Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Jeremy Lovering |
Attori | Samuel Roukin, Olivia Williams, Greta Scacchi, Imogen Poots, Phyllida Law Pip Torrens, Tom Hiddleston. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 aprile 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Jane Austen, su consiglio dell'amata sorella Cassandra, rifiuta una proposta di matrimonio. Questa scelta le permette di dedicarsi completamente ai suoi romanzi diventando, alla soglia dei quarant'anni, una scrittrice molto amata e rispettata. Jane, all'apparenza, è soddisfatta della sua vita e non rimpiange l'amore mancato fino a quando sua nipote Fanny le chiederà consigli sentimentali costringendola ad una spietata riflessione sulle sue scelte passate. Il carteggio fra le sorelle Cassandra e Jane Austen è ormai una fonte inesauribile da cui attingere per scrivere libri, girare film o promuovere convegni sulla vita della famosa scrittrice dell'Hampshire. I suoi estimatori non sono mai sazi e fra le righe di una rubata intimità sperano di trovare la risposta alla domanda "Jane Austen ha amato?". Sembra, infatti, quasi impossibile conciliare l'immagine di una donna dedita alla madre e alla sorella con quella della scrittrice che con le sue opere ha declinato al femminile la parola "amore". Per sopperire a questa mancanza in molti si sono cimentati in versioni alternative della sua vita, prendendo spunto da una parola, da un sospiro, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere fine a questa diatriba letteraria, più che per reale assenza di prove, per una forma di rispetto verso la scrittrice. Anche la BBC (famosa per le sue pregevoli trasposizioni dei romanzi della Austen) ha ceduto alla tentazione e, spulciando fra le memorie, ha offerto con I rimpianti di Jane Austen, il suo personalissimo contributo al dibattito. Fra scorci di campagna inglese, preti impacciati e signorine da marito, Jeremy Lovering dipinge con indiscutibile eleganza il ritratto di una donna moderna, dall'eloquio brillante che, con garbato cinismo, commenta lo scorrere delle stagioni umane propugnando la sua verità. Una verità, non fine a se stessa, ma usata come scudo contro i rimpianti che le accarezzano il collo, che le chiedono di voltarsi e assaporare la banalità della debolezza senza provare invidia verso chi, ancora giovane, può permettersi di sognare. Una Austen, dunque, decisamente lontana dalla sue eroine cartacee eppure non meno coinvolgente grazie anche all'impeccabile interpretazione di Olivia Williams, una delle più raffinate attrici del moderno panorama britannico. Purtroppo, nonostante l'ottimo cast e la cura nei tecnicismi, la pellicola non è di facile fruizione. Troppe parentesi, situazioni sussurrate che prevedono da parte dello spettatore non solo un'approfondita conoscenza dei romanzi, ma anche della vita della scrittrice. Un prodotto, in definitiva, ad uso e consumo degli appassionati della Austen. Per la restante parte degli spettatori, quelli per intenderci che hanno poca familiarità con "Lizzy" o "il signor Darcy", ci sono gli splendidi paesaggi rurali da ammirare. Forse un po' poco per non annoiarsi.
"Jane Austen Regrets"(Jeremy Lovering, screenplay di Gnyneth Hughes, 2008)´in primis un tirtatto di Jane Austen, donna rimasta nbile, nonostante varie"avventure"amorose(certo nel quadro dell'England all puritan, epoca condizionata da un certo tipo di morale, dove la donna"doveva" sposarsi), dove la grande scrittirce si rende conto, dovendo, erudire a proposito [...] Vai alla recensione »