Ethan è un ragazzo emo vittima di bullismo, che per questa ragione cambia scuola. Nel nuovo istituto c'è una band emo che vuole esibirsi in una competizione musicale. Ethan fa il possibile per suonare insieme a loro ma questi hanno una band rivale: un gruppo di folk cristiano, a cui partecipa Trinity che si invaghisce, ricambiata, di Ethan. Mentre la competizione si fa sempre più dura, la loro tenera relazione rischia di andarci di mezzo, inoltre la scuola è in crisi economica e accetta la sponsorizzazione di un'azienda di antidepressivi. Ma gli emo rivendicano il diritto a non essere felici.

Ho avuto l'idea alcuni anni fa, pensavo che intrappolare un emo in un musical fosse divertente. Però mi sembrava anche una trovata con poca sostanza e l'ho accantonata, finché, dopo aver finito la scuola di cinema e non aver trovato alcun progetto per un po', ho deciso di fare qualcosa che mi divertisse. Quando ho iniziato la sceneggiatura è emersa questa sorta di guerra santa in mezzo al film: emo contro cristiani. A quel punto il progetto aveva acquisito spessore e da lì ho continuato a svilupparlo.

Primo lungometraggio dell'australiano Neil Triffett, ed evoluzione di un suo omonimo corto, Emo the Musical è un teen movie satirico ricco di canzoni scritte appositamente per il film.

L'ironia colpisce tutti, dagli emo con il loro atteggiamento forzatamente dark, ai cristiani con le loro ipocrisie, fino al corpo insegnanti disposto a ricorrere agli psicofarmaci. Il tutto però senza voler graffiare e anzi con una carineria musicale che può risultare irresistibile o respingente, a seconda dei gusti. Comunque la si pensi, quello di Triffett rimane un esordio a suo modo ambizioso e coraggioso.