NEWS |
Un omaggio di Pino Farinotti a un'artista spesso sottovalutata.
domenica 6 dicembre 2020 - Pino Farinotti
Rilevo che Pamela Tiffin non è stata adeguatamente ricordata. Qualche breve segnale nella cronaca.
Ma la Tiffin è stata un personaggio importante, aveva un suo appeal, quasi esclusivo. Per cominciare era bellissima e divenne subito, ancora ragazzina, un modello che si impose. Era omologa di un’altra adolescente, Sandra Dee, quella di Scandalo al sole, eroina della stessa stagione, peraltro sua coetanea, classe 1942. Il suo percorso è (quasi) convenzionale: modella da copertina già a 13 anni, si iscrisse alla Scuola della arti e della scienza, l’ Hunter College di Manhattan.
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FOCUS |
Una commedia con Spencer Tracy e Katharine Hepburn. Non solo divi, ma veri e propri eroi americani.
lunedì 21 agosto 2017 - Pino Farinotti
Quando nell'estate del 1967 uscì nelle sale Indovina chi viene a cena, il cinema non aveva mai affrontato il tema dei matrimoni misti, tema spinoso, allora. Significa che questo titolo firmato da Stanley Kramer si colloca nel cartello dei film che hanno dettato comportamento, che hanno indicato una strada. E non sono molti. Le classifiche nobili del cinema quasi sempre li ignorano perché oltre ad essere titoli di qualità, spesso sono divertenti. Significa che appartengono più al pubblico che alla critica e, quando c'è da compilare e decretare il capolavoro, la critica non sopporta di esprimersi in parallelo col popolo.
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FOCUS |
Melò americano di qualità, il film di Douglas Sirk è il remake dell'omonimo film di John M. Stahl del 1934.
lunedì 13 marzo 2017 - Pino Farinotti
Lo specchio della vita, uscito in dvd, è un titolo molto importante, è un documento: rappresenta come nessun altro titolo il genere mélo americano, quello di qualità.
La storia: Lora è un'attrice che punta al grande successo; Susie è sua figlia doverosamente trascurata; Annie, la fedele governante di colore che ha una figlia; Sarah Jane, di pelle chiara, si vergogna della sua razza e cerca di passare per bianca. Poi c'è Steve, che pazientemente aspetta Lora, del quale si innamora la figlia. Dunque trama decisamente mélo, ma gestita senza debordare.
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FOCUS |
I migliori film scelti dai critici... non sono i migliori.
domenica 2 settembre 2012 - Pino Farinotti
La settimana scorsa ho analizzato i 10 film migliori di tutte le epoche secondo la classifica dettata dal magazine "Sight and Sound", che farebbe testo. La riproduco.
1. La donna che visse due volte (Hitchcock, 1958)
2. Quarto potere (Welles, 1941)
3. Tokyo Story (Ozu, 1953)
4. La regola del gioco (Renoir, 1939)
5. Aurora (Murnau, 1927)
6. 2001: Odissea nello spazio (Kubrick, 1968)
7. Sentieri selvaggi (Ford, 1956)
8. L’uomo con la macchina da presa (Vertov, 1929)
9. La passione di Giovanna d’Arco (Dreyer, 1927)
10.
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TELEVISIONE |
Le proposte spaziano tra horror, commedia e melodramma.
giovedì 29 aprile 2010 - Valeria Filippi
Nel pomeriggio di domenica i nostalgici degli anni '90 possono ritrovare una provocante Kim Basinger in Bella, bionda...e dice sempre sì (Raitre, 15.05), commedia brillante in cui la Basinger vive una passione piuttosto burrascosa col miliardario Alec Baldwin; andando ancora indietro, è il 1959 quando esce lo struggente melodramma Scandalo al sole (Raitre, 17.00); all'epoca fu criticato per le scene di erotismo troppo esplicito, ma fu un enorme successo commerciale (a cui contribuì il celebre tema musicale di Max Steiner).
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FOCUS |
Una rilettura non convenzionale della storia del cinema.
venerdì 5 febbraio 2010 - Pino Farinotti
Ci sono nelle arti epoche, artisti e opere che hanno inventato, determinato cambiamenti, prodotto trasformazioni. Parlo di letteratura, di arti figurative, anche di cinema. Il discorso è molto largo naturalmente. Metto a fuoco un esempio, una data, tre artisti e tre opere. 1907: Picasso compone Les demoiselles d' Avignon, un'opera che stravolge tutti i codici della pittura fino ad allora. Superando la tendenza espressionista che già si allontanava dalla pura riproduzione dell'immagine "naturale", l'artista spagnolo sorpassava l'idea della visione, naturale appunto, da un unico punto di vista per scomporla in sezioni simultanee.
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FOCUS |
Una rilettura non convenzionale del cinema secondo Pino Farinotti.
venerdì 3 aprile 2009 - Pino Farinotti
È notorio, la parentela fra cinema e pubblicità è strettissima. Procede su due versanti: quello cosiddetto subliminale (neppure tanto) di un divo che nel film promuove un prodotto, e quello dello spot diretto dove il divo è testimonial di un prodotto. La tradizione, la piccola leggenda del marketing (si parla soprattutto di cinema americano) rimandano alcune icone lontane che dettarono esempi e mode. Alcuni dei grandi segnali, classici: la giacca bianca di Bogart; le pellicce di visone di Rita Hayworth; il "chiodo" di Marlon Brando; i jeans di James Dean, le spalline degli abiti da sera di Marilyn; i cachemere indossati da Sandra Dee in Scandalo al sole; i 'tubini' di Audrey Hepburn; la Aston Martin di Connery-Bond.
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