Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Regia di | Marc Munden, Philippa Lowthorpe |
Attori | Naomie Harris, Jude Law, Katherine Waterston, Emily Watson, Richie Lawrie Simon Lyshon, Mark Lewis Jones, Gianni Calchetti, Amer Chadha-Patel, Paddy Considine, Greg Draven. |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 ottobre 2020
Il confine tra realtà e fantasia diventa sempre più labile per un uomo in visita su un'isola misteriosa al largo della costa britannica.
CONSIGLIATO SÌ
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Estate: Sam è nel bosco dove è morto suo figlio anni prima e assiste al tentativo di suicidio di una ragazza, Epona. La salva e quindi la riporta a casa, sull'isola di Osea, che è accessibile solo durante la bassa marea, perché nel resto del tempo la strada è sommersa. Giunto sull'isola, vari inconvenienti gli impediscono di andarsene; inoltre ha visioni sempre più inquietanti e capisce che gli abitanti del posto hanno strani progetti su di lui.
Inverno: Helen, insieme alle due figlie, si reca presso l'isola di Osea per trascorrere un weekend in serenità, ma la sua prenotazione è saltata e gli isolani non la vogliono accogliere. Helen però insiste, ha infatti le sue ragioni per voler indagare su cosa succede a Osea...
Miniserie Sky UK/HBO, The Third Day è l'esperimento televisivo/teatrale dell'anno, una serie che sfida le convenzioni di messa in scena e di formato, rompendo la barriera tra diversi media e linguaggi.
La miniserie infatti non è solo divisa nelle due parti Estate e Inverno, di tre episodi ciascuna, ma al centro c'è lo speciale teatrale Autunno, che avrebbe dovuto essere un festival musicale ripreso in diretta e con migliaia di partecipanti, in una compenetrazione tra la finzione della serie e la partecipazione del pubblico a un evento live. Causa coronavirus i piani sono stati stravolti ma Autunno ha mantenuto la durata prevista di ben 12 ore, trasformandosi in un esercizio di teatro e slow cinema, con la messa in scena di una Passione dalle influenze celtiche a cui Jude Law si è concesso, anima e corpo.
Tanto da ferirsi con una corona di spine, da sfiancarsi scavando nel fango per un'ora, da cadere a terra in lacrime per la fatica mentre trascinava su un sentiero una barca carica di legna e da tuffarsi nell'acqua presumibilmente gelida, dopo essersi già ampiamente infreddolito su un trespolo in mezzo al mare. Tutto questo è stato trasmesso su Facebook in una diretta di 12 ore, ripresa in steadicam senza stacchi (tolti alcuni inserti allucinati di pochissimi secondi) come un infinito piano sequenza, che seguiva e abbandonava la rappresentazione secondo una propria precisa geometria.
Una sfida elettrizzante e un trionfo tecnico, considerata la qualità eccelsa della fotografia nonostante le condizioni di ripresa: non solo i naturali cambi delle condizioni di luce ma pure le condizioni meteo avverse - con tanto di pioggia.
La mente dietro tutto questo è Dennis Kelly, già autore di Utopia che si è riunito per l'occasione con i collaboratori di allora: il regista Marc Munden e il musicista Cristobal Tapia de Veer. Munden ha diretto i tre capitoli di Estate e co-diretto Autunno insieme a Felix Barrett, fondatore della compagnia teatrale Punchdrunk che ha naturalmente il ruolo cruciale di questa diretta.
La regia di Inverno invece è stata affidata a Philippa Lowthorpe, che ha lavorato anche su The Crown (del resto gli ultimi tre episodi hanno un taglio più femminile, con protagonista Naomie Harris e la giovane Nico Parker, figlia di Thandie Newton). I protagonisti di Estate sono invece Jude Law e Katherine Waterson, che appaiono anche in Autunno e Inverno. Emily Watson e Paddy Considine invece partecipano a Estate e Inverno ma hanno saltato Autunno, cosa piuttosto incongruente a dire il vero. Ad Autunno ha inoltre partecipato anche Florence Welch della band Florence and the Machine, alla sua prima apparizione in una serie e con un ruolo naturalmente canoro.
La cosa meno innovativa di The Third Day è il materiale narrativo che, nonostante la complessa articolazione della sua struttura, segue un canovaccio ben noto, quello degli horror rurali come The Wicker Man o Midsommar. Lo straniero finisce affascinato dagli strani rituali della comunità, che si rivelano via via più sinistri e presto gli provocano varie allucinazioni. Ambientare una simile storia oggi, ai tempi della connessione universale che offre la tecnologia, richiede una serie di salti mortali per isolare i protagonisti sull'isola e alla fine la storia ricorre un po' troppo facilmente a disturbi mentali come scorciatoia. Così si giustificano i comportamenti più bizzarri di Sam e della giovane Ellie, ma nel complesso i dettagli che inizialmente sembrano non tornare trovano una spiegazione più o meno logica, così il racconto regge anche se non sconvolge per novità.
I suoi pregi sono soprattutto strutturali e formali, con una fotografia allucinata nei primi tre episodi e più realistica negli ultimi tre, capace di fondere bianco e nero e colore nella stessa immagine e di sparare i cromatismi fino a una vividezza iper-reale. Allo stesso modo i volti rugosi, crudeli, segnati di sporcizia, creano inquietudine con un semplice sguardo in modo quasi lynchano. Di The Third Day affascinano intellettualmente la costruzione e la commistione di stili e linguaggi, ma soprattutto rimane appiccicata addosso un'atmosfera malata, da incubo febbricitante.
Ma anche no. Serial troppo artistico, adatto per ricevere voti alti dai recensori, ma al lato pratico, noioso e fastidioso per trama e comportamenti strani. 2 stelle e sto largo.