L'americano Henry Jones ha dato il via alla propria carriera di attore negli anni Trenta sul prestigioso palco di Broadway, cimentandosi con musical e commedie. Dal 1950 ha sviluppato un versatile talento drammatico che lo ha spinto a mettersi alla prova con ruoli molto diversi, pur senza mai abbandonare il desiderio di far ridere il pubblico. Seppur piuttosto ordinario nell'aspetto fisico, ha catturato l'attenzione di produttori, registi e spettatori interpretando una gran quantità di personaggi - circa 180 tra teatro, cinema e televisione - per lo più secondari, ma spesso dotati di un magnetico lato oscuro.

Da Broadway a Hollywood
Henry Burk Jones nasce a Philadelphia, in Pennsylvania, l'1 agosto 1912 da John Francis Xavier Jones ed Helen Burk. Si diploma alla Saint Joseph's Preparatory School, gestita da gesuiti, per poi dedicarsi completamente alla sua grande passione: la recitazione. Debutta a Broadway all'inizio degli anni Trenta e ottiene il primo ruolo importante nel 1938 nell'"Amleto" di Maurice Evans, ma deve interrompere la sua attività di attore teatrale per arruolarsi nell'esercito statunitense durante la Seconda guerra mondiale. Tornato sul palcoscenico alla fine del conflitto bellico, Jones esordisce sul piccolo schermo nel 1950, quando ottiene il primo di una lunga serie di ruoli - ben 150 - nelle serie tv. Presto arriva anche il debutto al cinema, con Il giglio nero (1956) di Mervyn LeRoy, duro ritratto di una bambina di otto anni bugiarda e assassina, dove Jones incarna Leroy Jessup, il malevolo tuttofare che ha già interpretato con successo a Broadway. Nel 1957 ha un ruolo secondario nel film Quel treno per Yuma di Delmer Daves, apprezzato western in forma di dramma psicologico, e nella commedia satirica La bionda esplosiva (1957) di Frank Tashlin, che prende di mira i costumi, la pubblicità, la televisione, il sesso e il mondo degli affari americani degli anni '50. L'avvio della carriera cinematografica non blocca quella già lanciata a Broadway, dove Jones colleziona ruoli importanti fino al 1961 e nel 1958 vince il Tony Award e il New York Drama Critics' Award come miglior attore nella parte di Louis Howe, il confidente del presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt, nello spettacolo "Sunrise at Campobello".

I ruoli più celebri
Nonostante il gran numero di apparizioni cinematografiche, il ruolo per cui Jones è maggiormente ricordato, seppur breve, è senza dubbio quello del metodico e quasi crudele coroner nel capolavoro di Alfred Hitchcock: La donna che visse due volte (1958). Nel 1968 ha una parte secondaria nel western comico Il dito più veloce del West di Burt Kennedy e nel fantascientifico Anno 2118: progetto X di William Castle. Un altro suo ruolo celebre è quello di Bike Salesman nel western Butch Cassidy di George Roy Hill, con Robert Redford e Paul Newman, storia dei capi di Branco selvaggio, gli ultimi grandi fuorilegge del West, marginali, anarchici e anacronistici.

Tra cinema e televisione
Nel 1971 lo vediamo nel film tv Amore e odio di George McCowan, su un triangolo tra un miliardario sadico, una modella e un simpatico ingegnere. In televisione il ruolo per cui Jones è maggiormente ricordato è quello del giudice Jonathan Dexter - il suocero della protagonista - nella sitcom della CBS Phyllis (1975), storia di una donna che, dopo la morte del marito, lascia Minneapolis per trasferirsi a San Francisco con la figlia e i suoceri e iniziare una nuova vita. Nel 1980 l'attore incarna Mr. Hinkle nella commedia Dalle 9 alle 5... orario continuato di Colin Higgins, che ha per protagoniste tre segretarie che, stanche delle angherie di un direttore dispotico e maschilista, lo sequestrano in casa e, in sua assenza, riorganizzano il reparto così bene che gli procurano una promozione.
Nel 1985 ha un ruolo di supporto nella serie tv della NBC Code Name: Foxfire, che ricalca il plot di Charlie's Angels, mentre l'anno successivo è nel cast della serie tv prodotta dalla Disney Sei ragazzi e un genio, incentrata su un piccolo orfanotrofio che sta per essere sfrattato e sui tentativi della segretaria di salvare l'istituto dalla chiusura. Nel 1990 l'attore torna sul grande schermo per recitare al fianco di Annette Bening, John Cusack e Anjelica Huston nel thriller Rischiose abitudini di Stephen Frears, storia di ladri e truffatori, irridente parabola sarcastica sul rovescio del sogno americano. Nello stesso anno lo vediamo nell'adrenalinico film di fantascienza Aracnofobia di Frank Marshall, su un temibile ragno velenoso che crea un esercito di aracnidi dalla puntura micidiale e semina la morte in una cittadina californiana.
Jones muore il 17 maggio 1999, a 86 anni, a Los Angeles, per le complicazioni in seguito a una caduta nella sua casa di Santa Monica.