Sette anni di guai

Max, un ricco signore californiano che vive circondato dai suoi domestici in una splendida dimora, litiga con la fidanzata alla vigilia delle nozze e decide di intraprendere un viaggio per dimenticarla. Dove una serie di vicissitudini, Max torna a casa appena in tempo per riconquistare l'amata che sta per sposare il suo migliore amico. Per alcuni critici il capolavoro di Linder, superiore allo stesso Max et le quinquina. "L'inizio è stupendo: il domestico di Max ha rotto lo specchio del suo padrone e, perché questi non se ne accorga, mette, dietro la cornice, un altro domestico con l'incarico di ripetere tutti i gesti di Max. È un vecchio trucco del circo ripreso dai fratelli Marx. Ma quello che qui piace è la leggerezza e la logica con cui le conseguenze di questa invenzione iniziale sono tradotte in immagini. Naturalmente, quando s'accorge della verità, Max vuole dare un calcio al suo sosia: ma è stato portato un altro specchio e lui lo rompe" (Maurice Bardèche e Robert Brasillach).