Titolo originale | Bam Gua Nat |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 144 minuti |
Regia di | Hong Sang-soo |
Attori | Sabine Crossen, Ju-bong Gi, Cyril Hutteau, Su-jeong Hwang, Yeong-ho Kim Lee Sun-kyun, Eun-hye Park, Min-jung Seo. |
MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 18 marzo 2009
La storia di un pittore coreano che, oppresso dai debiti, lascia la moglie a Seoul per volare a Parigi. Qui si innamorerà di una giovane studentessa coreana.
CONSIGLIATO NÌ
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Sungnam è un quarantenne sposato che ha lasciato il proprio Paese perchè coinvolto in consumo di marjuana per il quale rischia l'arresto. Ha raggiunto Parigi dove, essendo lui un pittore, pensa di trovare ispirazione. Di fatto girovaga per le strade e qui fa il primo incontro importante: una sua ex comagna con la quale (ora sposata) riprende una relazione dalla quale però fugge rapidamente. Il suo interesse si orienta allora verso una studentessa di arte, presentatagli dal padrone di casa. Yujeong, questo è il suo nome, lo attrae nonostante la differenza d'età e benchè lei inizialmente lo tenga sulla corda.
Hong Sansoo è noto tra chi ama il cinema coreano come un appassionato cultore della Nouvelle Vague. In questo film la passione per un certo tipo di cinema francese gli ha però preso troppo la mano tanto da far sembrare il suo Night and Day un film girato da un Rohmer con gli occhi a mandorla. La topografia parigina, l'attenzione per insegne e cartelli, le stesse scritte su fondo fisso che segnano lo scorrere dei giorni, tutto rimanda al regista francese andando bel al di là del semplice omaggio.
Così le strutture geometriche dell'apparente (solo apparente perchè in realtà iperstrutturato) realismo del regista coreano finiscono con il trasformarsi in una maniera a cui poi l'eccessiva lunghezza del film non offre soluzioni alternative. Le vicende amorose del protagonista, per quanto supportate da riflessioni sull'arte (ivi compreso "L'origine del mondo" di Courbet) perdono così la presa sullo spettatore traducendosi in un accurato esercizio di stile.
Piatto realismo che sa di cinema francese (Rohmer appunto), senza stile e senza storia. Il protagonista, un bambinone cresciuto solo fisicamente ma del tutto immaturo, si lascia vivere addosso dai personaggi che incontra. Vero uomo senza qualità, vaga senza scopo per le vie di Parigi con una patetica borsetta di plastica in mano, incontra ragazze coreane e le frequenta, indeciso sul da farsi, [...] Vai alla recensione »
"Night and Day" : la drague laborieuse et désenchantée d'un Coréen à Paris C'est le premier film qu'Hong Sang-soo réalise ailleurs qu'en Corée, et comme c'est à Paris qu'il l'a presque entièrement tourné, sa parenté avec Eric Rohmer n'a jamais paru plus évidente. Night and Day est conforme à la définition qu'Eric Rohmer donnait de ses "Contes moraux" : l'histoire d'un homme pris entre deux femmes, [...] Vai alla recensione »
Continuing his unflagging obsession with men behaving badly, the South Korean director Hong Sang-soo unleashes yet another emotionally stunted antihero in “Night and Day,” a rambling study of male arrested development. This latest male is Sung-nam (Kim Young-ho), a celebrated painter on the lam from a minor marijuana bust in Seoul. Having fled to Paris and washed up in a malodorous lodging house owned [...] Vai alla recensione »