Ha quasi cinquantanni Elisabetta Cavallotti, ma non li dimostra. Un capolavoro di femminilità che ha saputo segnare l'immaginario cinematografico italiano svelando i segreti del cinema porno. Splendida attrice che col passare del tempo ha consolidato la sua posizione di interprete in mezzo a piccoli gioielli della settima arte firmati da Davide Ferrario. Un modello di donna che ha saputo realizzare se stessa con un'ampiezza recitativa insolita. Compagna dell'attore Luigi Di Fiore, dal quale ha avuto una figlia, Veronica, comincia a recitare nel 1988, quando Giancarlo Soldi la sceglie per un ruolo nel film tv Elena.

Debutto e incontro con Davide Ferrario
Il debutto cinematografico avviene invece nel 1993, quando Cinzia Th. Torrini la impone ne L'ombra della sera, accanto a Stefano Masciarelli, Laura Morante, Novello Novelli, Eros Pagni, Milena Vukotic e Luca Zingaretti. Poi, dopo le prove televisive Un amore rubato (1993) e la serie tv In nome della famiglia (1995), viene scoperta da Davide Ferrario che ne fa una delle sue attrici predilette. Prima con Anime fiammeggianti (1994), poi con il cortometraggio Estate in città (1996), seguito dai film Tutti giù per terra (1997) e Guardami (1999) che le ha assicurato la fama.

Da zero a dieci... per Ligabue
In seguito a qualche prova televisiva come Mio padre è innocente (1997) e qualche episodio di Don Matteo (2002), viene scelta da Luciano Ligabue - totalmente ammaliato dalla sua bellezza - per il film generazionale Da zero a dieci (2002) con Pierfrancesco Favino, Massimo Bellinzoni, Stefano Pesce e Stefania Rivi. È ottima, ma poco sfruttata dal cinema, così eccola ancora nel piccolo schermo con il film tv Briciole (2005) e qualche puntata di Capri (2008).