Perfetto connubio di eleganza e talento naturale, Ana de Armas conquista lo schermo con i suoi occhi magnetici e un sorriso che lo illumina. Cattura l'attenzione in ogni scena, che sia un gigantesco ologramma, un'infermiera al centro di un misterioso omicidio o la bionda più iconica della storia del cinema. Le sue performance, ricche di sfumature, rivelano una profondità emotiva che riflette la sua straordinaria sensibilità di artista.
Primi Anni
Originaria de L'Avana ma naturalizzata spagnola, Ana Celia de Armas Caso cresce a Santa Cruz del Norte. Suo padre, Ramón, ha ricoperto diversi ruoli professionali, tra cui direttore di banca, preside di scuola e vicesindaco, mentre sua madre, Ana, lavorava nel settore delle risorse umane del Ministero dell'Istruzione. Ha un fratello maggiore, Javier, fotografo residente a New York. Durante la sua infanzia a Cuba, Ana vive in un contesto segnato da difficoltà quotidiane: il cibo era razionato, il carburante scarso e i blackout elettrici frequenti. Eppure, nonostante queste limitazioni, ricorda quel periodo come «felice». L'accesso a internet e alla cultura pop internazionale era quasi inesistente: poteva guardare solo una ventina di minuti di cartoni animati il sabato e un film la domenica mattina. In casa non c'erano né un lettore VHS né un DVD; quindi, i film di Hollywood li vedeva solo quando riusciva a visitare un vicino. Sin da piccola, però, Ana nutriva una profonda passione per la recitazione. Passava ore davanti allo specchio a interpretare monologhi che aveva imparato a memoria, e già a dodici anni aveva le idee chiarissime: da grande sarebbe diventata un'attrice. Nel 2002, a soli quattordici anni, fu ammessa al Teatro Nacional de Cuba dove iniziò a studiare recitazione. Ogni giorno affrontava lunghi viaggi in autobus, oppure faceva l'autostop, pur di non mancare alle lezioni. Nonostante l'impegno, decise di abbandonare il corso poco prima della tesi finale: a Cuba, infatti, chi si laurea è obbligato a svolgere tre anni di servizio statale prima di poter lasciare il Paese. A diciott'anni, grazie alla cittadinanza spagnola ottenuta tramite i nonni materni, Ana si trasferisce a Madrid per inseguire il suo sogno: diventare una star.
La carriera in Spagna
In patria, Ana ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel melò Una rosa de Francia (2006). Fu scelta dal regista Manuel Gutiérrez Aragón su suggerimento dell'attore Jorge Perugorría, che l'aveva notata a una festa. Durante il tour promozionale in Spagna, conosce Juan Lanja, futuro agente che avrebbe lanciato la sua carriera nel paese. A 18 anni si stabilisce a Madrid dove viene ingaggiata nel ruolo di Carolina nella serie El Internado, in cui recita dal 2007 al 2010. Lo show otterrà grande successo e la renderà famosa in Spagna. Durante una pausa, recita anche nella commedia Mentiras y Gordas (2009). Tuttavia, sentendosi incasellata nei ruoli «teen», decide di lasciare la serie nella penultima stagione. Dopo un periodo a New York per imparare l'inglese, torna in Spagna per partecipare al dramma storico Hispania (2010-2011). In seguito appare negli horror El callejón (2011) e Anabel (2015). Durante un lungo periodo lontano dalla recitazione, Ana prende parte a seminari teatrali presso la compagnia di Tomaz Pandur a Madrid. In quel periodo inizia a provare una crescente ansia per la mancanza di progressi nella sua carriera.
La svolta ad Hollywood
Incoraggiata dal suo nuovo agente hollywoodiano, Ana vola a Los Angeles nel 2014 per tentare il salto internazionale, pronta a ricominciare da zero. All'epoca parlava pochissimo inglese e, durante le prime audizioni, spesso recitava battute che non capiva pienamente. Per superare questa barriera, si dedica per quattro mesi allo studio intensivo della lingua, determinata a non essere incasellata in ruoli scritti esclusivamente per attrici latine. Il suo debutto nella Mecca del Cinema è nel thriller Knock Knock (2015) di Eli Roth, remake del cult d'exploitation di Peter S. Traynor. Nel film, Ana e la sua complice irrompono nella vita del protagonista, interpretato da Keanu Reeves, trasformando la sua tranquilla casa in un incubo claustrofobico. L'attrice impara le battute foneticamente, come nel successivo Trafficanti (2016) di Todd Phillips nei panni della moglie di Miles Teller. Nello stesso anno, incarna la consorte del pugile panamense Roberto Durán in Hands of Stone, accanto a Édgar Ramírez. Curiosamente, fu il primo film hollywoodiano che Ana girò, sebbene uscì più tardi rispetto agli altri. Il punto di svolta arriva nel 2017 con Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve, nei led di Joi: la fidanzata olografica del personaggio di Ryan Gosling. Il suo «calore tridimensionale» le vale una nomination ai Saturn Awards. Nel 2019, gira Cena con delitto - Knives Out di Rian Johnson, in cui brilla nel cast all-star nei panni di Marta Cabrera, un'infermiera immigrata dal cuore puro che, inaspettatamente, diventa l'erede dell'impero di un celebre scrittore di gialli. Inizialmente scettica riguardo al ruolo, temendo si tratti del solito stereotipo della "badante latina", Ana scopre presto che il personaggio è molto più complesso e centrale alla trama. La sua performance conquista la critica e le frutta una nomination al Golden Globe come Miglior attrice in una commedia o musical. Nel 2021, sfodera mitragliatrice (e giarrettiera) di Bond Girl per No Time to Die di Cary Joji Fukunaga, ultimo capitolo della saga di 007. Il regista scrive il personaggio di Paloma, un'agente cubana della CIA, pensando proprio a lei. Nel 2022, affronta il ruolo più ambizioso e controverso della sua carriera: Marilyn Monroe, nel discusso biopic Blonde, tratto dall'omonimo romanzo di Joyce Carol Oates. Il regista Andrew Dominik, colpito dalla sua interpretazione in Knock Knock, la sceglie dopo un lungo processo di casting. Per calarsi nei panni di Norma Jean, Ana si sottopone a una preparazione meticolosa: lavora con un coach dialettale per nove mesi, studia centinaia di fotografie, registrazioni e filmati. Grazie alla sua straordinaria prova, Ana diventa la prima cubana candidata all'Oscar come Miglior attrice. Riceve anche nomination ai BAFTA, ai Golden Globe e ai SAG Awards nella stessa categoria. Nel 2023 affianca Chris Evans nella action comedy Ghosted. L'anno successivo partecipa al survival thriller Eden, diretto da Ron Howard, in un ruolo corale. Nel 2025 volteggia sotto una pioggia di proiettili in Ballerina, spin-off della saga John Wick, in cui interpreta una killer in cerca di vendetta. In seguito, fa coppia con Oscar Isaac nella dramedy Bananas, prodotta da Apple TV+ che segna il suo debutto in una serie televisiva in lingua inglese.
