| Anno | 2024 |
| Genere | Biografico, |
| Produzione | Gran Bretagna, USA |
| Durata | 116 minuti |
| Al cinema | 1 sala cinematografica |
| Regia di | Ellen Kuras |
| Attori | Kate Winslet, Andy Samberg, Alexander Skarsgård, Marion Cotillard, Josh O'Connor Andrea Riseborough, Noémie Merlant, Samuel Barnett, James Murray (IV), Enrique Arce, Arinzé Kene, Zita Hanrot, Harriet Leitch, Vincent Colombe, Patrick Mille, Sean Duggan, Anita Major, Adam Boncz, Patrick McCullough, Dávid Fecske. |
| Uscita | giovedì 13 marzo 2025 |
| Tag | Da vedere 2024 |
| Distribuzione | Vertice360 |
| MYmonetro | 3,28 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 marzo 2025
La storia vera di Lee Miller, modella e fotoreporter dall'anima inquieta. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Lee Miller è 106° in classifica al Box Office. martedì 28 ottobre ha incassato € 185,00 e registrato 67.174 presenze.
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CONSIGLIATO SÌ
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Elizabeth "Lee" Miller è stata una celebre modella, una fotografa di moda e la musa dell'artista surrealista Man Ray. Ha frequentato il mondo degli artisti e degli intellettuali nella Parigi degli anni Venti, ha conosciuto Pablo Picasso, Coco Chanel e Jean Cocteau: ma arrivata alla mezza età vuole confrontarsi con qualcosa di più autentico, e raccontare al mondo ciò che sta succedendo sul fronte della Seconda Guerra Mondiale. Dunque si reca in prima linea come fotoreporter e corrispondente di guerra, anche contro il volere dell'esercito, per testimoniare le condizioni dei prigionieri e il coraggio delle ausiliarie al fronte, rischiando la pelle e riportando a casa una sindrome da stress post traumatico che l'accompagnerà per tutta la vita.
La regista e direttrice della fotografia americana Ellen Kuras, amata da Michel Gondry e da Rebecca Miller, dirige Lee, il biopic ispirato al saggio "The Lives of Lee Miller" scritto dal figlio della fotoreporter, Antony Penrose, ma la vera forza motrice dietro il film è Kate Winslet, che interpreta la protagonista ed è stata instancabile produttrice del progetto.
Winslet è al centro di ogni scena e butta alle ortiche ego e vanità per farsi tramite della vicenda avventurosa di una donna impavida e determinata che si era posta come unica priorità quella di raccontare la verità delle cose, e in particolare di testimoniare una guerra di proporzioni mondiali.
Winslet si butta nella mischia nelle scene di combattimento così come in dialoghi in cui fa emergere anche la durezza, e a volte la sgradevolezza, di Miller, che nella sua ricerca di autenticità a tutti i costi aveva accantonato ogni riserbo (e cautela) borghese. Lee racconta anche della tumultuosa vita sentimentale della fotografa, senza però mai spettacolarizzare la sua sessualità disinibita. Anche il passato drammatico della donna, che comprendeva una madre assente e affetta da disturbi psichiatrici e una violenza subita all'età di sette anni, non viene mai spettacolarizzato, su precisa esigenza di Winslet.
Il risultato è il ritratto di un'anima inquieta e una personalità spigolosa, ma animata da un forte senso di giustizia e sempre pronta a mettersi dalla parte dei più deboli, delle donne e di chiunque si trovasse in sofferenza. Qualche lungaggine para televisiva di troppo non va a scapito della genuinità di intenti di questa storia di coraggio e sfrontatezza, nonché di autonomia di pensiero e di azione da parte di una donna anni luce più avanti del suo tempo.
Kate Winslet, intensa e generosa, non basta a sorreggere questo film dedidcato alla modella e fotografa Lee Miller.
Lee Miller di Ellen Kuras (già assistente di Spike Lee e Michel Gondry, suo il notevole documentario The Betrayal - Nerakhoon) è un progetto che Kate Winslet ha inseguito per un decennio. L'attrice è rimasta stregata dalla biografia, Le molte vite di Lee Miller (Contrasto, pag. 296, euro 21,90), scritta da Antony Penrose («Dopo la morte di Lee abbiamo scoperto molte scatole e bauli pieni di negativi, [...] Vai alla recensione »
Irruente e spigolosa, disinvolta quanto affascinante, fu musa e modella dei surrealisti (per Man Ray specialmente). Poi però Lee Miller volle trasformarsi da oggetto in soggetto: per la rivista londinese "Vogue" divenne fotografa di moda; e, dal 1939, corrispondente di guerra: documentò le conseguenze dei bombardamenti su Londra, andò al fronte, fino ad essere tra i primi a immortalare l'orrore dei [...] Vai alla recensione »
Lee Miller, nome completo Elizabeth Miller, è stata una grande fotoreporter americana. Nata nel 1907, da ragazza era stata una modella famosa, poi si era imposta come fotografa in un mondo di "fotografi", al maschile. Trasferitasi a Londra, riuscì a diventare una reporter di guerra grazie anche al sostegno della caporedattrice dell'edizione britannica di Vogue , Audrey Withers.
I biopic ipnotizzano. Per questo è difficile distinguerli per qualità: solitamente è la forza della vita narrata a prevalere sulla forma filmica. Qualcosa del genere accade durante la visione di Lee Miller (in sala), titolo eponimo alla straordinaria donna e fotografa americana di cui è il racconto. Ma se i credit lo indicano quale esordio in regia della direttrice della fotografia Ellen Kuras, è ancor [...] Vai alla recensione »
Non è mai un buon segno se ancor prima di vedere un film o, eventualmente, di avvicinarsi a tutto un apparato paratestuale per predisporsi, chi scrive una recensione ha grosso modo già chiaro che cosa scriverà. Ma nel caso dei biopic, aspetto che abbiamo già accennato riguardo ad A Complete Unknown (e facendone un'eccezione), è fin troppo comprensibile, perché paiono godere di una sorta di monotona [...] Vai alla recensione »
Saint-Malo, Parigi appena liberata, gli ospedali da campo in Normandia... Sono tanti e tutti impregnati di dolore i luoghi della Seconda guerra mondiale inquadrati dall'obbiettivo della Rolleiflex di Lee Miller, che da modella divenne una celebrata corrispondente al fronte per la redazione inglese di Vogue. Sigaretta dopo sigaretta, Kate Winslet - ormai avvezza a ruoli ruvidi e scarmigliati si immedesima [...] Vai alla recensione »
Chi è stata, davvero, e quante vite ha vissuto Elisabeth Lee Miller (1907-1977), prima e dopo la sua esperienza da reporter di guerra? Autrice di alcune delle immagini più dirompenti della storia della fotografia, ha raccolto testimonianze dal peso storico cruciale, come quelle della liberazione dei campi di concentramento di Dachau e Buchenwald, denunciando la tragedia dell'olocausto mostrandone le [...] Vai alla recensione »
Prima scena. Seduti in salotto il giornalista con il taccuino e l'intervistata con il bicchiere. Annoiata, nella sua casa del Sussex, sostiene di non aver nulla da dire. Siccome si chiama Lee Miller, è una pietosa bugia, dettata dalla voglia di scomparire. Il fotografo insiste, chiacchierano, intanto vediamo qualche immagine della vita di Lee, che a vent'anni aveva fatto con successo la fotomodella [...] Vai alla recensione »
Alla fine degli anni 30, Elizabeth Lee Miller, ex modella e musa del surrealista Man Ray, lascia i suoi amici e la vita artistica in Francia e va a Londra dopo essersi innamorata del mercante d'arte Roland Penrose, proprio mentre in Europa cominciano a soffiare minacciosi venti di guerra. Inviata da British Vogue in prima linea durante la Seconda Guerra Mondiale, comincia a rivelare l'orribile perdita [...] Vai alla recensione »
Lee Miller, con Kate Winslet nel ruolo della celebre fotografa, è intelligentemente incentrato su un arco temporale di dieci anni: dal 1938 e l'immediato dopoguerra. La biografia di Miller suona quasi apocrifa: nata a Poughkeepsie (New York), è stata modella per Vogue, allieva e musa di Man Ray, e fotografa di moda il cui lavoro rifletteva spesso una sensibilità surrealista.
Lee Miller è il film sulla straordinaria fotografa americana interpretata da Kate Winslet (qui anche nelle vesti di produttrice), candidata ai Golden Globes come Miglior Attrice per questa interpretazione. Il film, al cinema dal 13 marzo con Vertice 360, è ispirato all'opera "Le molte vite di Lee Miller" di Antony Penrose, figlio di Miller e del surrealista Roland Penrose, e diretto da Ellen Kuras, [...] Vai alla recensione »
Dopo aver lavorato per più di trent'anni come direttrice della fotografia, Ellen Kuras (1959) dirige il suo primo film e decide di dedicarlo a una "collega", a una delle fotografe più celebri del ventesimo secolo, ossia Lee Miller (1907-1977). Stiamo parlando, per chi non lo sapesse, di una delle pochissime fotografe che, insieme a molte altre cose, ha documentato gli orrori dei campi di sterminio, [...] Vai alla recensione »
Al suo esordio alla regia, forte di una brillante carriera da direttrice della fotografia per i grandi nomi del cinema statunitense contemporaneo (Spike Lee, Jim Jarmusch, Michel Gondry, Martin Scorsese), Ellen Kuras realizza un ritratto della modella/fotoreporter Lee MIller che da musa ispiratrice di Jean Cocteau e Man Ray sceglie poi di dedicarsi alla fotografia lavorando come reporter dal fronte [...] Vai alla recensione »
Grande fotoreporter sui campi di battaglia a tracciare istanti di guerra oggi rimasti nella storia della fotografia, ma prima era una modella amata dai surrealisti, amica di Cocteau, Man Ray e Coco Chanel: questa biografia prevedibile e prevista sta nel cuore di Kate Winslet (che è anche produttrice) come il sogno di ogni interprete sta al cinema quando raggiunta l'età cerca il filmone per una tacca [...] Vai alla recensione »
Forse non tutti ricordano che tra i primi a fotografare la tragedia dei campi di concentramento c'è stata Lee Miller. Talento poliedrico, ricco di sfumature, mai convenzionale. Invece di abbandonarsi a una vita agiata, ha scelto il fronte per documentare la Seconda guerra mondiale. I suoi scatti hanno fatto il giro del mondo, e adesso sono protagonisti in Lee di Ellen Kuras.
Alle soglie dei 50 anni, anche Kate Winslet ha diritto al suo bel vanity project, e tanto di cappello per aver scelto come soggetto una figura pionieristica come l'americana Lee Miller, che negli anni 40 si lasciò alle spalle un passato di modella e musa dei surrealisti per diventare una delle prime (e pochissime) fotografe di guerra nel secondo conflitto mondiale.
Nel 1977 un giovane giornalista intervista Lee Miller, ormai anziana. Una serie di flashback raccontano le vicende più importanti della sua vita, avvenute fra la metà degli anni Trenta e la fine della Seconda guerra mondiale. Ellen Kuras dirige un film biografico ben fatto ma convenzionale perché incapace di discostarsi dalla struttura ormai consolidata di questo genere.