Max Linder (Gabriel-Maximilien Leuvielle) è un attore francese, regista, produttore, sceneggiatore, è nato il 16 dicembre 1883 a Saint-Loubès (Francia) ed è morto il 31 ottobre 1925 all'età di 41 anni a Parigi (Francia).
I suoi genitori erano viticultori. A 19 anni aveva già studiato recitazione per due anni al Conservatorio di Bordeaux e aveva ottenuto piccoli ruoli in opere teatrali del repertorio classico. Nel 1904 si spostò a Parigi dove per ben tre volte gli fu rifiutata l'ammissione al Conservatorio e cominciò a guadagnarsi la vita recitando al Théatre de l'Ambigu diretto da un suo amico, ex insegnante a Bordeaux. Questo lavoro finì per portare il giovane Leuvielle negli studi Pathé di Vincennes. Cominciò così con lo pseudonimo di Max Linder a recitare in piccole parti in alcuni film. Occhi da volpe e baffetto malizioso, interpretò sempre l'azzimato damerino incline ai disastri per eccesso d'amore e di champagne. Tra il 1911 e il 1917 diresse tutti i suoi lavori, anche dopo che le ferite da schegge e i gas inalati avevano innescato quella fragilità fisica e nervosa che gli sarà infine fatale. Fra i film di quel periodo si ricordano Max lance la mode (Max e la nuova moda, 1912), Max pédicure (Max pedicure, 1914), N'embrassez pas votre bonne! (I baci della domestica sono pericolosi, 1914), La tulipe merveilleuse (1915). Nel 1916 fu invitato ad andare in America, dove realizzò tre film: Max Comes Across (Max in America, 1917), Max Wants a Divorce (Il divorzio di Max, 1917) e Max in a Taxi (Max in taxi, 1917). Tornò in Europa e girò Le petit café (Il piccolo caffè, 1919), diretto da Raymond Bernard. Il film era stato tratto da una famosa commedia di Tristan Bernard, padre del regista. Era il primo lungometraggio di Max e il primo film francese tratto da una commedia. Si rivelò un successo e indusse l'attore a tentare nuovamente la sorte in America, dove riuscì, con una propria casa di produzione, a realizzare tre memorabili lungometraggi: Be my Wife! (Siate mia moglie, 1921), Seven Years' Bad Luck (Sette anni di guai, 1921) e The Three Must-Get-Theres (Vent'anni prima, 1922). Tornò in Francia e realizzò Au secours! (Max nel castello degli spettri, 1923); nel 1924 interpretò a Vienna il suo ultimo film, Der Zirkuskonig (Max domatore per amore), grande successo di critica e di pubblico. Il 30 ottobre 1925 ormai malato e fortemente segnato dalla depressione nervosa derivante dalle sofferenze fisiche, ma soprattutto preoccupato per il declino della sua carriera (negli ultimi due anni aveva girato solo un film), si suicidò con la moglie diciassettenne in un albergo parigino.
