Commedia agrodolce che proietta le patologie familiari sullo sfondo della guerra fredda, riscoprendo il senso delle appartenenze culturali. Espandi ▽
Arad, Romania, 1968. Nella famiglia rumeno-tedesca dei Reinholtz ognuno ha i suoi problemi: il padre, quasi del tutto cieco, è depresso e ha già alle spalle un tentativo di suicidio, mentre il diciottenne Emil gioca a fare il ribelle componendo canzoni «scomode» alla chitarra. Dalla morte della madre, tutto ricade sulle spalle del figlio maggiore Mihai, che, ormai esausto, decide di portare il padre nella Repubblica Democratica Tedesca, dove potrà sottoporsi a un intervento chirurgico per riacquistare la vista e, forse, la serenità. È con questo obiettivo che i tre si mettono in viaggio: ma l'incontro con la Primavera di Praga cambierà i loro piani.