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Romina Power

Romina Power è un'attrice statunitense, musicista, è nata il 2 ottobre 1951 a Los Angeles, California (USA). Romina Power ha oggi 72 anni ed è del segno zodiacale Bilancia.

Estratto da Sexy Made in Italy, Profondo Rosso 2007 per gentile concessione dell'autore Gordiano Lupi.
I libri di Gordiano Lupi li trovi qui www.ilfoglioletterario.it e qui www.infol.it/lupi

Romina Power nasce a Los Angeles nel 1951 ed è figlia d'arte viziata e coccolata di due attori conosciuti come Tyrone Power e Linda Christian. Si racconta che fino a nove anni vive a Hollywood, in una villa enorme a Bel Air, e non le manca niente, tanto che è abituata a mangiare caviale e altre prelibatezze. Dopo la separazione dei genitori deve andare a studiare in Messico in un collegio gestito da suore. Si stabilisce in Italia molto giovane e debutta nel cinema ad appena quattordici anni, interpretando una parte da sensuale adultera in Ménage all'italiana di Franco Indovina (1965). [...] Romina è una ragazza dalla bellezza ancora acerba che i registi sfruttano per commedie dove lei deve interpretare la Lolita ingenua ma sensuale. D'altra parte è la figlia del bel Tyrone Power (1914 - 1958). [...] Romina eredita dal padre una sfolgorante bellezza che alla fine degli anni Sessanta utilizza per alcuni film che oggi preferirebbe dimenticare. Nel periodo del suo maggior successo televisivo invece riviste come "Blitz" pubblicano ripetutamente le scene più piccanti dei suoi primi film.
Il suo giovane corpo da diciottenne viene esibito con generosità ne I caldi amori di una minorenne di Julio Buchs (1969) che inaugura il mito di una Romina Power porno. Come sappiamo è solo una leggenda metropolitana perché Romina interpreta soltanto pochi ruoli erotici, anche abbastanza spinti, ma non gira mai scene porno. [...] Il film è ambientato a Londra alla fine degli anni Sessanta e l'interpretazione di Romina è davvero scandalosa, se si pensa al suo ruolo successivo di cantante per famiglie e per bambini. [...] Un altro film scandalo del 1969 è Justine ovvero le disavventure della virtù che il grande Jess Franco ricava in maniera molto libera dal libro proibito del marchese De Sade. [...] Justine è un film che Romina Power ha rimosso e che vorrebbe dimenticare perché la sua interpretazione di ragazzina ingenua gettata nella spirale del vizio è molto spinta, erotica e maliziosa. In questo film ci sono parecchi nudi quasi integrali di Romina e la versione che spesso passa in televisione è alleggerita delle scene più spinte. [...] Pellicola blasfema e anticlericale come l'opera alla quale si ispira, è un cazzotto nello stomaco per i benpensanti del periodo. Non è però un pessimo prodotto e secondo noi Romina fa male ad averlo rimosso dai suoi ricordi perché la genialità del regista si vede tutta. Certo, lei appare nuda e in balia di uomini che la torturano e la maltrattano, ma niente di quanto mostrato appare gratuito. La morbosità di fondo fa parte del romanzo filosofico di De Sade che è interpretato da un tormentato Klaus Kinski. Ricordiamo pure Jack Palance in una parte da sadico torturatore e la bella Sylva Koscina seminuda in un bagno profumato. Nel 1969 Romina interpreta anche Femmine insaziabili di Alberto De Martino, un altro film vagamente erotico che si ricorda per un suo fugace seminudo.
Il mito di una Romina dedita al porno viene fuori da questi pochi film che per lei restano come macchie sopra un'onorata carriera. A Claudio Sabelli Fioretti, che nel 2005 la intervista per Magazine del Corriere della Sera, dice: "In effetti ero troppo piccola per andare a vedere i film che facevo. Ma erano niente rispetto a quello che si vede oggi". Nel periodo dei suoi primi film Romina vive con la madre Linda Christian che però non è una buona guida perché è in preda a un tremendo esaurimento nervoso. Pare che la madre faccia abuso di alcol e che la figlia debba accudirla, sembra anche che madre e figlia siano dedite al consumo di LSD. "Erano gli anni Settanta, a Roma. I ragazzi della mia generazione usavano l'LSD. L'importante è poterlo raccontare ora, a mente lucida", confessa Romina a Sabelli Fioretti e la notizia viene riportata anche dalla rivista americana Underground. "Era naturale, si andava a una festa ed era una cosa all'ordine del giorno. Era come un viaggio di otto ore. Si passavano varie fasi, allucinazioni visive e auditive", conclude. Per Romina l'LSD non rappresenta un'esperienza negativa, pure se dopo un po' ha smesso, altrimenti "ora il mio cervello sarebbe fritto". Tutto questo ci fa dire che il personaggio che interpreta ne I caldi amori di una diciottenne ha una parziale corrispondenza nella sua vita reale. Adesso Romina sostiene che quei film un po' spinti li ha fatti "per pura incoscienza", tanto è vero che negli anni Settanta, quando tutte le attrici si spogliano sulle riviste patinate, lei rifiuta di posare nuda per "Playboy". Romina interpreta Nel sole di Aldo Grimaldi (1967), dove conosce Albano ed è questa la chiave di volta della sua vita che sterza decisamente fuori dal cinema erotico e dalle interpretazioni scabrose. Il film è galeotto perché fa realizzare la storia raccontata sul set, con la bella Romina che si innamora di Albano e lo sposa nel 1970. Nella parte della madre di Romina c'è proprio Linda Christian che contribuisce a rendere la pellicola ancora più veritiera.
Dopo il matrimonio, Romina abbandona gradualmente il cinema e si inventa cantante a fianco del marito, anche se con lui interpreta alcuni musicarelli come L'oro del mondo (1968), Il suo nome è Donna Rosa (1969), Angeli senza paradiso (1970) e Mezzanotte d'amore (1970). Non ha una grande voce, ricorda poco le parole delle canzoni, però sa fare swing e sa ballare, poi insieme ad Albano sembrano proprio una coppia perfetta. Vengono fuori canzoni sdolcinate come "Felicità", per bambini come "Il ballo del qua qua", che Romina traduce dall'olandese, e tentativi personali di canzone d'autore come "Ascolta, ti racconto un amore" che naufragano nell'insuccesso. Tutti la ricordiamo però come conduttrice televisiva di "Fantastico 2" e di "Tastomatto" (1985).
Romina è tornata recentemente alla ribalta delle cronache, prima per la misteriosa scomparsa della figlia Ylenia e nel 2001 per la burrascosa e imprevista separazione dal marito. Il tormentone di Loredana Lecciso che ha costruito la sua popolarità partendo da una storia d'amore con Albano è cosa dei giorni nostri. Adesso Romina è una donna di oltre cinquant'anni che ama dipingere, gira corti per il cinema e sta ultimando un romanzo. C'è chi definisce il suo stile pittorico come "astrattista figurativo" e pare che Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi apprezzino i suoi lavori. Ha girato il corto Upaya e lo ha iscritto a diversi festival in giro per l'Italia, ha preparato una mostra di tele ispirate all'India, luogo che da un po' di tempo a questa parte frequenta molto. La Romina Power che consuma LSD e gira filmetti scollacciati da tempo non esiste più, come non c'è più la Romina succube di Albano del periodo canoro. Dopo l'incontro con l'India, la figlia del bel Tyrone Power fa yoga, meditazione, è vegetariana e ha abolito gli alcolici. Tutta un'altra vita.

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Musicale, (Italia - 1970), 90 min.
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