Regista americana diventata celebre in patria con la pellicola Middle of Nowhere, grazie alla quale ha vinto il premio come miglior regista all'edizione del 2012 del Sundance Film Festival, diventando la prima donna afro-americana a vincere quel premio. Raggiunge poi il successo mondiale grazie a Selma - La strada per la libertà, che la renderà la prima regista di colore a essere nominata a un Golden Globe Award, nonché la prima regista di colore ad aver diretto una pellicola nominata come miglior film dall'Academy Award.
Studi e lavoro
Ava DuVernay nasce il 24 agosto 1972 a Long Beach, in California, da Darlene Sexton, un'impiegata delle risorse umane in un ospedale e poi passata a direttrice scolastica, e da Joseph Duvernay Jr. I suoi genitori divorzieranno molto presto e lei si trasferirà, assieme ai suoi quattro fratelli minori, a Lynwood e a Compton, due paesi della California. Dopo il secondo matrimonio della madre con il proprietario di un'azienda che si occupava di pavimentazione dell'Alabama, la DuVernay si vede costretta a spostarsi nuovamente, trapiantando la sua vita ad Hayneville, in Alabama, una piccola città fra Montgomery e Selma. Ed è appunto visitando quella città assieme al suo patrigno che verrà influenzata per la realizzazione di Selma, mentre sarà grazie a sua zia, Denise Sexton, un'infermiera che nel tempo libero recitava in una compagnia teatrale locale, che si interesserà al cinema. Iscritta alla Saint Joseph High School, dalla quale uscirà diplomata nel 1990, si sposterà definitivamente a Montgomery assieme a tutta la sua famiglia ma, al momento di scegliere quale università frequentare, deciderà di tornare in California, come studentessa di Inglese e di Studi Afro-Americani, laureandosi nel 1995. Durante gli studi, lavora come giornalista pubblicista, interessandosi alla produzione televisiva dei networks. È grazie a questa esperienza che riesce a farsi assumere alla CBS News e a lavorare con Conni Chung e Dan Rather, che supporterà durante il caso O.J. Simpson. Sentendo che però il giornalismo non è la sua strada decide di tentare la strada della pubblicità. Assunta da un piccolo studio come junior publicist, passerà alla FOX, alla Savoy Pictures e ad altre compagnie cinematografiche in almeno quattro anni di lavoro prima di fondarne, nel 1999, una propria, la DuVernay Agency, meglio conosciuta come DVA Media + Marketing. Premiata per la sua attività di marketing e per le originali strategie pubblicitarie, la DuVernay diventa una professionista nella promozione di più di 100 titoli fra piccolo e grande schermo, lavorando per Steven Spielberg, Clint Eastwood, Michael Mann, Robert Rodriguez, Kevin Smith, Bill Condon, Raoul Peck e Gurinden Chadha.
Il documentario This Is the Life
Nel 2008, ha abbastanza denaro per realizzare la sua prima opera cinematografica. Si tratta del documentario This Is the Life, la storia del movimento artistico Good Life Cafe di Los Angeles.
I Will Follow
Nel 2011, arriva invece il suo primo film a soggetto I Will Follow, ispirato alla vita d sua zia Denise, alla quale era stato diagnosticato un cancro e della quale lei si era presa cura fino alla morte. La pellicola, esaltata da Roger Ebert, verrà selezionata per vari festival (AFI Fest, Pan-African Film Festival, Urbanworld e Chicago International Film Festival). Nell'estate dello stesso anno, comincia a realizzare il suo secondo film a soggetto: Middle of Nowhere, che partecipa dal Sundance Film Festival del 2012 e grazie al quale ottiene il premio come miglior regista che la farà diventare le prima donna afro-americana a ricevere questa onorificenza (assieme all'Indipendent Spirit John Cassavetes Award).
Progetti televisivi
Nel 2013, torna ai documentari con Venus Vs., incentrato sulla tennista Venus Williams. Poi si lancerà nella regia di una serie tv con Nine for IX e nella direzione di un episodio di Scandal.
Successi e controversie di Selma
Nel 2014, realizza invece Selma - La strada per la libertà, che racconta la vita di Martin Luther King Jr., Lyndon Johnson e della marcia del 1965 da Selma a Montgomery. La pellicola subisce però numerose critiche per aver ignorato e falsificato irresponsabilmente alcuni fatti storici, in particolare quelli riguardanti Johnson. Lei si difende da queste accuse ammettendo che il film non è un documentario e lei non è una storica, ma una narratrice. Malgrado questo, riceve una candidatura ai Golden Globes come miglior regista e vedrà il film gareggiare come miglior pellicola del 2014 dall'Academy Awards.
Altri lavori
La DuVernay è stata anche regista di alcuni documentari musicali per vari network come My Mic Sounds Nice per BET Networks. È inoltre la regista di alcune campagne pubblicitarie di Miu Miu e l'autrice del cortometraggio The Door con Gabrielle Union e di Say Yes, nonché la fondatrice dell'AFFRM (African-American Film Festival Releasing Movement).
