La storia vera di una ragazza più veloce dei suoi traumi, un film-tributo a una figura simbolo di libertà e resistenza. Drammatico, Italia, Germania, Belgio2024. Durata 102 Minuti.
La storia di Samia racconta il coraggio di una giovane donna che sfida un regime brutale e lotta per la sua libertà e per il suo futuro. Espandi ▽
Samia è una bambina somala con il sogno di diventare la donna più veloce del suo paese. Ci riuscirà, grazie al sostegno di suo padre e del suo amico allenatore Ali, arrivando fino alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nulla però sarà semplice, Samia dovrà lottare contro un Paese tormentato da fanatismo religioso e dalla guerriglia, e scoprirà che attraversare l'Europa purtroppo è un'impresa - per molti - impossibile.
Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà. Non dirmi che hai paura prosegue là dove finisce Io Capitano di Garrone: c'è un adolescente in mare su un barcone anche qui, anche qui una nave italiana si avvicina. Solo che è troppo tardi, le prigioni libiche hanno messo a dura prova corpi e spiriti, sole, sete e stenti hanno fatto il resto. E un tuffo con l'utopia di salvezza può essere fatale.
Un film che senza la minima traccia di retorica si rivela commovente, possiede tutta la forza dirompente di una storia vera di coraggio e disobbedienza e ha il merito di ricordare la figura di una velocista dimenticata, la piccola Samia che non sapeva che sarebbe diventata un simbolo. E a suo modo un'eroina. Recensione ❯
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Natale 1985. Un devoto padre e commerciante di carbone, Bill Furlong, scopre sorprendenti segreti custoditi dal convento della sua città, insieme ad alcune sue scioccanti verità. Espandi ▽
Nel convento dove consegna il carbone, Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno “in cura”, e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino. Al primo snodo di una nuova fase della sua carriera, quella del post-Oppenheimer, il magnetico attore irlandese sfrutta un po’ di quella visibilità globale per aiutare una piccola opera di straordinaria intimità e ammirevole precisione della messa in scena. Non epopea di sopravvivenza attraverso gli anni per le vittime, né sguardo storico postumo sugli effetti della vicenda; la regia del belga Tim Mielants è un’essenziale parabola natalizia, che nella sua brevità coglie il profondo di un singolo istante: quello in cui una persona come tante si chiede se sia davvero possibile far finta di non vedere cosa accade nel convento in fondo alla strada del paese, in cui le ragazze sono tenute nascoste e trattate come prigioniere. Recensione ❯
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Un'opera per tornare a riflettere sulla vicenda di Mimmo Lucano grazie alla sua stessa comunità. Documentario, Italia, Francia, Belgio2024. Durata 97 Minuti.
Dopo vent'anni di armonia, l'arresto del sindaco Lucano costringe Riace, modello per l'accoglienza dei migranti, a un doloroso dilemma: resistere o scomparire. Espandi ▽
Mimmo Lucano, accogliendo i primi 200 migranti giunti sulle vicine coste della Calabria ha fato il via ad un modello di integrazione che ha rivitalizzato strutture del paese ormai improduttive. Qualcuno però non apprezzava il modello e, denunciandolo con l’accusa di diversi reati, ha interrotto l’attività costringendo di fatto molti dei nuovi arrivati e ormai integrati ad andarsene. Il documentario segue tutta la vicenda illustrando motivazioni ed accuse.
Siamo di fronte a un reportage di una lunga, troppo lunga, vicenda di diffamazione (così è di fatto visto che in definitiva tutte le accuse tranne una minore sono state alla fine ritenute prive di fondamento) che si schiera nettamente dalla parte di Lucano.
Ci sono documentari che consentono di ripercorrere in sintesi ciò che la cronaca ci aveva proposto un po’ alla volta. Permettono così di tornare a riflettere sull’accaduto e assumere una nuova e più circostanziata lettura perché offerta, in questo caso, dall’interno di una comunità attiva e, come suggerisce il titolo, resistente. Un paese di resistenza appartiene alla categoria. Recensione ❯
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Un eccezionale film di animazione adatto a tutti. Un'universale ode alla solidarietà e alla cooperazione. Animazione, Belgio, Lettonia, Francia2024. Durata 84 Minuti.
Un gatto deve provare a superare la paura dell'acqua. Espandi ▽
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l'arrivo di un'inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca, insieme a un variopinto gruppo di animali. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l'unione è la loro vera forza. Recensione ❯
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Il racconto di un mondo antico osservato con grande attenzione e restituito con commovente naturalezza. Drammatico, Italia, Francia, Belgio2024. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia: non più bambine, non ancora donne, nell'ultimo anno del conflitto mondiale, un unico sparo segna la fine della loro innocenza Espandi ▽
Lucia, Ada e Flavia sono le tre figlie femmine della famiglia Graziadei che ha contato dieci nascite, non tutte purtroppo andate a buon fine. Quando i Graziadei ospitano un soldato siciliano che ha disertato l’esercito si innesca una reazione a catena che l’unità famigliare dovrà gestire, e che si svilupperà lungo le quattro stagioni dell’ultimo anno di guerra.
Vermiglio è l’opera seconda di Maura Delpero e dà già prova di una sorprendente maturità espressiva che affonda le sue radici nel cinema di Ermanno Olmi, ma ancor di più in una realtà osservata con grande attenzione e restituita con commovente naturalezza.
Delpero e i suoi personaggi (si) raccontano con la calma e l’apparente semplicità di un tempo e uno schema di relazioni domestiche ben codificate dal costume sociale e dall’abitudine, ma sempre in procinto di aprire il fianco al nuovo, e non sempre al meglio. Agli spettatori riserva il privilegio di seguire passo passo il suo racconto, assaporandone il gusto e annusandone gli odori, godendosi la musicalità di un dialetto montanaro e i suoi vocaboli desueti, il calore di una tazza di latte fra due mani giunte o di tanti corpi giovani assembrati in una sola stanza e un letto, anche posizionandosi testa e piedi. Recensione ❯
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Tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme. Minervini si dimostra ancora una volta attentissimo a persone e luoghi. Drammatico, Italia, Belgio2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film di finzione, storico, in costume, che non sacrifica il realismo, l'immediatezza e l'intimità. Espandi ▽
Inverno, 1862. Da qualche parte nelle terre dell'Ovest, un manipolo di soldati nordisti deve perlustrare il territorio e resistere due settimane prima dell'arrivo della 'cavalleria'. In attesa di un nemico invisibile organizzano il campo e le guardie. Giovani volontari, che hanno sparato soltanto ai conigli, o soldati di lungo corso, che lucidano Colt e fucili, giocano a carte e si scambiano pensieri sulla guerra civile che dilania l'America. Come solo orizzonte un crinale dietro il quale riparare ed oltre il quale avanzare e interrogare il senso del loro arruolamento. Sono soli sulla terra, trafitti soltanto da un colpo di carabina, ed è subito neve.
Si fa domande Minervini e le risposte sono sempre magnifiche. Questa volta è un film di guerra come una preghiera, fondato sull'esperienza della durata, l'attenzione minuziosa alle persone e ai luoghi, la forza tellurica dei quadri, gli spazi vergini, l'assordante laconismo degli attori.
Assistiamo a una serie di tableaux vivants di una guerra che è tutte le guerre insieme, dove i soldati combattono per diventare uomini, forse eroi, sicuramente cadaveri. Il film prende piena misura del destino dell'individuo in mezzo a forze collettive. Minervini ci ricorda che qualche volta c'è più storia in un silenzio o in un guizzo di luce che in tutti i romanzi del mondo. Poi la neve cade sui volti levati, la morte è rimandata, la vita deve ancora arrivare. Recensione ❯
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Una commedia innocua e a tratti divertente, dallo script che non ci va leggero. Commedia, Francia, Belgio2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una commedia dell'assurdo tratta da una storia vera... o quasi! Espandi ▽
Nella Francia del XVII secolo, quando Luigi XIV è ancora un bambino e a guidare il paese è il cardinale Mazzarino, per l'assassinio di un nobile maresciallo della corona, accoltellato in una città al confine con la Savoia, viene accusata una capra. Da prassi dell'epoca, contro l'animale viene allestito un processo e a difendere l'imputata è chiamato lo spiantato avvocato parigino maître Pompignac, celebre per non aver mai vinto una causa. L'uomo è convinto di aver trovato il caso della vita, ma non sa che per evitare tensioni con l'odiata Savoia da Parigi viene mandato l'avvocato più celebre della nazione, l'imbattibile maître Valvert.
Dopo un incredibile successo nel suo paese, Il caso Josette (che in originale si chiama semplicemente Les chevres!, e il riferimento non è ai soli animali...) arriva anche da noi, dove in realtà la stella Dany Boon non è mai riuscita a brillare.
La chiusa a sorpresa è tanto buffa quanto pretestuosa: ma del resto è tutto il film a essere pretestuoso, e allora tanto vale prenderlo per quel ché, una commedia non esattamente raffinata, per quanto innocua e qua e là (non così) divertente. Recensione ❯
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Due ragazzi si confrontona con i primi dubbi sulla sessualità. Espandi ▽
Il quattordicenne Elias si sente sempre più un solo nel suo villaggio. Quando incontra Alexander, il suo nuovo vicino coetaneo, Elias si confronta con lui sulla sua sessualità. Recensione ❯
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Don Diego diventa sindaco di Los Angeles ma dovrà rivestire i panni di Zorro per salvare ancora una volta la sua città. Espandi ▽
Nel 1821, Don Diego de la Vega diventa sindaco di Los Angeles per migliorare la sua amata città. Tuttavia, la città si trova in difficoltà finanziarie a causa dell'avidità di un uomo d'affari locale, Don Emmanuel, e i poteri di Diego come sindaco non sono sufficienti per combattere l'ingiustizia. Diego non usa la sua identità di Zorro da 20 anni, ma sembra che non abbia altra scelta che riportare Zorro in vita per il bene comune. Ma Diego lotta per bilanciare la sua doppia identità di Zorro e di sindaco, mettendo a dura prova il suo matrimonio con Gabriella, che è all'oscuro del suo segreto. Riuscirà Diego a salvare il suo matrimonio e la sua sanità mentale in mezzo al caos? Recensione ❯
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Jazz e decolonizzazione s'intrecciano e riscrivono un episodio della Guerra Fredda. Espandi ▽
1960: sedici Paesi africani vengono ammessi alle Nazioni Unite, scatenando un terremoto politico. Per mantenere il controllo sulle ricchezze dell'ex Congo belga, Re Baldovino trova un alleato nell'amministrazione Eisenhower, che teme di perdere l'accesso alle forniture di uranio, vitale per la produzione di bombe atomiche. In veste di ambasciatore, il jazzista Louis Armstrong si trasforma inconsapevolmente nel paravento per il primo colpo di Stato post-coloniale in Africa, mentre altri artisti come Nina Simone, Duke Ellington e Dizzy Gillespie si trovano di fronte a un gravoso dilemma: come rappresentare un paese in cui vige ancora la segregazione razziale? La guerra fredda raggiunge l'apice quando il leader sovietico Nikita Kruscev denuncia all'Assemblea Generale la complicità delle Nazioni Unite nella destituzione di Lumumba. Un magistrale racconto a più voci e a ritmo sincopato su come è stata minata l'autodeterminazione africana negli anni '60. Recensione ❯
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Un giovane poliziotto rimane ossessionato da un caso che lo ha molto coinvoto. Espandi ▽
Il film segue Paul Chartier, un giovane poliziotto che è diventato ossessionato da un caso che coinvolge un famigerato pedofilo dopo essere arrivato vicino a catturarlo. Recensione ❯
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Tre piccoli amici dovranno affrontare la minaccia che rischia di distruggere la foresta. Espandi ▽
Nel Borneo, ai margini della foresta tropicale, a Kéria viene regalato un cucciolo di orango. Con la foresta più minacciata che mai, Kéria, Selaï e il piccolo primate Oshi dovranno affrontare molti ostacoli. Recensione ❯
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Una ragazza si ritrova coinvolta in un'amicizia per cui farebbe qualsiasi cosa. Espandi ▽
Fanny ha 17 anni e sta ancora cercando se stessa. Fa fatica a fare amicizia. Quando va in Germania, incontra l'amica di penna Lena, che sogna di impegnarsi politicamente. Fanny è turbata. Per compiacere Lena, è pronta a fare qualsiasi cosa. Recensione ❯
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Un documentario che cerca di raccontare il rapporto tra Taylor Swift e la politica americana. Espandi ▽
Taylor Swift è più di una pop star. Nonostante la sua immagine di star e i suoi testi apolitici, la cantante attraversa un'America agitata da una campagna presidenziale particolarmente violenta. Recensione ❯
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Un artista ripensa la sua vita e la sua arte dopo un incontro casuale. Espandi ▽
Jean-Yves Machond, un artista concettuale in crisi, lascia Bruxelles e va a Étretat, la località della Normandia nota per le falesie immortalate da Claude Monet. L'incontro con un pittore locale, ovviamente figurativo, lo porterà a ripensare non solo la sua arte, ma anche la sua vita. Recensione ❯
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