La passione

Film 2010 | Commedia, 105 min.

Regia di Carlo Mazzacurati. Un film Da vedere 2010 con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Corrado Guzzanti, Cristiana Capotondi, Stefania Sandrelli. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2010, durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 24 settembre 2010 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,89 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 marzo 2014

Gianni Dubois è un inconcludente regista cinematografico che a cinquant'anni ha finalmente la sua grande occasione. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 3 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office La passione ha incassato 2,4 milioni di euro .

La passione è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,78
PUBBLICO 2,90
CONSIGLIATO SÌ
Crisi e resurrezione di un intellettuale in un'Italia sempre più alla deriva.
Recensione di Nicoletta Dose
sabato 4 settembre 2010
Recensione di Nicoletta Dose
sabato 4 settembre 2010

Gianni Dubois è un regista in là con l'età e con la creatività. Sono cinque anni che non gira un film e, messo sotto pressione dal produttore, deve farsi venire un'idea brillante che accontenti una capricciosa diva televisiva ingaggiata per l'occasione. Quando un guaio nella sua casa in Toscana lo costringe ad abbandonare Roma per un paio di giorni, troverà il modo per rivestire i panni da regista per una Sacra Rappresentazione recitata dagli abitanti del paese. Con l'aiuto di un ex galeotto e una sorridente barista polacca, riuscirà a ritrovare la forza per una necessaria svolta umana.
I segreti della gente comune sono da sempre l'oggetto d'indagine del cinema di Mazzacurati. Dopo aver affrontato con serietà il dramma di un omicidio con La giusta distanza riprende in mano le corde della commedia. Il soggetto non spicca per originalità; la storia di un artista in crisi creativa che, di fronte alle avversità, non riesce a trovare una soluzione è un tema molto sfruttato da letteratura e cinema. Qui però abbiamo il contesto italiano a fare la differenza. I potenti del film (il produttore, il sindaco e il geometra) sono insensibili sfruttatori che, di fronte alla debolezza di Dubois, rimangono indifferenti. Da un lato i perdenti, dall'altro quelli che fanno finta di essere vincenti. In mezzo tutti i problemi di un'Italia alla deriva, dove i sogni fanno fatica a sopravvivere e le frustrazioni covano il seme di un'arroganza schiacciante e deleteria. La provincia, così cara al regista, è qui il luogo dove il cinema degli intellettuali è guardato di sbieco e con timore. L'ironia inconsapevole dei personaggi di contorno, dall'ex carcerato Giuseppe Battiston al meteorologo con smanie d'attore Corrado Guzzanti, riporta l'attenzione, di tanto in tanto, sulle contraddizioni del paese in cui viviamo. Esce un'immagine di desolazione e impotenza, dove anche la Passione di Cristo, nella sua dimensione più umana, fatica a realizzarsi.
La speranza sembra lasciata in un angolo. Ma quando, durante la recita paesana, un giovane urla sprezzante contro chi deride le debolezze degli altri, ci sembra di poter vedere una piccola luce per il futuro. Il grido ribelle di chi riconosce l'ingiustizia e non vuole tacere riporta tutto ad un senso di rettitudine ammirevole di cui il nostro paese avrebbe tanto bisogno.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 23 settembre 2010
sg1975

La storia di un regista in piena crisi creativa che viene travolto dalla realtà ed in questa trova l'unica via di uscita non è nuova. Ma quello che conta è la realizzazione. E qui ci sono battute abbastanza divertenti ed attori di tutto rispetto. La storia a volte è un po' tirata per i capelli in alcuni punti ed alcuni personaggi buttati un po' lì (per esempio, quello della Sandrelli; a dire il vero, [...] Vai alla recensione »

sabato 25 settembre 2010
McDavide

E' un film che si cala evidentemente nella realtà attuale del nostro paese, e che corre il rischio di essere "solo" comico (basta vedere il trailer, dopo aver visto il film, per rendersi conto che l'immagine suggerita è diversa, che il film non è così leggero o che non è una commedia all'italiana); invece, esprime un bisogno di spiritualità, di ricerca di una radice comune di tutti, tutti quelli "che [...] Vai alla recensione »

domenica 3 ottobre 2010
anna1

Film nel complesso gradevole, divertente. Trama debole, personaggi appena abbozzati, caratterizzazioni prive di profondità. La pellicola si salva per la lievità dell’umorsmo  fatto di battute magari anche banali, e per la buona recitazione di orlando, nella parte del regista “sfigato” e di Battiston, nella veste di ex detenuto, che dà umanità [...] Vai alla recensione »

sabato 25 settembre 2010
estrellaroja

L’ultimo film di Mazzacurati è divertente, mai banale (nonostante che la vicenda di un’artista in crisi di ispirazione non sia esattamente una sbalorditiva novità) e assolutamente godibile… confermando così tutto il bene che si può pensare di questo regista che difficilmente sbaglia un film (se si esclude, forse, lo stanco “L’amore ritrovato”). Il regista emergente Gianni Dubois (se ancora si può [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
Francesca R

Il nuovo film di Mazzacurati ha una trama, lunga, spezzettata, priva di una centralita'  e piena di elementi inessenziali. Ma questo film di cosa parla? Del cinema e degli intellettuali senza piu' un ruolo?  del conformismo dell'italietta? della provincia, nel bene e nel male? della possibilita' di una svolta? A tratti il film parla di questo, poi di quello, poi i temi [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 marzo 2011
astromelia

smitizzare la passione attraverso una farsa di paese,forse questo il fulcro del film,ottimi come sempre guzzanti e battiston,qualche tempo morto,e una riflessione sulla condizione umana attraverso i protagonisti.

venerdì 18 marzo 2011
linodig

Di solito il regista Mazzacurati indaga tra i segreti della piccola gente. ricrea un ambiente fatto di atmosfera da bassa du Ferrara o di New Orleans. Stavolta il film lo regge un Silvio Orlando in gran forma, meditabondo, compulsivo, che non crea come Woody Allen sotto la doccia. Ma sotto la pioggia, forse si. Improvvisando, descrive improbabili copioni che moriranno sul momento.

lunedì 27 settembre 2010
laulilla

il regista Gianni Dubois (Silvio Orlando) sta davvero attraversando un momentaccio: da cinque anni non ha un'idea convincente per un film e per questo il suo produttore lo incalza sempre più sgarbatamente; la sua crisi però è più generale: si lascia vivere, si può dire, in una condizione di abulia, dimenticando persino di fare l'indispensabile manutenzione nella sua casa in un pittoresco villaggio [...] Vai alla recensione »

martedì 23 novembre 2010
Reservoir Dogs

Quando un regista parla di un regista lo fa o per introspezione del proprio ruolo o perchè in carenza di idee, per Carlo Mazzacurati sembra che sia per entrambi i motivi, ma la "carenza di idee" non rende affatto una pellicola banale. Gianni Dubois (Orlando) è un regista che da cinque anni non gira film, la sua creatività sembra esaurita, inventa storie sul momento al [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 febbraio 2011
antrace

La Passione secondo Mazzacurati è il Vangelo del mondo confuso , illusorio, gramo della nostra epoca : il racconto parte dalle disavventure di un  regista di fama, indolente,  che per fuggire  il declino  si ostina a proporre sceneggiature  romantiche desuete . La vicenda assume toni caustici e surreali .

mercoledì 26 gennaio 2011
lunetta

..è la frase che ritengo più azzeccata del film. Il regista intellettuale, Orlando, in crisi di ispirazione, costretto a misurarsi con attrici presuntuose e impresari ignoranti, viene coinvolto, suo malgrado, nell'allestimento di una sacra rappresentazione della passione in un paesino toscano. Depresso, inaridito, trova una mano validissima ed una iniezione di speranza e positività [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 gennaio 2011
Poldino

Dopo il drammatico "La giusta distanza", Mazzacurati torna al cinema con una commedia. Il film, diciamolo subito, non brilla certo di originalità, dato che il tema del regista in crisi creativa e alla ricerca dell'ispirazione non è sicuramente una novità, ma grazie soprattutto ad alcuni interpreti azzeccati, come Silvio Orlando, Giuseppe Battiston e Corrado Guzzanti, riesce nell'intento di coinvolgere [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 ottobre 2010
angelo umana

Certo che è una bella responsabilità per un regista come Mazzacurati abituarci a film alti, che mostrano le bassezze della nostra società, come Notte Italiana, La giusta distanza, Vesna và veloce, Il toro, Un’altra vita e poi rischiare di non piacere in un film come La Passione, un bel po’ decantato dopo Venezia 2010. Resta come il gusto di una commediola costruita con pretesti o trovate varie, che [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 novembre 2010
gort-mvc

E'  costruita con il legno dell' albero del cinema la croce della passione? Quell' albero dove non si trova traccia del regista. Cristo attore la vuole vera e pesa perchè solo così pensa di essere capace di recitare, ma non è in grado di portarla. Forse non è stata fatta per lui. Il vero Cristo - molto belle le parole con cui il regista lo riconosce nel [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 ottobre 2010
giorgio47

Un film sul cinema? Forse qualcosa di più. Un ottimo film che affronta, anche se in maniera “leggera”, molti argomenti attuali sulla nostra società ed in particolare del mondo dello spettacolo. La ragazzetta ignorante, protagonista di una serie televisiva probabilmente idiota, che è ammirata come la più grande delle attrici,  un lettore di “previsioni [...] Vai alla recensione »

martedì 28 settembre 2010
Gagnasco

Un regista in crisi, anzi, un uomo in crisi che di lavoro fa il regista si trova a doversi svegliare: il passato che ha trascurato gli sta cadendo addosso. Il produttore ha superato il limite della sopportazione dopo 5 anni di mancanza di idee e la trascuratezza ha fatto marcire l'impianto idraulico di una casa nella maremma causando la rovina di un affresco del 500 nella chiesa adiacente.

lunedì 11 ottobre 2010
preziosa

Il titolo del film farebbe pensare ad un film drammatico, serio, religioso...invece è tutt'altro, è un film piacevole, di certo è insolito e particolare, ironico e divertente, con qualche frecciatina critica sulla situazione di alcuni registi....racconta infatti di un regista(S.Orlando) demotivato, che ha smarrito la sua creatività e sebbene venga sollecitato dal [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 settembre 2010
zozner

Tutto sembra girare attorno a quella Croce che alla fine potrebbe diventare la via della Risurrezione. Non é così.  Non c'é Speranza nel film di Mazzacurati.  La vita é solo il  susseguirsi di eventi dolorosi che si alternano a  piccole e casuali  soddisfazioni,  invischiati assieme in una quotidianità fatta di miserie e orrori [...] Vai alla recensione »

martedì 28 settembre 2010
olgadik

Per una volta cominciamo dal regista al quale proprio alcune sere fa mi era capitato di pensare per tutta la produzione precedente. Infatti in tv davano una delle sue opere più efficaci ed organiche, La giusta distanza (2007), a suo tempo passata quasi sotto silenzio nelle nostre sale. E dire che almeno per tre lungometraggi Mazzacurati è un personaggio fuori norma e interessante nel panorama un po’ [...] Vai alla recensione »

martedì 1 febbraio 2011
dario

Lento, prolisso, privo di idee, presuntuoso. Non funziona niente, annoia a morte. L'unico un po' accettabile è Guzzanti, stralunato e assurdo, ma almeno coerente con il suo personaggio e unico attore vero. Sceneggiatori e regista riescono a rovinare tutto e tutti. Nessuno crede al film, neppure chi l'ha messo in piedi. Alla fine è un tira a campà, un tran tran [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 settembre 2010
FRANCESCO GIULIANO

Questo film presenta, ovviamente, diverse chiavi di lettura. Quella che mi è più congeniale corrisponde alla metafora della situazione socio-politica della nostra Italia, dove non c’è creatività, originalità, fantasia e dove la voce degli intellettuali è debole e priva di senso e dove il grigiore predomina. Silvio Orlando rappresenta con il suo aspetto, a volte simpatico, a volte buffo, a volte [...] Vai alla recensione »

domenica 26 settembre 2010
ChuckYaeger

Non è un film entusiasmante, ma è un prodotto di buona fattura perchè figurano attori di buon livello e c'è una giusta dose di battute e situazioni divertenti che rendono godibile il film. Interessante anche la figura della Capotondi/ Laurina, smaniosa di fare il salto verso il grande schermo perchè ormai schiacciata dal ruolo nel fumettone TV; significativa [...] Vai alla recensione »

domenica 2 ottobre 2011
Metalsoldier

Questi si che sono film che mi piacciono. Film semplice, attori bravi, ironia e comicità su uno sfondo drammatico che assume forma di parodia. Ottima la scelta di Guzzanti come attore non protagonista: la sua comicità avrebbe surclassato tutto il resto del film! Mentre la scelta della Capotondi a recitare la parodia di se ha messo in luce una sua notevole umiltà professionale. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 novembre 2010
filippomart

Silvio Orlando interpreta una leggera commedia dolce-amara che non deve far necessariamente ridere. Ottima la regia di Mazzacurati che immortala in maniera simpatica la realtà di provincia, senza sforare però nello stereotipo. Bravo Orlando che non è mai sopra le righe e simpatico anche Giuseppe Battiston. Inutile lodare il sempre bravissimo Corrado Guzzanti.

venerdì 26 ottobre 2012
luca_1968

Divertente e commovente al tempo stesso... per fortuna il cinema italiano è anche questo

venerdì 26 ottobre 2012
Narsil

Devo dire la verità, quando ho letto il titolo non ero molto convinta di vololerlo guardare, ma poi mi son detta : dai diamogli una possibilità ed in effetti non ho fatto male. Il film si è rivelato divertente, due ore che sono volate.. Anche se il soggetto non è proprio originale, il cast è eccezionale, complimenti a tutti, finalmente un bel film in tv!..

mercoledì 27 ottobre 2010
giuliog02

Mi accomunano a Mazzacurati l'aver studiato a Bologna, l'aver vissuto e lavorato a Roma e l'aver frequentato la Toscana. Luoghi adatti a una formazione caratteriale ed alla capacità di comprendere tipi umani, situazioni strane ed il loro evolversi, l'intimità della provincia. Questo film é sia un' eccellente analisi della vita italiana del momento, della decadenza della comunicazione e del comune sentire [...] Vai alla recensione »

martedì 22 febbraio 2011
Nalipa

Questo film di Mazzacurati. La vicenda che subito sembra buffa man mano diventa una sorta di commedia agro/dolce - più agro - che pone buoni spunti di rflessione e  narrata con intelligenza, senza volgarità con ottimi interpreti. Battiston che interpreta Gesù é bravissimo e spero riceva un riconocimento per questa parte assolutamente tra le più belle della [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
rosatigre

Il film comincia dando l'idea di essere una commedia in cui un regista è in crisi creativa e non trova pace; se la deve vedere con tutto ciò che comporta il mondo del cinema, nel bene e nel male e lo spettatore può così scoprire cosa ci può essere dietro questo fantastico mondo della celluloide. Silvio Orlando è grandioso, perfetto in ogni scena ed [...] Vai alla recensione »

martedì 12 ottobre 2010
aksel07

Film con qualche spunto divertente ma un pò troppo banale. Buona interpretazione di Orlando.

domenica 16 gennaio 2011
giuliana li vigni

Sintetizzerei il messaggio di questo filma e l'emozione profonda che mi ha suscitato in questa frase:   Il vuoto a perdere cade sotto il peso della Croce che oscilla non solo a causa di un peso corporeo consistente, ma anche per il carico di dolore ed amore.   L'inquadratura finale del flm è uno splendido  condensato di stupore e, forse, di presa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 ottobre 2010
mario rivera

mercoledì 13 ottobre 2010
Spike

Buona commedia italiana, diverte e fa riflettere sull'Italia e sul cinema italiano. La regia ha qualche guizzo interessante, bravi gli attori uno su tutti Battiston che come Cristo può essere poco credibile ma la sua parte se la gioca alla grande. Mi è piaciuto meno Orlando che ormai ripete sempre se stesso. Buona anche la sceneggiatura sebbene alcune scene sono girate solo per strappare [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 ottobre 2010
renato volpone

Il film in alcuni momenti diverte e in altri commuove, ma per la maggior parte del tempo annoia. La storia si trascina seguendo un protagonista irrisolto, debole, insignificante. Alla fine ti chiedi che cosa il regista volesse raccontare, anche perchè prende numerosi spunti durante il racconto, ma  il tutto finisce in situazioni irrisolte.

sabato 25 settembre 2010
francobettoli

Ben fatto, ben recitato, godibile.

mercoledì 13 ottobre 2010
wlamatiz

un cast eccezionale, ma la storia è inconsistente

domenica 26 settembre 2010
algernon

3 stelle e` un'approssimazione benevola, 2 e mezza sarebbe più corretto. ma in quest'inizio di stagione i film da vedere sono davvero pochi, e questo, pur non eccelso, merita comunque più di altri. parecchi bravi attori, ma uno più bravo degli altri è Giuseppe Battiston, che regge tutto il film come del resto il suo personaggio regge tutta la sacra rappresentazione.

mercoledì 21 settembre 2011
Francesco2

Non ho mai stimato questo regista, dai primi film che ho conosciuto quali "Notte italiana"sino al più recente "La giusta distanza": devo dire però che questo f, un "Saggio" a metà tra l'artista (auto)isolato(si?) ed uno spaccato della società di oggi (O forse sulla connessione tra entrambe le cose), non mi è dispiaciuto, nonostante alcuni difetti tra cui un umorismo un pò greve.

domenica 26 settembre 2010
wnd64

Film mediocre:  ammicca allo spettatore con qualche battuta carina, ma per il resto è pieno di situazioni senza sviluppo nè senso. Orlando è stato ridotto a una maschera che fa le facce, la Smutniak è solo un elemento decorativo senza un vero perchè, la Capotondi sembra una bambina che fa i capricci perchè vuole il gelato, Guzzanti non c'entra niente. [...] Vai alla recensione »

sabato 2 ottobre 2010
eaglolo

>Tutti sti commenti positivi sono davvero poco credibili, andate al cinema e vedrete che avrete speso male i vostri 8 euro. La storia non c'è. Gli attori si perdono dietro a ruoli che non stanno in piedi e ci si chiede che cosa debbano rappresentare. Alla fine è solo una sfilata di volti noti che abbozzano questa improbabile storia.

lunedì 27 settembre 2010
giuliacanova

Che dire di questo film. Di Mazzacurati ho amato molto il film precedente "La giusta distanza" per il suo modo asciutto di raccontare la provincia italiana, senza fronzoli. Ma quel film trattava della provincia ricca del nord-est e aveva il retrogusto del dramma. Qui invece ci troviamo di fronte ad una commedia di genere con un registro più comico ambientata nella provincia toscana.

sabato 2 ottobre 2010
eaglolo

Davvero soldi buttati, quelli del biglietto. Una storia costruita male e portata avanti peggio. Tutto scontato e poco approfondito. Si ride solo per nervosismo dopo minuti di situazioni indecise nonostante la sfilata di attori che potrebbero fare decisamente di meglio. Peccato. Il trailer è sicuramente la cosa migliore del film e tra l'altro si sente anche l'unica battuta carina (quella del gatto che [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
sabato 4 settembre 2010
Luisa Ceretto

Quest'anno, in occasione della sessantasettesima edizione della mostra veneziana, Carlo Mazzacurati è presente con tre film: il suo esordio, Notte italiana, programmato nella sezione "Settimana della Critica", il documentario Sei Venezia, che verrà proiettato nei prossimi giorni e, naturalmente, con La passione, mostrato oggi in concorso. La pellicola racconta la crisi creativa di un "giovane" regista cinquantenne, Gianni Dubois, una ex promessa della settima arte, alle prese con un film interpretato da una star televisiva.

Frasi
"...prima che il GATTO canti tre volte..."
Una frase di Abbruscati (Corrado Guzzanti)
dal film La passione - a cura di Stella
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Una commedia amara intelligente e divertente. Silvio Orlando è un regista di grande insuccesso: da anni non dirige un film, viene dimenticato persino negli elenchi di cineasti, una divetta televisiva può trattarlo malissimo. Nel paese toscano dove ha una casa, per incidente si trova costretto a dirigere una sacra rappresentazione, Ultima Cena, Calvario, Crocefissione di Gesù.

Roberta Ronconi
Liberazione

A far leggere la sinossi de La passione di Carlo Mazzacurati a un religioso ci sarebbe da temere. Passione per il cinema uguale passione di Cristo. Come se una parola potesse unire l'ineguagliabile. Immaginiamo il periodo in cui Mazzacurati è andato in giro a parlare dell'idea ad amici e parenti. Immaginiamo gli sguardi e forse gli imbarazzi. Personalmente, avremmo taciuto e pensato a una masturbazione [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Da Venezia sottolineavamo l'anomalia della Passione, film non classificabile in un genere e difficilmente collocabile nel panorama del nostro cinema (tanto che, non a caso, pare sia stato l'unico dei 4 italiani in concorso a colpire favorevolmente la giuria). Ora che il film arriva nelle sale, sarà bene rimarcarne le caratteristiche più riconoscibili, per dare allo spettatore una pista che invogli [...] Vai alla recensione »

Cristina Piccino
Il Manifesto

A pensarci un po' il film di Carlo Mazzacurati bene racconta le questioni del cinema italiano. Difatti il suo protagonista, il regista romano Gianni Dubois - Silvio Orlando - è in crisi nera, e una volta lontano da Roma, a contatto con un luogo più «vero», riuscirà di nuovo a immaginare delle storie anche se assai sgangherate. Tanto che non viene di dare del tutto torto ascoltandolo infervorarsi per [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Ci sarebbe una chiave di lettura veramente interessante del nuovo film di Carlo Mazzacurati, La passione: quella di satira del cinema italiano contemporaneo. Purtroppo è una satira spesso involontaria, come la risata che suscita la caduta dopo uno scivolone su una buccia di banana. Protagonista della storia è Gianni Dubois (Silvio Orlando), un regista «de sinistra» descritto dalla stampa «de sinistra» [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Un regista sull'orlo di una crisi di nervi (Orlando). Un paesino sospeso fra tradizione e imbarbarimento (anche la Toscana non è più quella di una volta). Una sindachessa ipocrita e feroce (Sandrelli) ma non più della media nazionale. E uno spettacolino da allestire per ricatto, nello sperduto borgo toscano, che parte come una trappola ma poi diventa una grande occasione di riscatto artistico ed esistenzial [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Dopo il passaggio a Venezia, una commedia semplice, dove si ride e si sorride. A patto, però, di non detestare in modo viscerale il mondo dello spettacolo e le sue atmosfere. Perché qui di questo si tratta, d'una riflessione scanzonata sul mestiere del regista, che se non è arrivato, è nessuno e quindi patisce le pene dell'inferno, aspettando un ingaggio qualsiasi e rodendosi il fegato.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Silvio Orlando torna con un suo tipico personaggio: un intellettuale di sinistra simpaticamente sfigato. Si ride molto con La passione di Carlo Mazzacurati. Soprattutto nella prima parte, giocata con modi e tempi della grande commedia. Orlando è un regista che non riesce più a fare un film. E proprio quando gli capita l' ultima occasione arriva la doccia fredda: deve correre nel paesino toscano dove [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 24 settembre 2010
Nicoletta Dose

Visioni notturne Pochi ma buoni, si dice quando ad una serata si rimane in tre a chiacchierare. Il weekend cinematografico in arrivo è un po' anomalo e ha il sapore di una festa già in corso ma ancora in attesa dell'ospite d'onore.

VIDEO
martedì 7 settembre 2010
 

Il nuovo film di Carlo Mazzacurati Se tre anni fa indagava su La giusta distanza da tenere tra le persone, oggi Carlo Mazzacurati torna ad analizzare la crisi dell'animo umano sotto un punto di vista intellettuale più che emotivo.

winner
miglior attore non protag.
Nastri d'Argento
2011
winner
miglior attore non protag.
David di Donatello
2011
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