Highest 2 Lowest

Film 2025 | Drammatico 133 min.

Regia di Spike Lee. Un film con Denzel Washington, Jeffrey Wright, Dean Winters, Ilfenesh Hadera, Michael Potts. Cast completo Genere Drammatico - USA, Giappone, 2025, durata 133 minuti. - MYmonetro 2,53 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 20 maggio 2025

Spike Lee rielabora la vicenda di Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa.

Consigliato nì!
2,53/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 3,05
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
Lee adatta Kurosawa al mondo del music business, ma si smarrisce tra le sue ambizioni.
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 20 maggio 2025
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 20 maggio 2025

L'industria discografica non è più quella dell'era pre-Spotify, ma David King, detto "King David", rimane leggendario: l'"orecchio migliore", lo scopritore di talenti della musica nera, che resiste ai tentativi di svendere la sua etichetta Stackin' Hits. Proprio mentra sta per impegnarsi in un investimento cospicuo per comprare quote della sua label, viene raggiunto da una telefonata drammatica: il figlio Trey è stato rapito, il riscatto richiesto è di 17,5 milioni di dollari. Quando si scopre che i rapitori anziché Trey hanno preso Kyle, migliore amico del ragazzo e figlio del fedele autista del discografico, King è dubbioso sul fatto di pagare la somma.

Spike Lee ritorna a lavorare con Denzel Washington dopo 20 anni e l'occasione è rappresentata da un remake di Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa, ambientato nel mondo dell'industria musicale in declino, lontana dai fasti che precedettero la venuta di Spotify.

È l'occasione ideale per girare scene di azione memori di Soldi sporchi e per un excursus tra i gusti musicali di Lee e per gli istrionismi di Washington, che deve incarnare la figura di un milionario, disperatamente tentato dalla volontà di ripartire e non cedere alla tentazione di vendere la sua etichetta e godersi un sereno ritiro - come vorrebbero moglie e figlio. Lee apporta dei cambiamenti minimi agli elementi fondamentali del plot, dimostrando - e lo confermano il ritmo piatto e le inquadrature senza personalità dell'incipit - di essere interessato più al discorso interno alla musica nera e alla disperazione di chi non ha altro nella vita, che alla trama principale del rapimento.

Quel che all'epoca di Kurosawa era uno choc profondo, rappresentato da una nerissima storia di invidia sociale e mancanza di scrupoli, oggi fatica a colpire con la stessa violenza, essendo noi spettatori assuefatti a qualunque atto estremo. Nell'originale il ricco Gondo pagava un prezzo più elevato di King ed è indubbio notare come Lee stabilisca da subito una maggiore empatia verso il personaggio del milionario "con un cuore", confezionando un'elegia del sogno americano e della realizzazione individuale nella giungla del business che ha ripercussioni minime sulla corruzione morale del protagonista. In questo senso il divario è ancor più ampio rispetto a Full Circle, serie di Steven Soderbergh anch'essa ispirata al medesimo film di Kurosawa: laddove Soderbergh infondeva la sua capacità innata di seguire l'intrigo e il flusso del denaro in una feroce critica dei meccanismi del capitalismo, Lee condisce la storia di strizzate d'occhio e dettagli tipici del suo repertorio - il disprezzo per i Celtics e i loro tifosi, l'immaginario sempre più autoriferito sui totem della cultura black - e trasferisce la questione dal piano sociale ad altro. In particolare, all'effetto di internet sulla società e sull'industria musicale.

I riferimenti al collasso di quest'ultima, a seguito della rivoluzione digitale, vanno di pari passo con l'analisi degli effetti dei social network sull'individuo, invitato dalla tecnologia ad autoinfliggersi la visione quotidiana di chi sta meglio o "ce l'ha fatta", alimentando un cieco rancore e l'illusoria possibilità di sentirsi vicino all'oggetto di invidia. Tematiche ricorrenti nell'audiovisivo degli ultimi anni, e già elaborate con mano più fine di quella utilizzata dal regista newyorkese, che sceglie l'improbabile duello tra mogul e fan deluso - un improbabile e acerbo A$AP Rocky - come redde rationem e chiosa morale della storia.

Dovrebbe essere il confronto di un uomo con il proprio doppio, o con quel che avrebbe potuto diventare se la fortuna non avesse arriso, ma il presunto climax rimane sulla carta, senza che scatti la minima empatia. Ma se è noto che le doti di Lee non siano quelle del fine dicitore, è sui suoi tipici punti di forza che Highest 2 Lowest scivola in maniera sconcertante. In primis la regia - in genere salda e audace, quando non sperimentale - si fa piatta, quasi si trattasse di una soap opera altoborghese: per tutta la prima parte la macchina da presa esplora l'appartamento lussuoso di King e famiglia e procede per primi piani dei personaggi, finché Lee si ricorda di essere un virtuoso. Ma gli split screen e il montaggio più serrato dell'ultima parte finiscono per banalizzare ulteriormente la contrapposizione tra King e Felon, uguali e contrari separati solo da qualche sliding door di troppo.

Nello sconfortante epilogo Lee non fa nulla per nascondere la natura "promozionale" della pretestuosa esibizione finale di Aiyana-Lee Anderson, che pare una clip innestata a forza nella trama, giustapposta al pari dei brand esibiti in primo piano. La colonna sonora invasiva di Howard Drossin completa il quadro, consolando solo con una bizzarra cover conclusiva della Prisencolin di Adriano Celentano, tardivo riconoscimento di un prototipo di rap ante litteram. Peccato per Jeffrey Wright, eterno caratterista, che prova a impreziosire una sceneggiatura irriducibile a ogni sforzo di rianimazione.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 9 settembre 2025
JonnyLogan

Per questa sua ultima pellicola, passata direttamente sulla piattaforma Apple +, Spike Lee trae libera ispirazione da un classico del cinema nipponico degli anni ‘60, ci riferiamo ad Anatomia di un Rapimento (Tengoku to jigoku ; 1963) diretto da Akira Kurosawa a sua volta ispiratosi al romanzo di Ed McBain: King’s Ransom - in Italia: Due colpi in uno.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 1 dicembre 2025
Matteo Galli
Close-Up

Fatemi cominciare dal fondo: in un film in cui si ascolta tanta, tantissima musica, soprattutto rap e dintorni, in un film che si svolge tutto nello show business, per meglio dire nel mondo delle etichette discografiche, i titoli di coda iniziano con la base, con l'arrangiamento di una musica nota, notissima. Sapete qual è? È Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano.

martedì 9 settembre 2025
Roberto Manassero
Film TV

Da tempo Spike Lee ha smesso di essere un regista per diventare una macchietta che promuove attraverso sé stesso la cultura pop americana. Cultura black, naturalmente, ma non solo, come dimostrava il corto realizzato per i cinquant'anni della Nike, dove ingaggiava con una ragazza una gara di rap sulle glorie sportive delle rispettive generazioni. «I know you think you've seen everything, but you ain't [...] Vai alla recensione »

martedì 9 settembre 2025
Massimo Causo
Film TV

La ritmica della morale di Spike Lee c'è tutta, il metronomo batte sul dissidio tra la cosa giusta e quella esatta, sul gioco tra ciò che accade malgrado le intenzioni e ciò che si nasconde dietro le azioni. Lo schema offerto da Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa è preciso e insiste su questioni nodali per il regista americano, che riguardano la scansione sociale della fortuna, l'organizzazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 settembre 2025
Oscar Cosulich
Ciak

Annunciato come remake è dichiaratamente una reinterpretazione del Anatomia di un rapimento del 1963 di Akira Kurosawa - a sua volta basato sul romanzo del 1959 di Ed McBain "Due colpi in uno" - il nuovo film diretto da Spike Lee, in streaming su AppleTV+ a partire dal 5 settembre. Intitolato Highest 2 Lowest, si tratta di un thriller poliziesco interpretato da Denzel Washington, con Jeffrey Wright, [...] Vai alla recensione »

martedì 27 maggio 2025
Emanuela Martini
Film TV

L'orecchio migliore dell'industria discografica": David King, produttore musicale black leggendario. Si apre su una scintillante alba newyorkese la sua giornata, nel terrazzo del grattacielo piramidale nel quale vive, dopo una successione di panoramiche della città, sottolineate dal classicissimo «oh, what a beautiful morning» dal musical Oklahoma! Dal thriller Anatomia di un rapimento di Kurosawa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2025
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

New York si intuiva dietro alla città immaginaria di Isola, set del libro di Ed McBain King's Ransom, il decimo della sua serie di romanzi dedicati all' 87Precinct, l'ottantasettesimo distretto di polizia di una grande metropoli americana. Nel 1963, per il suo High and Low (con Toshiro Mifune che si dibatte nell'indecisione tra l'usare la sua fortuna per salvare il business di scarpe che ha costruito [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2025
Giampiero Raganelli
Cineclandestino

Spike Lee torna a confrontarsi con il remake, ancora una volta partendo da un film orientale. Dopo Old Boy, ispirato all'omonimo film di Park Chan-wook, il regista afroamericano rilegge un altro classico, Anatomia di un rapimento (1963) di Akira Kurosawa, trasformandolo in Highest 2 Lowest, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2025. Il progetto parte dal romanzo Due colpi in uno (King's [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Remake dichiarato di "Anatomia di un rapimento" di Akira Kurosawa, girato nel 1963, a sua volta tratto dal romanzo "Due colpi in uno" di Ed McBain, se ne discosta parzialmente nella seconda parte, quando mette in atto l'uso straripante dei dialoghi e delle invettive. La storia, com'è noto, vive sul rapimento di un giovane figlio di un ricco magnate (oggi Denzel Washington, potente discografico).

martedì 20 maggio 2025
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Rifare un film come Anatomia di un rapimento (High and Low, 1963) di Akira Kurosawa è impresa da fare tremare i polsi, per tutti o quasi. Ma Spike Lee, che dirige il fedele Denzel Washington (Palma d'Onore a sorpresa), per la quinta volta, non è tutti: la sua versione non è mero remake, ma a New York trova linfa vitale per dire dei rischi della cultura e dello spettacolo, al soldo delle logiche commerciali [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Il cerchio si chiude. O quasi. A quasi vent'anni da Inside Man, Spike Lee torna a dirigere Denzel Washington che ha scritto alcune delle pagine più importanti della sua filmografia. Ma soprattutto, ancora nel segno della musica. Nel loro primo film insieme, Mo' Better Blues, l'attore aveva interpretato un trombettista jazz leader di una band. In Highest 2 Lowest è David King, affermato e ricchissimo [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Andrea Bellavita
Cineforum

Remake di Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa, una delle sue eccezionali ed eccentriche incursioni nel noir (con Cane randagio e I cattivi dormono in pace), a sua volta tratto dal romanzo Due colpi in uno del maestro americano del genere Ed McBain. Denzel Washington, fresco di Palma alla carriera (e a sorpresa), è un re di New York, David King: il suo regno è quello della produzione discografica [...] Vai alla recensione »

NEWS
CANNES FILM FESTIVAL
martedì 20 maggio 2025
Emanuele Sacchi

Il regista ritorna a lavorare con Denzel Washington. Ma il film non crea empatia. Fuori Concorso. Vai all'articolo »

GALLERY
martedì 20 maggio 2025
 

Ieri i riflettori sono stati tutti per Highest 2 Lowest. Oggi arriva l'italiano Fuori di Mario Martone e il regista iraniano Jafar Panahi. Vai alla gallery »

TRAILER
lunedì 5 maggio 2025
 

Regia di Spike Lee. Un film con Denzel Washington, Jeffrey Wright, Dean Winters, Ilfenesh Hadera, Michael Potts. Guarda il trailer »

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