Desires of the Heart

Ci dev'essere qualcosa di speciale nell'aria a Pechino, in questo periodo: tutti i film commerciali cinesi di successo dell'anno sono storie d'amore. If You Are The One di Feng Xiaogang, All About Women di Tsui Hark, e Desires Of The Heart di Ma Liwen (tutti presenti al Far East Film quest'anno) raccontano tre vicende sentimentali contemporanee in tre modi narrativi diversi, ma tutti e tre sono incentrati sui travagli, le speranze, le fantasie e le delusioni delle vite amorose di giovani professionisti metropolitani che cercano di farsi strada attraverso i nuovi spazi urbani globali e gli stili di vita internazionalizzati della Cina moderna.
Il nuovo film di Ma Liwen, così come le opere precedenti che la regista aveva presentato negli anni scorsi a Udine (Gone Is The One Who Held Me Dearest In The World, nel 2003, e You And Me, nel 2006), sono completamente incentrati sulle donne. Le pellicole di Ma insistono nel guardare il mondo attraverso occhi femminili e Desires Of The Heart di prospettive femminili ce ne offre ben cinque. Cinque donne diverse, ognuna delle quali vive una sua storia d'amore, e ognuna delle quali è interpretata da una diva del cinema che conferisce al ruolo le sue particolarità. Il cuore del film è l'attrice di Shanghai Vivian Wu, resa famosa da I racconti del cuscino (The Pillow Book) di Peter Greenaway. Wu è semplicemente magnifica nel ruolo di Ye Shengying, una divorziata di mezza età che, ancora in conflitto con il suo deprimente ex marito, si ritrova completamente disorientata da un Ge You straordinariamente premuroso. Ge, che è il più importante attore comico cinese, in quest'occasione sfoggia un parrucchino decisamente stravagante: il pubblico di Udine è abituato a vedere una sua immagine decisamente più calva nei vari film di Feng Xiaogang. Wu invece offre una prova interpretativa splendidamente delicata e convincente che fissa le parti più comiche e gioiose della trama. È la sua interpretazione migliore a tutt'oggi.
La diva dei film d'azione di Hong Kong degli anni Settanta Yuan Qiu (memorabile in Kung Fu Hustle [Kung Fusion] di Stephen Chow) interpreta Gao Yajuan, una cucitrice cinquantacinquenne che, nel pieno della maturità, trova un uomo più giovane (Guo Tao, sottilmente comico) fin troppo affettuoso, premuroso e devoto per essere vero. La giovane e affascinante silfide Li Xiaolu (Blood Brothers, 2007) è una stella nascente del cinema cinese; qui si diverte nel ruolo della giovane impiegata Xiaomei, che punta, con la precisioni di un raggio laser, ad assicurarsi il più ricco scapolo disponibile. Il suo obiettivo risulta essere il delicato rubacuori cinese Duan Yihong. L'attrice e regista Mei Ting, qui con un look più tradizionale e dimesso, interpreta l'innocente Zhang Ying, che trova difficile barcamenarsi tra purezza e passione nella sua storia sentimentale con il macho Geng Le. Infine, la nuova sensuale diva del cinema e della tv Song Jia (Curiosity Killed The Cat, 2006, e Red Cliff, di John Woo, 2008-09) interpreta, allontanandosi alquanto dai suoi ruoli usuali, una giovane e ingenua ereditiera che trova il Principe Azzurro negli improbabili panni di uno splendido giovane chef (Li Chen), arrivato fresco fresco dalla campagna. Inoltre, giusto per divertimento, c'è un cameo quasi irriconoscibile della più famosa e stupenda diva del cinema cinese quasi alla fine del film. Non faremo rivelazioni che guastino la sopresa. Basti solo dire che ha interpretato sia Cell Phone, presentato al Far East Film del 2003, che The Matrimony, presente al Festival del 2007.
Ambientato nella pittoresca città balneare di Dalian, sulla costa orientale della Cina, Desires Of The Heart intreccia abilmente le sue cinque storie attraverso un montaggio molto veloce, fatto di esperte giustapposizioni. La storia travagliata della realizzazione del film è stata abilmente dissimulata: in origine la storia doveva concentrarsi sul personaggio di Ge You e sulle sue relazioni sentimentali con cinque donne diverse, ma si è dovuto ripensare a tutto il film dopo che lui aveva abbandonato la produzione. La felice soluzione finale, finanziata da tre compagnie di produzione di Hong Kong, è invece incentrata sul dramma di Vivian Wu e Ge You all'interno di un veloce caleidoscopio di esperienze femminili. La prospettiva femminile di Ma Liwen imprime una direzione fresca e gentile alla sua crescente sensibilità filmica: il film è completamente commerciale, ma non in modo sfacciato, nel suo impegno a divertire un ampio pubblico cinese con una voce che però rimane individuale.

Scheda a cura di FEFF 2009