Titolo originale | The Stepford Wives |
Anno | 2004 |
Genere | Commedia nera |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Frank Oz |
Attori | Nicole Kidman, Matthew Broderick, Bette Midler, Glenn Close, Christopher Walken Roger Bart, Jon Lovitz, Faith Hill, Tom Riis Farrell, Judi Beecher, Joan Cusack. |
MYmonetro | 2,58 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 gennaio 2017
Ispirato a "La Fabbrica delle mogli", un thriller del 1975, il film di Oz si traspone nel mondo consumistico attuale in cui i media la fanno da padroni: una donna di successo è portata dal marito nel Connecticut, a Stepdford, dove tutto sembra perfetto. In Italia al Box Office La donna perfetta ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 2,4 milioni di euro e 1,8 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Un reality show, nella realtà di una donna di successo della televisione, si trasforma quasi in tragedia. Il vero dramma è che la protagonista perde il suo posto di lavoro, e, per recuperare da una profondo esaurimento nervoso, viene portata dal marito nel Connecticut, a Stepdford, dove tutto sembra perfetto.
Ispirato alla Fabbrica delle mogli, un thriller del 1975, il film di Frank Oz si traspone nel mondo consumistico attuale in cui i media la fanno da padroni, con un tono da commedia americana, perfida e caustica. Dopo un incipit coinvolgente e vicino a quello che potremmo vedere sul piccolo schermo o al telegiornale, La donna perfetta dimostra un'indecisione del plot nel volgere al thriller per tornare, repentino, sui passi grotteschi della sequenza iniziale. È questa doppia anima che non convince, e riduce le performance dell'altisonante cast, a numerose situazioni isolate, mai amalgamate, che non possono non produrre ilarità, anche con intelligenza. Sono attimi che irridono miti e leggende molto vicine a noi, come la T-shirt con l'immagine di Viggo Mortensen trovata nel cestino dell'immondizia o la frase di Cristopher Walken che riassume i forti legami verso uno status sociale ("Mike non è il mio vero nome. Ho deciso di farmi chiamare così per via del luogo in cui lavoro. La Microsoft"). Guizzi geniali in un film disarticolato che ha il pregio di fare uscire dalla sala lo spettatore con un immancabile e sottile sorriso sul volto.
Joanna, determinata donna in carriera, è presidente di un famoso network televisivo. Un giorno però, viene licenziata e il suo mondo perfetto le crolla addosso. Così decide con il marito di trasferirsi nel meraviglioso e tranquillo paese di Stepford. Ben presto scoprirà che dietro l'apparente facciata idilliaca di questa città, si cela qualcosa di molto strano.
Remake de La fabbrica delle mogli, un classico degli anni '70.
Il lungometraggio originale nasceva negli anni del femminismo più dilagante e puntava sul disagio dell'uomo nella sua nuova veste di compagno paritario. La rilettura odierna di Frank Oz invece, ha tutt'altra angolazione, quella della donna un po' nostalgica di un certo passato, completamente travolta dal suo nuovo ruolo di leader.
I protagonisti sono in gran forma, a partire dalla Kidman, perfetta nel ruolo di donna in carriera sull'orlo di una crisi di nervi.
Una menzione speciale va anche ai titoli di testa del film: geniali ed originali.
Tuttavia, la pellicola di Oz, benché sia molto patinata e ben confezionata, non riesce a convincere più di tanto lo spettatore, regalando se non altro solo qualche risata.
La caduta di tono e di stile all'interno di questa commedia si avverte spesse volte.
Peccato, perchè da un talentuoso regista come Frank Oz ci aspettavamo davvero di più.
Infatti, pellicole come Tutte Le Manie Di Bob e The Score sono difficili da dimenticare.
La Donna perfetta è tratto da un romanzo di Ira Levin autore di Rosemari's Baby e di altri romanzi, tra cui Questo giorno perfetto molto interessante che presenta analogie con la storia di questo film, prefigurando (con una previgenza incredibile) un mondo dominato da un potere totalitario che domina la vita personale delle persone, ad esempio imponendo l'eutanasia obbligatoria [...] Vai alla recensione »
Ispirato al romanzo di Ira Levin già film nel 75, "La Donna Perfetta" sembra stereotipare l'immaginario collettivo, un racconto messo in scena fra il grottesco e il ridicolo con punte comiche di fantascienza, in questo quadro inverosimile la Kidman si muove bene dando prova della sua bravura sostenuta da personalità e bellezza, buona la vivace fotografia in perfetta sintonia [...] Vai alla recensione »
Anche se Nicole kidman non è certo una delle bellezze rare quardate come si è conciata adesso 2013..... ma Glenn Close è sicuramente una delle donne più brutte mai viste quella può girare la notte nei posti più remoti nessuno mai la violenterà è una donna orrenda sempre stata anche da giovanissima non so che ci faccia sul grande schermo non che debbano essere tutti belli ma neanche cosi brutti quella [...] Vai alla recensione »
A Frank Oz piace il paradosso, lo si sa ma qui un pò esagera scivolando a volte nel banale. Non so se volesse fare un film demenziale, ma i continui colpi di scena lasciano quantomeno perplessi. Il personaggio principale è però interpretato magistralmente da una Nicole Kidman in gran spolvero; forse la miglior attrice in circolazione.
avendo letto tutti questi commenti positivi... che descrivevano il film addirittura come un capolavoro ho deciso di vederlo... 93 minuti buttati.... per considerare questo un bel fim si deve avere per forza qualche chip al cervello!!!
Film molto originale con colpi di scena sul finale e ben costruito. La donna che tutti vorrebbero, o forse no... meglio una donna con qualche difetto, ma innamorata. Da vedere!
..uniformato al politically correct. Basta guardare come finisce, da vomito. Però il titolo del libro "Aspetta che dorma e poi tagliaglielo" passa senza polemiche, ma se invece fosse stato "Prima violentala e poi ammazzala così non parla", le femministe sarebbero insorte.
Da un thriller cupo, nato dal clima culturale dei femminismo anni settanta, a una commedia sopra le righe realizzata da un Major controllata da una donna (la Paramount, di Sherry Lansing) nell’era di “superdonne” come Hillary Clinton e Karly Fiorina; dalla dolce, vagamente robotica, Katharine Ross alla fierezza accesa di Nicole Kidman; dall’adattamento di un romanzo di Ira vin ad una reinvenzione totale [...] Vai alla recensione »
Anche per il cinema, come avviene per la storia, la prima volta è dramma, la seconda farsa. Andate a rivedere La fabbrica delle mogli (1975), tratto dal romanzo di Ira Levin e diretto da Bryan Forbes con Katharine Ross e Peter Masterson e avrete un ottimo fantasy dai risvolti drammatici, capace di inchiodare l'ipocrisia dei ruoli famigliari. Confrontatelo con La donna perfetta, il fresco remake di [...] Vai alla recensione »
Difficile la vita, per le coppie giovani che decidono di formare una famiglia. Al cinema non sono quasi rappresentate: salvo rare eccezioni, come "Casomai" di Alessandro D'Alatri o questa commedia-dramma di Livia Giampalmo. Mamma e papà di due petulanti gemellini, Chiara e Nanni sbarcano il lunario come maestra e istruttore di ginnastica. Malgrado coltivi il senso del dovere, l'uomo rimpiange la [...] Vai alla recensione »
Il romanzo di Ira Levin che ha ispirato La fabbrica delle mogli, film del 1975 con Katharine Ross e Paula Prentiss, utilizza con abilità le convenzioni e gli snodi del thriller e della suspense orientandoli verso una satira sociale della classe media americana, della mitologia di un ottimismo domestico esaltato dal consumismo e da una cultura pop infarcita di elettrodomestici, divani, acconciature, [...] Vai alla recensione »
Dispiace dirlo e persino pensarlo, ma la bella e brava Nicole Kidman sembra coltivare la vocazione a sbagliare i ruoli e i film. La fabbrica delle mogli era il titolo del romanzo di Ira Levin da cui venne tratto nel '75 un ottimo film di Bryan Forbes; l'attuale remake s'intitola, invece, La donna perfetta e ha il grande demerito di trasformare le insinuanti atmosfere thrilling dell'originale in una [...] Vai alla recensione »