Titolo originale | Becoming Elizabeth |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Regia di | Justin Chadwick, Udayan Prasad, Catherine Morshead |
Attori | Jamie Parker, Romola Garai, Bella Ramsey, Tom Cullen, Jessica Raine Alicia von Rittberg, Jamie Blackley, Leo Bill. |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 11 agosto 2022
L'affascinante e mai narrata storia dei primi anni di vita della regina più iconica d'Inghilterra: Elizabeth Tudor.
CONSIGLIATO SÌ
|
Elizabeth viene svegliata nel cuore della notte: suo padre è morto. Inizia la scalata al potere tra i fratelli: mentre il piccolo Edoardo VII sale al trono, Elizabeth e sua sorella Mary si troveranno a rivaleggiare a distanza, fino all'esito che conosciamo.
La serie si apre con una notizia ferale e una scena d'impatto: Enrico VIII è morto e i suoi figli vengono subito presi, separati e portati via, strappati al sonno e all'adolescenza in una sola notte.
Viene incoronato il nuovo (baby) re Edoardo VII, primogenito protestante di soli nove anni interpretato da Oliver Zetterström (lo vedrete urlare "Io sono il tuo fottuto re" in un'esplosione di rabbia adolescenziale). Maria (cattolica, interpretata dall'ex Miss Marx Romola Garai) ed Elizabetta (la bravissima Alicia von Rittberg, grande protagonista della serie) restano principesse.
Ogni puntata restituisce sullo schermo la fitta concatenazione di trame, malefatte, intrighi di corte e di letto, scandali, manovre politiche e psicologiche, brame di potere di astuti consiglieri e sanguinarie congiure tra fratelli. L'ambizione della pluripremiata drammaturga e sceneggiatrice televisiva Anya Reissera era evidentemente sostituire Game of Thrones nel cuore degli spettatori con un prodotto decisamente più autoriale, intento a spazzare via ogni traccia di fantasy per concentrarsi appunto sulle psicologie e le dinamiche di potere dei protagonisti. Un period drama alla The Crown, ma ancora meno pop e sentimentale, ben più vicino a I Tudor anche per la materia narrata.
L'obiettivo palese era raccontare gli anni giovanili della (futura) regina Elisabetta I d'Inghilterra, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, già portata magistralmente sullo schermo da Cate Blanchett e qui rappresentata da un appassionante coming of age ricco di colpi di scena.
Specialmente politici: mentre lo zio Duca di Somerset si fa proclamare Lord protettore del re, suo fratello Thomas Seymour (Tom Cullen)- già amante della regina vedova Catherine Parr (Jessica Raine, magnetica) - mira a concupire la minorenne Elizabeth di soli quattordici anni. Non finirà bene, anzi lascerà una ferita impossibile da rimarginare nel cuore della giovanissima quanto ingenua principessa. Nel frattempo si escogitano di continuo piani e strategie di guerra contro la Scozia perché, come la serie non manca di sottolineare episodio dopo episodio, "la guerra non finisce mai".
Il rapporto tra sorelle si sviluppa parallelamente alla loro pretesa al trono, mentre nel regno divampa la lotta tra protestanti e cattolici. Attende invano chi si aspetta di vedere il biopic della regina Elisabetta I e la sua ascesa al trono: l'incoronazione non arriva neanche all'ultima agognata puntata - l'ottava - a sottolineare come la volontà specifica di questo affresco storico convincente e maestoso (sin dai costumi, firmati Bartholomew Cariss) sia raccontare il cammino emotivo e psicologico percorso dalla futura regnante per diventare, da adolescente spaurita convinta di essere solo spettatrice della propria vita, la sovrana che tutti conosciamo. E che potrebbe conquistare ancora più spazio nelle - al momento solo ipotetiche - future stagioni.