Melrick ogni estate torna in Guyana francese dalla nonna dove riscopre le proprie radici musicali, ma un'ombra tragica pesa sulla famiglia.. Espandi ▽
Melrick, 13 anni, vive in Francia ma ogni estate torna in Guyana francese dalla nonna, riscoprendo le proprie radici e la tradizione musicale del carnevale. Tuttavia, un'ombra tragica pesa sulla famiglia. In un territorio d'oltremare francese segnato da una storia di schiavismo e da persistenti violenze, attraverso un racconto che unisce realtà e finzione, Melrick intraprende un difficile cammino di crescita, tra consapevolezza e perdono. Recensione ❯
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Un documentario che cerca di raccontare il rapporto tra Taylor Swift e la politica americana. Espandi ▽
Taylor Swift è più di una pop star. Nonostante la sua immagine di star e i suoi testi apolitici, la cantante attraversa un'America agitata da una campagna presidenziale particolarmente violenta. Recensione ❯
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Un giovane poliziotto rimane ossessionato da un caso che lo ha molto coinvoto. Espandi ▽
Il film segue Paul Chartier, un giovane poliziotto che è diventato ossessionato da un caso che coinvolge un famigerato pedofilo dopo essere arrivato vicino a catturarlo. Recensione ❯
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Una vedova cerca solidarietà per dare a se stessa e ai suoi figli una vita migliore. Espandi ▽
Intenzionata a fornire una vita migliore a se stessa e ai suoi figli dopo il suicidio del marito, Sanjivani lotta contro il tradizionale abbandono delle vedove tipico della sua cultura, finché non si unisce a un gruppo di discussione con altre vedove di suicidi. Forte della comunità, di storie condivise di resilienza e di solidarietà inaspettata, Sanjivani traccia un percorso in avanti. Recensione ❯
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Un cinema impegnato che riflette sulla maternità di una donna divisa tra la lotta alla dittatura e il figlio. Drammatico, Francia, Belgio, Messico2024.
Un'attivista deve scegliere tra la causa che combatte e la maternità. Espandi ▽
Guatemala 1976. Maria è una militante della resistenza al regime ed è costretta, dopo che il proprio compagno è stato assassinato, a prendere una decisione. Per continuare la lotta deve abbandonare Marcos, il figlio neonato, e fuggire in Messico. Sarà la nonna ad occuparsene. Quando, dieci anni dopo, le sembrerà possibile tenere Marcos con sé non tutto sarà semplice.
Partendo da elementi autobiografici Cèsar Diaz descrive con partecipazione i dilemmi che affronta una madre che non vuole, nonostante tutto, rinunciare ad esserlo.
È interessante vedere come Diaz, che è anche sceneggiatore del film, abbia mostrato come anche in ambito rivoluzionario e progressista le istanze materne vengano messe, seppure con valide motivazioni, in secondo piano. Maria, che in Messico ha trovato una copertura lavorando nella redazione di un periodico, 'deve' lasciare che il bambino le venga nuovamente tolto e sia inviato a Cuba, Bejo riesce a offrire al personaggio tutte le tensioni ideali e affettive che creano un inevitabile contrasto interiore. Recensione ❯
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Il dramma intimo di un padre che vuole dare un futuro migliore al proprio figlio. Espandi ▽
Alain cresce da solo il figlio sordo Milano e vuole dargli una vita migliore di quella che ha, ma nonostante le migliori intenzioni, il suo fallimento diventa evidente. La relazione padre-figlio viene messa sotto pressione quando Milano vuole incontrare la propria madre biologica. Recensione ❯
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Un ragazzo tranquillo precipita in un incubo a causa di una ragazza misteriosa. Espandi ▽
Mady, un giovane nero di Bruxelles, di giorno studia e di sera, per guadagnare qualcosa, fa il fabbro. È tranquillo, responsabile e cerca di stare lontano dai guai. Ma una notte va ad aprire la porta di una ragazza che gli ha detto di aver perso le chiavi di casa e precipita così in una spirale di violenza, paura, fuga. Recensione ❯
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Un'opera attuale sulla difficoltà, o addirittura impossibilità, di un dialogo. Vincent Lindon sempre una garanzia. Drammatico, Belgio, Francia2024. Durata 110 Minuti.
Pierre, operaio nelle ferrovie, ha due figli uno dei quali, il maggiore, si avvicina a gruppi di estrema destra che rappresentano l'esatto contrario dei principi del padre. Espandi ▽
Pierre, ferroviere cinquantenne, alleva i suoi due figli da solo. Quando Louis, il più giovane, lascia casa per studiare alla Sorbona di Parigi, Fus, un po' più grande e non molto bravo negli studi, diventa sempre più riservato. Affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra, antitesi dei valori di suo padre. Recensione ❯
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La storia vera di una ragazza più veloce dei suoi traumi, un film-tributo a una figura simbolo di libertà e resistenza. Drammatico, Italia, Germania, Belgio2024. Durata 102 Minuti.
La storia di Samia racconta il coraggio di una giovane donna che sfida un regime brutale e lotta per la sua libertà e per il suo futuro. Espandi ▽
Samia è una bambina somala con il sogno di diventare la donna più veloce del suo paese. Ci riuscirà, grazie al sostegno di suo padre e del suo amico allenatore Ali, arrivando fino alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nulla però sarà semplice, Samia dovrà lottare contro un Paese tormentato da fanatismo religioso e dalla guerriglia, e scoprirà che attraversare l'Europa purtroppo è un'impresa - per molti - impossibile.
Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà. Non dirmi che hai paura prosegue là dove finisce Io Capitano di Garrone: c'è un adolescente in mare su un barcone anche qui, anche qui una nave italiana si avvicina. Solo che è troppo tardi, le prigioni libiche hanno messo a dura prova corpi e spiriti, sole, sete e stenti hanno fatto il resto. E un tuffo con l'utopia di salvezza può essere fatale.
Un film che senza la minima traccia di retorica si rivela commovente, possiede tutta la forza dirompente di una storia vera di coraggio e disobbedienza e ha il merito di ricordare la figura di una velocista dimenticata, la piccola Samia che non sapeva che sarebbe diventata un simbolo. E a suo modo un'eroina. Recensione ❯
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Da oltre 3 decenni, Sophie Cauvin ha intrapreso un viaggio per confrontarsi con questi ricordi frammentati della natura e immortalarli nelle sue creazioni artistiche. Espandi ▽
Entriamo nel mondo visivo e materico di Sophie Cauvin, pittrice belga che da oltre trent'anni raccoglie pietre e terre da paesaggi trasformati dal tempo e dall'uomo. Diretto dal regista franco-iraniano Mojtaba Bahadori, il documentario rivela il gesto creativo dell'artista, profondamente legato alla terra: ogni frammento raccolto racconta una memoria del pianeta, un'eco di luoghi separati da confini e storia. Il film si distingue per la sua bellezza visiva, la forza evocativa delle immagini e una sincera attenzione all'ambiente. Un'esperienza ipnotica che restituisce dignità alla materia e al paesaggio, celebrando l'arte come forma di resistenza e ricomposizione. Recensione ❯
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Un'avventura con quattro sorelle che non hanno nulla in comune. Nulla, tranne il cognome Martini. Espandi ▽
Livi Martini ha tre sorelle: l'adolescente Tessa, la dodicenne Malea e la piccola Kenny, che comunica con il pesciolino argentato immaginario che tiene stretto nella sua manina. Accanto a loro, e agli occhi di mamma Ines, organizzatrice di eventi, e papà Corilanus, adorabile pasticcione con la mania del fai da te, Livi si sente invisibile. Quando Paul, un pinguino con il talento per la danza, viene catturato da due prestigiatori che vogliono esibirsi con lui a Las Vegas, le sorelle Martini (e Deniz) si imbarcheranno in un'avventura movimentata per cercare di riportarlo in salvo.
Paul - Un pinguino da salvare è una coproduzione italo-belga-tedesca che prende le mosse da un parco realmente esistente in Germania, il Wanyama, e si snoda fra fughe in bicicletta, campeggi al lago e "piccoli problemi di cuore".
Piacevolmente rassicurante, il film conserva un'ingenuità infantile senza trattare le sue protagoniste come sciocche e invita fratelli e sorelle a "restare uniti quando il gioco si fa duro", dando per acquisito che, al netto delle invenzioni drammaturgiche di una commedia per ragazzi, nella vita il gioco può farsi duro anche per i più giovani. Recensione ❯
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Natale 1985. Un devoto padre e commerciante di carbone, Bill Furlong, scopre sorprendenti segreti custoditi dal convento della sua città, insieme ad alcune sue scioccanti verità. Espandi ▽
Nel convento dove consegna il carbone, Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno “in cura”, e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino. Al primo snodo di una nuova fase della sua carriera, quella del post-Oppenheimer, il magnetico attore irlandese sfrutta un po’ di quella visibilità globale per aiutare una piccola opera di straordinaria intimità e ammirevole precisione della messa in scena. Non epopea di sopravvivenza attraverso gli anni per le vittime, né sguardo storico postumo sugli effetti della vicenda; la regia del belga Tim Mielants è un’essenziale parabola natalizia, che nella sua brevità coglie il profondo di un singolo istante: quello in cui una persona come tante si chiede se sia davvero possibile far finta di non vedere cosa accade nel convento in fondo alla strada del paese, in cui le ragazze sono tenute nascoste e trattate come prigioniere. Recensione ❯
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Una diciannovenne francese parte per la Siria ma non è preparata a ciò che l'aspetta. Espandi ▽
Spinta dalle promesse di una nuova vita, la diciannovenne francese Jessica parte per la Siria per unirsi a Daesh. Arrivata a Raqqa, si unisce a una casa per future mogli di combattenti e si ritrova presto prigioniera di Madame, carismatica direttrice che gestisce il dormitorio con pugno di ferro. Recensione ❯
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Un ritratto della popolazione di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo. Espandi ▽
Un ritratto degli abitanti di Kinshasa con le loro speranze, fede e sfide da affrontare, immersi nella bellezza delle notti nella capitale della Repubblica Democratica del Congo. Recensione ❯
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Un dramma toccante sulla lotta per la paternità e la resistenza in un Paese ostile, con un Romain Duris in stato di grazia. Drammatico, Francia, Belgio, Giappone, USA2024. Durata 98 Minuti.
Un film che racconta il Giappone di oggi da un punto di vista inusuale, in cui convivono luci e ombre. Espandi ▽
Jerome, detto Jay, è un tassista francese che vive a Tokyo, ma è soprattutto un padre separato che non vede l'ora di ritrovare sua figlia Lily. In Giappone la legge non prevede l'affido congiunto. Nel frattempo aiuta la sua amica Jessica, che si trova nella sua stessa situazione, a rivedere suo figlio. Ai genitori europei la burocrazia nipponica appare come una barriera insormontabile, bisogna ricorrere a metodi più empirici, più umani, solo così l'impossibile "caccia al tesoro" filiale può trasformarsi in una concreta opportunità di incontro.
È un commovente dramma sulla paternità e insieme un'opera di sottile denuncia sulla rigida legge nipponica in tema di affidamento, Ritrovarsi a Tokyo.
È un tema decisamente inedito, quello di cui sceglie di occuparsi Guillaume Senez, regista e cosceneggiatore di evidente sensibilità, che ci ha abituato a riflessioni sulla paternità ma anche sul senso di appartenenza. Con lo spessore umano che caratterizza le sue opere precedenti, finisce questa volta per firmare un'opera toccante e malinconica, un film sulla resistenza di un uomo, o meglio di un padre-coraggio. Recensione ❯
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