Un decennio che le ha portato fortuna, quello degli anni Novanta, annunciato dalla mimica straordinaria di Eddie Murphy. Lei del resto ci sa fare e lo ha dimostrato fin da quando faceva l'attrice e provocava esplosioni di risate nel pubblico per i suoi sketch, senza la minima vergogna (come è successo) anche quando appariva a seno nudo e con un misero costumino nero che le copriva il resto. Tutto pur di provocare una buona risata a tutti. Da attrice comica a regista di commedie è stato un importante e clamoroso passo per la sua carriera. Ma è stata promossa a pieno titolo e oggi, dopo una vastissima produzione di pellicole come La famiglia Brady (1995), Private Parts (1997) e Il mio ragazzo è un bastardo (2006) ha conquistato anche l'Italia.
Primi lavori, ed esordio come attrice teatrale, cinematografica e televisiva
Dopo esseri laureata alla Ohio University in Belle Arti, decide di trasferirsi a Chicago, dove aveva trovato un posto come insegnate. Il lavoro però non la gratifica, anzi, si sente limitata artisticamente. Non sentendosi pienamente soddisfatta, lascia il lavoro e, dopo aver sgobbato anche come cameriera, riesce a entrare nella compagnia di improvvisazione comica Second City, dove si mette in luce per sketch aggressivi, assieme a Chevy Chase, Lariane Newman, John Candy, Joe Flaherty, Gerritt Graham, Howard Hesseman, Al Franken e Tom Davis.
Nel 1976, debutta come attrice nella pellicola satirica che parodiava un programma televisivo Tunnel Vision di Neal Israel e Bradley R. Swirnoff, accanto a Ron Silver e a tutti gli altri artisti sopra citati ma, lo stesso anno, recita anche in Eccesso di difesa. Con l'arrivo degli anni Ottanta, la Thomas tende a mettere in disparte il grande schermo (La fantastica sfida, 1980, e Doposcuola proibito, 1982) per intensificare la sua carriera di attrice televisiva: entra infatti nella serie televisiva Hill Street giorno e notte (1981-1987) nel ruolo del sergente Lucy Bates, ruolo che le farà ottenere nel 1985 un Emmy come miglior attrice non protagonista.
Approdo alla regia
Stanca di essere solo e unicamente un'attrice, nel 1987 si fa regista, debuttando come tale nel telefilm Hooperman, con l'oggi defunto John Ritter. Comincia a farsi le ossa principalmente in televisione, mettendo la sua firma a episodi di telefilm come M.D. Doogie Howser (1989) e Dream On (1990), per il quale vince un Emmy come miglior regista di una serie comica. Dopo aver recitato in In campeggio a Beverly Hills (1989), decide di mettersi a lavoro e di dirigere la sua opera prima: il lungometraggio Week-end senza il morto (1992) con Helen Hunt e Kelly Preston.
Il suo più grande successo rimane però legato alla pellicola con Eddie Murphy e Paul Giamatti Il dottor Dolittle (1998), remake de Il favoloso Dr. Dolittle (1967) con Rex Harrison, storia di un medico che ha la dote eccezionale di parlare con gli animali. Dopo l'esito positivo della pellicola, decide di diventare anche produttrice finanziando pellicole come Giovani, pazzi e svitati (1998), Charlie's Angels (2000) con Cameron Diaz, Natale in affitto (2004) e Indovina chi (2005). Nel contempo, non trascura la sua carriera di regista e dirige il "riabilitativo" 28 giorni (2000), il pessimo Le spie (2002), sempre con Eddie Murphy, e il più fresco Il mio ragazzo è un bastardo (2006).
Nel 2009 dirige il film d'animazione Alvin Superstar 2, sequel di Alvin Superstar del 2007.
