Dal teatro indipendente ai festival internazionali, passando per la radio e la televisione: la carriera di Daniele Parisi è un viaggio tra linguaggi e generi. Un attore che non ama le etichette e che ha fatto della versatilità la sua firma.
Gli inizi
Romano, classe '82, Parisi dimostra fin da giovanissimo una grande propensione all'arte e allo spettacolo in generale. Al di là del fatto che portasse gli occhiali da sole in classe che fosse in grado di imparare a memoria qualsiasi cosa dopo averla letta una sola volta, a soli 9 anni, insieme a un suo compagno di classe, gira un film amatoriale con la telecamera del padre, dal titolo "Highlander 4", al quale prende parte anche la sorella. Comincia a fare teatro mentre è al liceo, si laurea e poi si diploma in recitazione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Dopo il diploma approfondisce la sua ricerca teatrale attraverso la scrittura di scena, realizzando spettacoli di cui è autore, regista e interprete. Nell'ordine i titoli sono: "Abbasso Daniele Parisi" (2011), "Ab hoc et ab hac" (2013), "Inviloop" (2015), "Tracce" con L. V. D'Amico (2017), "Lui e Leila" con C. Morici (2017), "Euhoè!" (2018), "Abbasso" (2019), "Io per te come un Paracarro" (2022), "A volte Maria, a volte la pioggia" (2023), "Non è uno sport acquatico" (2025).
In altre opere è invece solo attore, indicativamente dall'inizio degli anni 2000. Questi i titoli e gli anni: "Il gioco dell'epidemia" di G. Fares (2003), "Cirano di Bergerac" di F. Tatulli (2004), "Street Romeo and Juliet" di G. Greco (2006), "Le Trachinie" di P. Giuranna e "La trilogia di Ircana" di L. Salveti (2007). Nel 2008 "Hey Girl!" di R. Castellucci, "Svenimenti" di L. Baur, "The Kitchen" di M. Chiesa, "Fari nella Nebbia" di V. Manna. Dall'anno dopo: "Amleto" di V. Rosati, "Nemico di Classe" di M. Chiesa, "Un piccolo gioco senza conseguenze" di E. D'Urso, "Hansel e Gretel" di V. Manna (2011), "La Passione" di S. Cappelletto (2012), "Generali a merenda" di L. Avagliano (2012), "Passio" di S. Cappelletto (2013), "Senza stelle" di A. Ciommiento (2014), "Passio Hominis" di A. Calenda (2015), "White rabbit red rabbit" di Nassim Soleimanpour (2017), "Per Caterina" di A. Massine (2018), "La Commedia di Gaetanaccio" di G. Fares (2019), "Brina" di F. Lagi (2019), "Così è (o mi pare)" di E. Germano (2021).
L'esordio sul grande schermo
Nel 2016 debutta al cinema come protagonista in Orecchie di Alessandro Aronadio. Il film, una commedia a tratti surreale, in bianco e nero, mostrato in anteprima nella sezione Biennale College della 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, gli vale i premi di miglior attore italiano esordiente al Nuovo Imaie Talent Award e di miglior attore alla 14ª edizione del Montecarlo Film Festival. In realtà Aronadio lo aveva notato nel lontano 2010, anno nel quale lo sceglie per un piccolo ruolo in Due vite per caso.
Nel 2017 torna alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli autori con il film Il contagio per la regia di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. Nello stesso anno collabora con l'artista Luca Valerio D'Amico, da cui nascerà la serie di spettacoli-performance "Tracce", e prende anche parte alla serie tv Il bello delle donne... alcuni anni dopo di Eros Puglielli.
Parallelamente al piccolo e grande schermo, Parisi prende anche parte a diversi cortometraggi. Nell'ordine sono: "Vermiglio" di Giordano Torreggiani e Filippo Proietti (2015), "Candie Boy" di Arianna Del Grosso (2017), "Ciao Bianca" di Andrea Baroni (2017), "Odio l'estate" di Ciro de Caro (2018), "Colpevoli" di Edoardo Paoli (2019), "Non lo farò più" di Francesco Falaschi (2019), "9 su 10" di Andrea Baroni (2019), "L'ultimo sogno" di Davide Maria Marucci (2024), "Onora il padre" di Andrea Baroni (2024) e "Etonne-moi" di Daria Forelsket e Domenico Lavorato (2025).
Ancora cinema
Nel 2018 torna a un festival internazionale e torna da protagonista nel film L'ospite di Duccio Chiarini, presentato in Piazza Grande al Locarno Festival. E nello stesso anno prende parte anche a due progetti per il piccolo schermo: la serie La linea verticale di Mattia Torre e il film per la tv Delitto di mafia - Mario Francese di Michele Alhaique.
Nel 2019 pubblica con la casa editrice Alter Erebus il libro "Abbasso", una raccolta di tutti i testi teatrali dal 2011 al 2018. Nonostante l'impegno sempre più importante con televisione e cinema, Daniele Parisi continua comunque a proporre idee e suggerimenti, tanto da essere tra i fondatori di "Sgombro", un varietà tragicomico che unisce una nuova generazione di autori e attori romani. L'esperienza, iniziata nel 2016, si interrompe nel 2020 con la chiusura del Nuovo Cinema Palazzo di Roma.
Da novembre 2021 continua il viaggio, iniziato prima nel 2016 con "Limerick" e proseguito poi nel 2020 con "Maturadio", alla radio, appunto. Per cinque stagioni è autore e conduttore, insieme a Gioia Salvatori e Ivan Talarico, del programma radiofonico "Le ripetizioni", in onda su Rai Radio Tre.
Gli anni 20 del 2000
Parallelamente alla radio, nel 2021 prende anche parte al film Töchter di Nana Neul. Nel 2022 è in una stagione della serie di successo Skam Italia diretta da Tiziano Russo con il quale collabora anche per il grande schermo prendendo parte al film Noi anni luce. Ma il 2023 è anche l'anno che lo riporta a pubblicare, sempre con Alter Erebus, il libro "Un anno di dialoghi col mio vicino di casa".
Nel 2024 è alla Festa del cinema di Roma nel film a tinte thriller Eravamo bambini, diretto da Marco Martani, nel quale interpreta il padre di uno dei protagonisti. Nello stesso anno è anche il protagonista del secondo "capitolo" del film C'è un posto nel mondo di Francesco Falaschi, nel quale interpreta un professore con l'intenzione di lasciare il luogo in cui vive per trasferirsi altrove.
Torna a collaborare con Alessandro Aronadio nel 2025 con il film Per te, ispirato alla storia vera di Mattia Piccoli, bambino insignito del titolo di Alfiere della Repubblica.