Dal creatore de I Tudors, la spietata lotta per il potere dei temibili guerrieri vichinghi. La quinta stagione è in esclusiva su TIMVISION.
Quando cade un Re un altro è pronto a salire. La quinta stagione di Vikings, in esclusiva italiana su TIMVISION a partire dal 30 novembre con un episodio a settimana in contemporanea con gli Stati Uniti, fornisce risposte alle tante inevitabili domande che ogni spettatore si sarà posto alla fine dell’entusiasmante quarto ciclo di episodi. Entrano nuovi personaggi, la trama subisce fortissime evoluzioni. Si prova soprattutto a sopravvivere all’addio del grande protagonista della serie, il Ragnar interpretato magistralmente dall’australiano Travis Fimmel.
La tragica uscita di scena di Ragnar, volto più che iconico di Vikings con una barba e due occhi che sapevano come emergere dal caos della battaglia, ha necessariamente spinto gli sceneggiatori verso un’altra direzione. Il grande amico Floki, scosso da quanto successo, devastato dalla frantumazione totale della sua famiglia, decide di affidare il suo destino all’ignoto. Ha costruito una nave e preso la vela verso terre a lui ancora sconosciute. Rollo e Laghertha, rispettivamente fratello e moglie di Ragnar, si ritrovano ad assistere alla guerra civile pronta a scatenarsi per prendere il posto del vichingo che ha conosciuto il Valhalla. Tutto da valutare quale sarà il loro ruolo nella contesa.
Grandissimo peso, nell’arco narrativo della quinta stagione, avrà Ivar, figlio di Ragnar, che ha già macchiato le sue mani di sangue con un fratricidio assai feroce. Questi vivrà un legame particolare con Heahmund, un vescovo guerriero che ricorda molto un cavaliere templare ante litteram. Uomo dalla dubbia moralità, capace di sacrificare i suoi valori religiosi per perseguire i propri obiettivi. “Erano furie che combattevano credendo totalmente nel messaggio cristiano”, ha commentato Michael Hirst, il creatore della serie.
Il personaggio, già apparso nel finale della quarta stagione, sarà interpretato da Jonathan Rhys Meyers. L’attore irlandese ha legato il suo nome a quello di Re Enrico VIII nella sontuosa produzione I Tudors, firmata anch’essa dallo showrunner di Vikings. In questa nuova avventura televisiva è chiamato a diventare la chiave di volta della trama: imprevedibile e imperscrutabile, è un peccatore ossessionato dai propri sensi di colpa che, travolto dalla fede, può sconquassare i già fragili equilibri tra i vari protagonisti.
Già rinnovata per una sesta stagione tanta è la fiducia riposta da History Channel verso questa produzione,Vikings ha conquistato anno dopo anno pubblico e critica, diventando uno degli show più seguiti al mondo. Di questa serie colpiscono sempre più la cruenta visione della Storia, lo sguardo attento agli scontri di potere, l’attenzione per la sete di conoscenza che guida uomini e donne del IX secolo. Inoltre, restando nell’ambito prettamente visivo, la serie offre una fotografia spettacolare che valorizza scenari suggestivi dove la natura è assoluta e dirompente protagonista.