La ri-scoperta di una figura fondamentale della nostra cultura in un'opera che ne coglie tutte le sfumature. Documentario, Italia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In occasione del 70° anniversario della nascita dell'indimenticabile Massimo Troisi, docufilm che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Espandi ▽
Mario Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nella case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo. Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l’arte. A settanta anni dalla nascita Troisi viene ricordato in un'opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere uomo ed artista. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, dal 2009 al 2013, (prima, durante e dopo la Primavera araba), Yallah! Underground segue alcuni degli artisti più influenti e progressisti della cultura underground araba di oggi, e documenta i loro lavori, sogni e paure in un momento di grande sconvolgimento per le loro società.
Questi giovani artisti hanno lottato per anni per esprimersi liberamente e rappresentano una nuova generazione di Arabi che integra perfettamente gli aspetti di diverse culture e filosofie nel proprio stile di vita e nel proprio lavoro. Recensione ❯
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Un'opera rispettosa in cui la musica di Bosso si alterna ai racconti di voci vicine al musicista torinese. Documentario, Italia2021. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le parole del compianto artista svelano un grande uomo dietro un talento eccezionale. Espandi ▽
Già autore della serie di monografie musicali Unici per la RAI, per il grande schermo Giorgio Verdelli ha diretto Pino Daniele. Il tempo resterà (2017) e Paolo Conte. Via con me, Fuori concorso alla Mostra nel 2020. Ezio Bosso - Le cose che restano, a differenza dei precedenti, racconta un artista dalla presenza scenica esorbitante, tracimante di emotività, alla quale si era aggiunta l’evidenza di una malattia che muoveva istintivamente a empatizzare con l’uomo. Forse per questo Verdelli ha sentito l’esigenza di temperare i tanti momenti di performance live e di elaborazione teorica dalla viva voce di Bosso con una corposa serie di interventi parlati, non tutti forieri di informazioni essenziali ma accomunati dal calore della condivisione, della vicinanza sentimentale con il musicista torinese. Recensione ❯
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Il film indaga su ciò che è realmente accaduto a Wanda Rutkiewicz sull'Himalaya. Espandi ▽
La visione della pratica alpinistica, le imprese e il rapporto con il mondo dell'alpinismo di Wanda Rutkiewicz vengono presentate insieme alle ipotesi di quanto possa essergli accaduto nel corso dell'impresa della scalata alla cima del Kangchenjunga dalla quale non ha più fatto ritorno. Un film realizzato da chi conosce bene sia l'alpinismo che le difficoltà che una donna deve superare per entrare in un mondo prevalentemente maschile. Eliza Kubarska non è solo una regista. È anche un'alpinista che ha compiuto imprese ragguardevoli ma anche vissuto sulla sua pelle il machismo che ancora domina nel mondo delle scalate. Ha quindi realizzato un film che propone la personalità del soggetto principale, cioè Wanda Rutkiewicz, ma ha al contempo messo in luce quanto il fatto che fosse una donna le abbia creato più di una difficoltà unita all'ostracismo da parte di alcuni alpinisti.
Il documentario è impostato su due livelli ed anche su due formati. Uno è quello dell'indagine che Kubarska compie nel presente e l'altro è quello dei filmati della protagonista girati nel corso delle sue ascese o in altri momenti della sua vita. Recensione ❯
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Un ritratto intenso e profondo di un gigante che ha cambiato per sempre la settima arte. Documentario, Italia2022. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo e inedito del grande regista che rivoluzionò il cinema. Espandi ▽
Un documentario su un regista che ha cambiato il cinema non solo di genere e che ha influenzato coloro che sono stati suoi coevi ma anche chi, venuto dopo, si è avvalso delle sue intuizioni e visioni per sviluppare la propria visione della settima arte. Sergio Leone ci viene raccontato con dovizia di particolari e con una intensità che non cede mai alla retorica celebrativa. Ricco di materiali anche inediti e sempre di grandissima qualità (grazie anche alla collaborazione di Gianluca Farinelli direttore della Cineteca di Bologna) il documentario non si limita a ripercorrere la filmografia di Leone arricchendola anche di preziosi aneddoti. Fa di più perché si addentra nella lettura delle scelte narrative ed estetiche cercando di indagarne le ragioni più profonde. Recensione ❯
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Un ritratto del partigiano, poeta e drammaturgo Aldo Braibanti. Espandi ▽
1968. Il filosofo, poeta ed ex partigiano Aldo Braibanti viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello. Nell'anno in cui si aveva il culmine di un percorso di rinnovamento e di liberazione l'Italia assisteva a un rinnovato processo alle streghe. Recensione ❯
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Un documentario davanti al quale è difficle rimanere freddi grazie all'esplosione di saudade. Documentario, Italia2017. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto inedito sulla citta di Napoli attraverso lo sguardo di chi ci e nato e che oggi la vive dal di fuori. Espandi ▽
Lasciare casa non è mai facile, lasciare Napoli a quanto pare è un trauma che può segnare indelebilmente la vita dei suoi abitanti. Pizzaioli, musicisti, professori, galleristi raccontano la propria amata e odiata città, quell'inguaribile sentimento di nostalgia e il desiderio di ricreare la propria Napoli altrove. Napolitaners, dunque, è un docu-film a più tappe, che raccoglie storie e ritratti di una nuova generazione di italiani nel mondo. Recensione ❯
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Un documentario che si interroga non solo sul commercio vinicolo ma anche sulla società contemporanea. Espandi ▽
Come può una bottiglia di pregiatissimo Bordeaux arrivare ad essere pagato 50.000 dollari? Qual è il motivo che spinge ricchi imprenditori cinesi a impiantare i pregiatissimi vitigni di Bordeaux, che crescono in un privilegiato fazzoletto di terra in Francia, negli ostili territori del Nord Ovest della Cina? Nel documentario l'esperto enologo Andrew Caillard esplora questa curiosa vicenda per capire cosa dà origine al fenomeno, raccontando l'incredibile evoluzione del mercato del Bordeaux e come questo sia lo specchio dell'evoluzione della società globale. Attraverso la viva voce dei viticoltori francesi e degli imprenditori cinesi protagonisti del fenomeno, viene tratteggiata una fotografia che trascende il settore enologico per allargarsi all'intera società contemporanea, con particolare focus sui rapporti tra Occidente e Asia, legati da una moderna via della seta che dai secolari Château di Bordeaux, passa attraverso le Aste Christie's di Pechino e Hong Kong, per arrivare alle cantine dei collezionisti, fino al tentativo di impiantare vigneti di bordeaux nei loro angusti territori. Recensione ❯
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Stone, da anarchico di destra quale e' nel senso piu' alto del termine, sfida ancora una volta i benpensanti americani e propone loro il ritratto di uno di quei 'principi del male' che ai loro media piace tanto creare. Espandi ▽
Ci sono registi che, a un certo punto della loro carriera, hanno il coraggio di abbandonare temporaneamente la fiction a favore del documentario. Lo hanno fatto maestri come Louis Malle e Wim Wenders, lo fa Oliver Stone con questo ritratto di un altro Presidente (dopo l'assassinio di JFK e la psicopatologia di Nixon). Recensione ❯
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Gianfranco Rosi ripercorre i viaggi del Papa impostando un dialogo a distanza tra il flusso dell'archivio dei viaggi del Papa, le immagini del suo cinema, l'attualità e la storia recente. Espandi ▽
A nove anni dall’inizio del suo pontificato, Papà Francesco ha compiuto trentasette viaggi, dal primo a Lampedusa agli ultimi in Medio Oriente e in Canada. Gianfranco Rosi ripercorre le missioni del Pontefice facendo dialogare le immagini ufficiali con i filmati d’archivio, alcuni frammenti dei suoi film e riprese effettuate per l’occasione. Da documentarista Rosi osserva, confronta, amplia la prospettiva e usa le immagini per confrontarsi con il proprio soggetto. Il suo racconto non sta dalla parte di Francesco, bensì dietro, o di fronte, provando a scorgere debolezze e incertezze che sovente spezzano l’ufficialità dei discorsi scritti e delle riprese ufficiali. Grande comunicatore, Papa Francesco non si tira indietro di fronte ai problemi, soprattutto quando è lui ad avere la parola. E anche Rosi dunque non si tira indietro, accettando l’idea che il suo film prosegua in modo meccanico, di viaggio in viaggio, in modo piuttosto compilativo e didascalico, ma in questo modo riuscendo contestualizzare e verificare le parole del Papa. Recensione ❯
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Nel conflitto tra dovere e coscienza si muovono i passi di un uomo in cerca di riscatto. Documentario, Italia, Bosnia-Herzegovina2015. Durata 52 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è stato sostenuto dalla "Apulia Film Commission", che ha stanziato per la produzione i 30 mila euro previsti dal Progetto Memoria. Espandi ▽
La guerra nella ex-Jugoslavia e` finita circa vent'anni fa, ma molte mine sono ancora presenti nelle campagne bosniache e continuano a mietere vittime. Al di la` del mare, l'ingegner Fontana è proprietario di un'azienda pugliese specializzata nella progettazione e nella vendita di mine antiuomo, la Tecnovar. Ad un certo punto della sua vita un'atroce domanda lo assale: quante vittime avrà causato il lavoro dell'azienda fondata da suo padre? Recensione ❯
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I fratelli De Serio autori di un tipo di cinema che si contraddistingue per la compassione (nel senso più alto del termine). Documentario, Italia2015. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di una grande baraccopoli di Torino nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. Espandi ▽
Oltre mille persone di diversa nazionalità vivono tra topi e immondizia dentro baracche costruite con lamiere e legno. È il platz, una delle più grandi baraccopoli d'Europa, sugli argini del fiume Stura a Torino. Molti bambini, donne e anziani abitano ormai da anni in questo microcosmo invisibile che tra poco tempo non esisterà più. Entro dicembre del 2014, infatti, un ambizioso e delicato progetto ad alto impatto sociale prevede il suo smantellamento e il trasferimento di parte delle famiglie in case normali. I ricordi del fiume racconta la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. Recensione ❯
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La pellicola, prodotta da Index Production e Cineteca Milano, racconta vivide esperienze che tracceranno per sempre un solco nella storia contemporanea. Espandi ▽
Il docufilm parte dalla Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Campania, ma è soprattutto il racconto di un viaggio all'interno di un territorio devastato dalla pandemia ma che grazie al coraggio dei dirigenti sanitari, dei medici e degli infermieri, delle forze dell'ordine, degli imprenditori e dei suoi cittadini, ha saputo reagire e arginare il devastante espandersi del virus. Recensione ❯
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La Svizzera è vista spesso come un paradiso terrestre, ma i suoi abitanti credono al Paradiso? Credenti, agnostici o atei, tutti sentono, di fronte alla morte, la necessità di qualcosa che li conforti. Cosa rimane allora del Paradiso, ex promessa della felicità eterna? Attraverso il racconto di alcuni anziani, questo film intende farci capire come essi, tra dubbi e speranze, vivano l'idea del Paradiso. Recensione ❯
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