Un documentario che racconta la storia di Noyz Narcos. Espandi ▽
Noyz Narcos, al secolo Emanuele Frasca, il rapper più importante mai uscito da Roma. L'autore di hit di strada che diventano dischi d'oro. Ma anche l'occhio dietro la camera di centinaia di cassette Mini dv, pubblicate per la prima volta, con cui ha documentato il suo percorso artistico lungo oltre 20 anni. Recensione ❯
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Un ritorno in grande spolvero per Zhang Yimou che filma la sua dichiarazione d'amore al cinema che è rappresentato come qualcosa di sacro. Drammatico, Storico - Cina2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zhang Jiusheng fugge da un campo di lavoro per poter assistere alla proiezione di un cinegiornale in cui, per un solo secondo, può rivedere la sua amata figlia. La pellicola però viene rubata da una giovane orfana vagabonda. Espandi ▽
Negli anni della Rivoluzione Culturale, Zhang evade dal campo di lavoro forzato e vaga per il deserto per raggiungere un villaggio dove in un cinema, assieme al film Eroic Sons and Daughters, viene abbinato il cinegiornale di propaganda numero 22 in cui compare, anche solo per un secondo, l’immagine della figlia che non lo vuole più vedere dopo che è stato arrestato. Poco prima della proiezione la pellicola viene rubata da una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, che ha bisogno della celluloide per costruire la lampada al fratello più piccolo. Zhang, dopo aver assistito al furto, la insegue. Perde la pizza, la recupera e la perde ancora. Al villaggio intanto un pubblico molto numeroso è in attesa di assistere allo spettacolo serale organizzato dal proprietario e proiezionista del cinema, chiamato “Mr. Film”, che è visto come una divinità e si considera una figura essenziale all’interno del Partito.
One Second rappresenta per il regista cinese Zhang Yimou un grande ritorno. Tra omaggi al cinema a cui si ispira e un ritorno alle tematiche e simbologie da lui utilizzate in passato, il film si presenta come una vera e propria dichiarazione d’amore alla settima arte, rappresentata qua come qualcosa di sacro. Recensione ❯
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Il destino di un regno è strettamente legato agli stati d'animo della sua principessa. Espandi ▽
C'era una volta un regno magico dove l'estate durava per sempre e dove gli animali e gli abitanti erano immortali. La fonte di tutta la magia era una giovane principessa chiamata Opal. Le leggende dicono che la sua gioia avrebbe portato meraviglia e prosperità al regno. Ma la sua tristezza avrebbe portato solo caos e oscurità... Recensione ❯
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I retroscena del tour mondiale "Beautiful Trauma" della cantante P!nk. Espandi ▽
Uno sguardo dietro le quinte di P!nk mentre fa un bilancio sulla famiglia e la vita on the road. Il documentario la segue fino alla sua prima esibizione allo stadio di Wembley nel tour mondiale "Beautiful Trauma" del 2019. Recensione ❯
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Audiard abbraccia in un sontuoso bianco e nero il destino di una gioventù palpitante di vita e di speranze fragili. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti.
Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l'amore moderno. Espandi ▽
Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film ‘neri’ in cui eccelle. Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. In un sontuoso bianco e nero, Audiard disegna qui la cronaca contemporanea, e sovente comica, di una giovinezza eteroclita alla ricerca di sé stessa e di qualcuno da amare, e da cui farsi amare. Il suo film cancella le frontiere dell’orientamento sessuale come quelle del colore. Il bianco e nero sublima le etnie, che non definiscono mai i personaggi. È uno dei miracoli di questo racconto di destini in divenire che fanno vibrare un quartiere parigino senza bellezza. Recensione ❯
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Dopo essere uscita da una relazione distruttiva, Maja Borg esplora due pratiche rituali: il cristianesimo e il BDSM. A prima vista, difficile trovare due cose più diverse, ma forse esiste un'affinità spirituale tra religione e subcultura in termini di potere di guarigione. Borg affronta i suoi traumi profondamente personali, mentre esplora la scena queer europea e l'eredità cristiana del nord Europa per ritrovare sé stessa. Recensione ❯
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Un racconto in tre atti di risonanze intime di una tragedia storica. Un film che comprime il tempo e lo spazio per sondare il futuro. Drammatico, Germania, Ungheria2021. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre generazioni si confrontano con l'eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino di oggi. Espandi ▽
Piombati nell'inferno concentrazionario tre soldati polacchi provano a lavare l'impossibile. A turno gettano secchi d'acqua sul pavimento, insieme spazzano con vigore le pareti fino a rimuovere dall'intonaco ciocche di capelli intrecciati come un enigma. Poi un grido sorge da quel luogo sotterraneo dove la morte inghiottiva in massa. È il pianto vivo di Eva. Anni dopo, il trauma di quella bambina, sopravvissuta alla Shoah, passa come una maledizione a sua figlia, Lena, che ha un figlio adolescente e una vita senza pace, e poi al nipote, Jonas, che vive con la madre a Berlino e si innamora per scongiurare le aggressioni razziste di un nuovo secolo. Tre esistenze, la stessa famiglia marcata dalla Storia. Recensione ❯
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Un film romantico sul riuscire a realizzare i propri sogni e sul sapere riconoscere la felicità quando la vita all'improvviso ci pone di fronte ad una scelta. Espandi ▽
Dopo una sfortunata audizione presso un prestigioso conservatorio di musica di New York, la talentuosa violinista Finley Sinclair (Rose Reid) decide di partire per l'Irlanda per un semestre di studi all'estero. Al B&B gestito dalla famiglia che la ospita, incontra Beckett Rush (Jedidiah Goodacre) arrogante star del cinema che è lì per girare un altro capitolo del suo franchise fantasy-d' avventura. Tra i due, nonostante siano molto diversi, nasce una forte attrazione e una profonda sintonia. Beckett incoraggia Finley a riprendere a suonare il violino e ad aprire il suo cuore alla musica. Finley, a sua volta, aiuta Beckett a liberarsi dall'immagine riduttiva di teen-idol e a rimettersi in gioco. Ma quando il padre-manager di Beckett (Tom Everett Scott) inizia a considerare Finley come una minaccia per la carriera di suo figlio, Finley dovrà decidere cosa è disposta a rischiare per amore. Recensione ❯
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La vita di Primo Levi, lo scrittore piemontese che ha raccontato l'orrore dei campi di concentramento e la tragedia della Shoah. Espandi ▽
Una docufiction per ricordare la vita dello scrittore piemontese che ha raccontato l'orrore dei campi di concentramento e la tragedia della Shoah. Marzo 1982. Primo Levi passeggia in montagna quando si sloga una caviglia. È da solo, ferito, sull'orlo di un precipizio. Viene salvato da un uomo misterioso, che lo porta con sé nella sua baita, gli fascia la caviglia e gli dà ospitalità. È a lui che Levi racconta la sua storia: l'infanzia a Torino, la scuola, le leggi razziali e la breve parentesi nella Resistenza fino all'arresto avvenuto il 13 dicembre del 1943, con la decisione di dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano ed evitare così di essere fucilato. Primo Levi viene prima internato nel Campo di Fossoli, poi deportato ad Auschwitz il 22 febbraio del 1944, dove rimarrà fino al 1945. Quando torna a Torino, lo scrittore sente il bisogno di raccontare ciò che è accaduto ad Auschwitz e negli altri campi di concentramento nel libro Se questo è un uomo. L'opera, respinta dalla Einaudi, viene pubblicata da un piccolo editore e vende solo mille copie, ma riceve la bella recensione di Italo Calvino. Levi resta uno scrittore della domenica fino al 1956, quando il libro viene ripubblicato dall'Einaudi diventando un successo internazionale. E mentre racconta la sua vita, Levi scopre l'identità del suo misterioso interlocutore. Il ritratto di uno degli scrittori italiani più conosciuti all'estero, che ha saputo ergere la sua storia a simbolo della più grande tragedia collettiva del Novecento. Recensione ❯
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Un documentario sull'esplosione avvenuta quando il punk ha incontrato il femminismo, raccontato attraverso le vite di una banda di lesbiche nella tumultuosa Londra degli anni '80. Recensione ❯
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Vittima e carnefice si sovrappongono in un gioco di morte e colpevolezza, finzione e violenza psicologica, con un crescendo emotivo che si snoda sulle note della colonna sonora. Espandi ▽
Giulia Montelli, 35 anni, è una poliziotta investigatrice di Roma. Il suo capo l'ha mandata in missione da sola presso una clinica psichiatrica del centro Italia per interrogare Matteo Muzzi, un serial killer di 36 anni che è accusato di ripetuti omicidi in Italia, Svizzera e Francia. Il soprannome di quel Muzzi è "il killer del coltello blu" perché firmava ogni suo delitto con un coltello blu piantato nel corpo della vittima. Dopo il suo arresto avvenuto qualche mese prima in Italia, Muzzi fu dichiarato schizofrenico dagli psichiatri e di fatto non perseguibile penalmente perché incapace di intendere e volere. Ma diventerebbe perseguibile se facesse quello che gli americani chiamano Reverse, ovvero una confessione in stato lucido. La missione di Giulia è quindi ottenere quel Reverse, affinché Muzzi sia processato da una corte penale. Recensione ❯
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Un'eccezionale prestazione di Renato Carpentieri in un'opera prima di qualità. Drammatico, Italia2021. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roberto, scrittore affermato ormai cieco, torna dopo molti anni a Napoli per la morte della madre. Lì ritrova il fratello maggiore Lorenzo, musicista mancato. Espandi ▽
Dopo molti anni trascorsi in Argentina, Roberto, scrittore ormai cieco, torna a Napoli per la morte della madre. Insieme con il fratello Lorenzo, musicista mancato, intraprenderà un viaggio della memoria nella città della sua giovinezza, che non può più vedere ma solo percepire attraverso i sensi che gli restano, i ricordi e l'immaginazione, alla ricerca del tragico motivo del suo addio. Recensione ❯
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Un'idea interessante ma dispersiva, con troppi personaggi e poche immagini d'archivio sulla carriera del pornodivo. Documentario, Italia2021. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto sull'evoluzione di Trentalance sia come uomo che come attore e personaggio pubblico. Espandi ▽
Franco Trentalance, è stato uno dei più importanti pornodivi, rinomato anche a livello internazionale. Attivo dal 1997 al 2017 quando ha deciso di smettere, ha girato nel corso della sua carriera oltre 400 film è più di 950 scene hard. Figura dai molti interessi, è anche scrittore e personaggio televisivo. L'attore fa da guida in questo viaggio sul mondo della pornografia accompagnato, tra gli altri, dal produttore della Pinko Rudy Franca, la pornostar Priscilla Salerno, il pornoattore-influencer Max Felicitas e il giornalista e conduttore radiofonico di "La zanzara" Giuseppe Cruciani. L'idea è sulla carta molto interessante ma il film appare dispersivo. Bastava il solo Trentalance per un documentario sulla sua carriera. Nella durata esigua di circa 60 minuti, le diverse storie invece non si intrecciano ma si scontrano e rischiano, tranne nel caso ovviamente di Franco Trentalance, di annullarsi. Sarò Franco - Una vita un po' porno poco più di un trailer allungato, l'abbozzo e l'iniziale sviluppo di un'idea dove i troppi aneddoti soffocano le singole storie. Per saperne di più sul pornodivo e gli altri protagonisti, è stato necessario cercare informazioni per conto nostro. E questo, per un documentario, è un grande limite. Recensione ❯
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