Da Tutti i film da vedere della storia del cinema una selezione di 13 film film da vedere 2024 distribuiti da academy two del 2024 consigliati da MYmovies.it e assolutamente da non perdere. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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Una grande avventura cinematografica tra l'autoritratto biografico e il saggio sociologico. Una meditazione incandescente. Drammatico, Francia2024. Durata 88 Minuti.
Regista francese maggiore, cinefilo erudito, grande autore a cavallo tra il XX e il XXI secolo, Arnaud Desplechin celebra già dal titolo una qualità che rivendica come indiscutibile e fondamentale: quella di essere uno spettatore. Come Truffaut si permette il lusso di mostrare il suo “io” sullo schermo e dicendo “chi sono” ci fa capire meglio “chi siamo”. Con Spectateurs! Desplechin ritorna alle origini della sua ispirazione, ci innamora e ci incolla alla poltrona di velluto rosso attraverso un percorso cinefilo e un torrente di immagini. Posseduto, dotto, generoso, disegna un film personale e lineare da qualche parte tra l’autoritratto biografico e il saggio sociologico. Ma Spectateurs! è tante altre cose e tutte convergono verso una sola: la dichiarazione d’amore. Il cinema per vivere meglio e re-incantare il mondo. La piccola storia di uno spettatore e la grande Storia del cinema sedute accanto, in quel luogo singolare, definito dall’esperienza condivisa della sala, del grande schermo, della comunità precipitata nel buio e illuminata soltanto da un raggio di luce. Recensione ❯
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L'inaspettato, dolce e beffardo incontro tra una donna e un uomo entrambi soli. Espandi ▽
Vedova da una trentina d'anni, la settantenne Mahin non ha mai voluto risposarsi e da quando la figlia è partita per l'estero vive sola a Teheran nella sua grande casa con giardino. Stanca della solitudine, dopo un pranzo con le amiche che l'ha spinta a cercare la compagnia di un uomo, Mahin avvicina l'anziano tassista Faramarz, ex soldato anche lui destinato a restare solo, e con gentilezza lo invita da lei per passare una serata insieme. L'incontro inaspettato si trasformerà per entrambi in qualcosa d'indimenticabile.
A un certo punto, nella storia di Mahin e Faramarz, ogni cosa sembra pure avere un proprio posto nel mondo, una sua giustezza che dà senso alle cose. La sceneggiatura è del resto ricca di eco interne. Ed è proprio lì, nel gioco di contrasti e passaggi poi bruscamente interrotto, che si gioca il destino di Mahin.
Un destino beffardo, ingiusto, anche un po' gratuito se lo si pensa in termini meramente narrativi, ma che abbraccia in pieno la visione critica dei due registi: come a dire che in Iran, in questo Iran ottuso e forse decadente, non c'è redenzione per nessuno, nemmeno per chi prova a essere libero, felice e innamorato almeno per una sera. Recensione ❯
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Un esordio alla regia già maturo per uno dei ritratti di rapporto fraterno più intensi del cinema recente. Drammatico, Malesia2023. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due fratelli dal temperamento molto diverso si trovano a dover affrontare un incidente che sconvolgerà le loro vite e il loro rapporto. Espandi ▽
Abang e Adik sono due giovani cresciuti orfani e fuori dal sistema, e per giunta costretti a sbarcare il lunario tra mille difficoltà nei bassifondi di Kuala Lumpur. Nonostante il legame tra loro sia così profondo da averli fatti divenire a tutti gli effetti fratelli, Abang e Adik differiscono nel modo di affrontare la vita: il primo, sordomuto, cerca di rimanere nella legalità mentre lotta per ottenere l’agognata carta d’identità, mentre il secondo si accontenta di documenti falsi e pericolosi traffici per conto di un gangster locale. Strappalacrime ma con criterio, questa storia di una fratellanza speciale si “sdoppia” tra un vivace esempio di cinema sociale, che mette in mostra la proibitiva disuguaglianza nella società malesiana, e una svolta brusca dai toni più intimisti, che arriva al cuore autentico dell’appassionante rapporto tra i due protagonisti. La prossimità e al tempo stesso la radicale diversità dei due rende Abang e Adik uno dei ritratti di rapporto fraterno più intensi del cinema recente. Recensione ❯
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La sintesi degli opposti del cinema rohmeriano, dove la massificazione è messa a nudo nei suoi processi più alienanti. Drammatico, Francia1986. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Girato con modesti mezzi e attori semplici, il film ha vinto il Leone d'oro al Festival di Venezia del 1986. Espandi ▽
Da lunedì 2 luglio a sabato 4 agosto assistiamo alle peregrinazioni di Delphine, segretaria in un ufficio parigino, che non sa come trascorrere le vacanze estive. Dopo che l'amica con cui aveva programmato la partenza le comunica l'annullamento del progetto la giovane donna passa da una visita al nonno a una psicoterapia di gruppo per poi raggiungere Cherbourg finendo però poi per andarsene cercando di raggiungere la montagna. Ma questa non sarà la sua ultima meta. Recensione ❯
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Ritmo serrato e una solida costruzione narrativa per una contemporanea Odissea a rotta di collo per le strade di Parigi. Drammatico, Francia2024. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ragazzo richiedente asilo ha due giorni per prepare il colloquio decisivo per ottenere la residenza. Espandi ▽
Immigrato a Parigi dalla Guinea, il giovane Souleymane attende con ansia il colloquio con l'ufficio immigrazione locale per ottenere asilo e regolarizzare la presenza in Francia. Nel frattempo sbarca il lunario sfrecciando per la città in bicicletta e facendo consegne, subaffittando il profilo su un'app da un conoscente. Per dormire, deve prenotare ogni giorno un posto letto nella sistemazione provvisoria statale e presentarsi in tempo la sera alla partenza del pullman, schivando i vari ostacoli umani e istituzionali che cercano di mettergli i bastoni tra le ruote.
L'analisi delle storture indegne della gig economy si unisce all'esplorazione della vita di un migrante nell'Europa di oggi: dall'unione dei due temi il regista francese Boris Lojkine trae una contemporanea odissea a rotta di collo per le strade di una Parigi notturna, dal ritmo serrato e dalla solida costruzione narrativa.
La storia di Souleymane è il migliore dei tre film di Lojkine , perché limita lo sguardo al terreno di casa, e attraverso quella componente didascalica costringe lo spettatore a fare i conti con le urgenti contraddizioni del loro mondo. Recensione ❯
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Uno dei film più rigorosamente 'studiati' di Rohmer con un impianto molto teatrale. Commedia, Drammatico, Sentimentale - Francia1983. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Negli ultimi giorni della vacanza estiva la tredicenne Pauline viene iniziata da un coetaneo ai misteri dell'amore. Espandi ▽
Granville, Normandia. Un lunedì mattina arrivano in una villetta la trentenne Marion, che attende il divorzio, e Pauline, sua cugina quindicenne. Mentre la ragazza dichiara di non essersi ancora innamorata, Marion attende ancora il grande amore. Sulla spiaggia incontrano Pierre, insegnante di windsurf, che nel passato ha avuto una storia con Marion. Fanno anche conoscenza con Henry, etnologo divorziato che ha presso di sé la figlia per le vacanze. È a casa sua che si presenta l'occasione per discutere dei reciproci punti di vista sull'amore. Recensione ❯
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Abel e Gordon si muovono nei territori inesplorati del noir senza mai rinunciare all'originalità e alla poesia. Thriller, Belgio, Francia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Boris, latitante da 35 anni, lavora come barista. Il suo passato rischia di riaffiorare quando un misterioso sconosciuto appare al bar, armato e desideroso di vendetta. Espandi ▽
Da più di trent’anni l’ex terrorista Boris si nasconde dietro l’apparenza del silenzioso e innocente barista del café L’Etoile Filante, insieme alla sua compagna, l’astuta e intraprendente Kayoko, e al fedele amico di entrambi, il buttafuori Tim. Una sera di pioggia torrenziale, però, un uomo si presenta al bancone pronto ad ucciderlo, poiché ha riconosciuto in lui il responsabile dell’attentato in cui è rimasto gravemente menomato tanto tempo prima. L’unica soluzione, per Boris, sembra essere la fuga, ma ecco che Tim incontra per caso Dom, un individuo solo e depresso, che assomiglia a Boris come una goccia d’acqua: il candidato ideale per pagare al suo posto. Al quinto lungometraggio, il duo composto dal belga Dominique Abel e dalla compagna di vita e d’arte Fiona Gordon, australiana, si muove, come di consueto sopra le righe, nel territorio finora inesporato del noir, senza per questo rinunciare alla poesia. Recensione ❯
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Un film costellato di riflessi e di riverberi luminosi. Per parlare di integrazione, tra attese e scoperte. Drammatico, Francia, Lussemburgo, Mauritania2024. Durata 110 Minuti.
Il ritorno di Abderrahmane Sissako, regista del capolavoro candidato agli Oscar Timbuktu, con una storia d'amore che non conosce limiti né frontiere. Espandi ▽
Aya ha lasciato dinanzi all'officiante colui che doveva diventare suo marito. Ha abbandonato poi la Costa d'Avorio per andare a vivere a Guangzhou (Canton) nel quartiere denominato "Chocolate City" perché abitato da numerosi immigrati africani. Qui lavora per Cai, un coltivatore e raffinato estimatore delle più diverse specie di piante del the. Tra i due nasce progressivamente un'intimità non priva di problemi.
Il ritorno al lungometraggio di Abderrahmane Sissako ci propone l'incontro tra due mondi culturalmente molto distanti ma che possono comunicare sul piano del sentire.
È un film costellato di riflessi e di riverberi luminosi il suo, quasi che la realtà che viene rappresentata avesse poi l'urgenza di sfrangiarsi e di perdere quella lucidità e sequenzialità di tempi e di azioni che il rito del the richiede. Si ha allora l'inserimento di elementi sui quali lo spettatore viene spinto ad interrogarsi per poi ricevere una risposta che finisce con il porre nuovi quesiti. Recensione ❯
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Un Michel Franco più umano e meno abrasivo esamina il rapporto tra trauma e ricordo. Drammatico, Messico, USA2023. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna è riuscita a costruirsi un equilibrio nella propria vita. Un incontro inatteso cambia tutto. Espandi ▽
A New York, Sylvia ha appena completato un percorso negli alcolisti anonimi e può dire di aver rimesso in sesto la sua vita, con un lavoro in un centro di assistenza, la guida severa ma presente per la figlia Anna, e un rapporto stretto con la sorella Olivia e la sua famiglia. Dopo una reunion del liceo, però, Saul la segue fin sotto casa e rimane ad attendere sotto la finestra per tutta la notte.
È un Michel Franco più pacato del solito quello che va ad affrontare il dramma psicologico di Memory. Il regista messicano - noto per un cinema di stampo provocatorio e manipolatorio - riesce a concedersi uno studio di personaggi al cui centro non c'è la violenza che tutto annichilisce, ma un cuore meno netto e più umano.
Attorno ai due protagonisti - Jessica Chastain è come sempre un mostro di precisione accademica nell'incarnare un personaggio guardingo, barricato dietro molteplici barriere emotive di titanio - c'è un cast di varia prossimità familiare che non solo include caratteristi eccelsi come Merritt Wever e Josh Charles, ma apre il film a una sottile e scomoda esplorazione di temi di classe nella società americana. Recensione ❯
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Cosa ci spinge a desiderare un orologio, un paio di scarpe o l'ultimo telefono uscito? Cosa cerchiamo di ottenere attraverso gli oggetti? Potere? Sicurezza? Amore? Espandi ▽
Le vite di cinque personaggi sono legate alle scarpe. Una storia di anime e oggetti. Diretto e scritto da Luigi Di Capua che ha raggiunto la notorietà come membro del gruppo The Pills che ha spopolato con le webseries su YouTube nel decennio scorso e che è stato anche sceneggiatore, tra gli altri, di Smetto quando voglio. Ad honorem e Smetto quando voglio. Masterclass. Ed è proprio dai due film della trilogia firmata da Sydney Sibilia che Di Capua recupera uno sguardo su Roma inedito, caratterizzata da tonalità grigie e a tratti non riconoscibile, che fa da sfondo a una storia sospesa tra il desiderio e l’ossessione, dove l’oggetto diventa una specie di ipnosi e può arrivare a cambiare o rovinare le vite dei protagonisti. Un film che non riesce sempre a controllare le scene drammatiche. Però già si intravedono uno sguardo riconoscibile, magari ancora un po’ grezzo, e un’idea di cinema evidente soprattutto nel momento in cui Di Capua lascia sospesi i suoi personaggi nei silenzi, chiusi nei primi piani dove sono prigionieri dei loro stessi pensieri. Recensione ❯
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Una commedia che diventa dramma famigliare seguendo la deriva sempre più assurda di una famiglia a pezzi. Commedia, USA, Danimarca, Svezia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un emporio di mobili in mezzo alla campagna, una signora si siede su un divano verde. E rifiuta
ostinatamente di rialzarsi, mentre i tre figli adulti, David, Gruffudd e Linda, cercano di smuoverla da lì. Espandi ▽
In un vecchio negozio di mobili di un'imprecisata città americana, tra oggetti ammucchiati e scatoloni, una signora ottantenne, venuta con i figli David e Gruffud a cercare una cassettiera, si siede su un divano e decide di non muoversi più. Dopo l'arrivo dell'altra figlia Linda, toccherà al figlio minore David, padre di famiglia tormentato e premuroso, capire le ragioni del comportamento della madre. La situazione sempre più assurda e tesa darà all'uomo l'occasione di regolare i conti con i fratelli e trovare nella figlia del proprietario del locale e nel suo gestore due strane figure con cui confrontarsi… Partendo da uno spunto da commedia dell'assurdo, l'esordio (americano) del regista svedese Niclas Larsson entra progressivamente nei territori più rischiosi del thriller psicologico e infine del dramma famigliare. Quello di Larsson è un cinema di parola, di scene e atti scanditi, di personaggi che entrano ed escono, ciascuno con un proprio ruolo preciso. Recensione ❯
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Louise, possessiva e mondana, ha bisogno di un po' di indipendenza dal convivente Remi, che peraltro ama molto, per vivere nelle notti parigine. Espandi ▽
Novembre, Parigi. Louise è una giovane arredatrice d'interni che vive con Rémi in un appartamento a Marne La Vallée, quartiere periferico in fase di completamento. Louise, anche se ama il suo compagno, vorrebbe però conservare una parte di autonomia che le consente di uscire la sera con amici e amiche senza doversi sempre piegare a compromessi. Rémi invece pensa esattamente all'opposto. Pensa di aver già poco tempo da condividere con lei e non vuole perderne neanche un secondo. Recensione ❯
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Una scrittrice è in viaggio in Giappone. Cercherà di lasciarsi andare ma il fantasma del defunto marito è sempre presente. Espandi ▽
La casa di Sidonie, scrittrice francese, è vuota da quando il marito è morto tragicamente in un incidente. La donna la lascia quindi temporaneamente, cogliendo l’occasione di un viaggio in Giappone per degli impegni promozionali con l’editore che sta curando una riedizione del suo primo romanzo. All’arrivo, quest’ultimo la attende in prima persona, per accompagnarla in un esplorazione in varie tappe attraverso le meraviglie del paesaggio nipponico. Nella terza regia di Élise Girard c’è una classica associazione tra un viaggio letterale e uno interiore, che mescola dolore e ricordo con lo stupore inconsueto della negoziazione con un luogo che non ci appartiene. Nelle mani della regista c’è una materia narrativa esilissima, perfino ovvia, ma è una carta velina indispensabile per congiungersi al suo tocco lieve, che accarezza malinconia e un sottile filone di surreale brillantezza. È un cinema minimalista, elegante, adulto ma con un cuore leggero. Recensione ❯
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