per affrontare una nuova giornata di lavoro lassù nei cieli, assistiamo in 65 minuti di lucidissimo documentario all’agghiacciante abbrutimento della compagnia aerea di bandiera Alitalia [...] Vai alla recensione »