Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Dodo Fiori |
Attori | Francesco De Angelis, Claudio Spadaro, Stefania Santippo, Giuditta Del Vecchio, Marta Iacopini Walter Toschi. |
Uscita | venerdì 14 luglio 2006 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 marzo 2011
Tommaso ha 25 anni e dopo aver trascorso un periodo in una comunità di recupero per tossicodipendenti torna a casa. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni, In Italia al Box Office Il silenzio intorno ha incassato 2,8 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Tommaso ha venticinque anni e, dopo aver trascorso un periodo in una comunità di recupero per tossicodipendenti, torna a casa. Il ritorno però non è come lui se lo aspetta: niente infatti si è mosso, niente è cambiato. Il padre, che di lavoro fa il magistrato, è sempre più impegnato nei casi che deve seguire; la madre è ormai abituata e completamente assuefatta a una vita che non la soddisfa. Spinto dal padre a ricominciare gli studi, Tommaso inizia il praticantato nello studio legale di un amico paterno ma, ben presto, l'insoddisfazione e l'incertezza sul futuro lo faranno ricadere nella tossicodipendenza.
Dodo Fiori, che oltre alla regia firma anche la sceneggiatura e il montaggio del film, dirige questa piccola pellicola italiana, poco e mal distribuita, che rappresenta anche il suo esordio alla regia: avvalendosi di un cast praticamente sconosciuto, di giovani leve cariche dell'entusiasmo e della voglia di farsi conoscere, Fiori riesce a creare un film fresco e sincero, anche se spesso non riuscito e con qualche sbavatura di troppo per ciò che riguarda il linguaggio e la tecnica cinematografica.
È però un'ottima fotografia, un ritratto lucido e severo sulla solitudine di una persona che si perde tra i meandri della vita, una persona che spesso non trova appigli a cui aggrapparsi, affetti con cui proteggersi.
E questa solitudine buia, oscura, dolorosa, ben è rappresentata nel film che, senza alcuna forma di giudizio o di punto di vista, ce la mostra così com'è. Nuda e cruda. Senza eccessi visivi volti a sconvolgere lo spettatore e senza neppure edulcorazioni che renderebbero fasulla la rappresentazione.