| Anno | 2023 |
| Genere | Azione |
| Produzione | Corea del sud |
| Durata | 101 minuti |
| Regia di | Tae-gon Kim |
| Attori | Lee Sun-kyun, Ju Ji-hun, Hee-won Kim (II), Seong-kun Mun, Su-an Kim Park Ju-hyun, Kim Tae-woo, Park Hee-bon, Soo-jung Ye. |
| MYmonetro | 2,34 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 maggio 2023
Un incidente scatena l'ira di una bestia misteriosa.
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CONSIGLIATO NÌ
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Jung-won è un agente della sicurezza che lavora per la Casa Blu, sede del governo sudcoreano: è vedovo e padre di un'adolescente, con cui il rapporto si è via via incrinato. Quando sta per accompagnare la figlia all'aeroporto, incappa in un incidente di enormi proporzioni verificatosi su un ponte. La reazione a catena generata dall'incidente si trasforma in una escalation di morte e terrore: tra i veicoli ce ne sono infatti alcuni legati a un'operazione militare segreta, denominata Project Silence, che coinvolge dei cani da combattimento geneticamente modificati. Quando questi sfuggono al controllo la caccia all'uomo è aperta.
I ripetuti successi nel genere action del cinema sudcoreano portano a produzioni sempre più simili tra loro, che cercano di capitalizzare su ingredienti certi anziché percorrere nuove strade.
Categoria alla quale certamente appartiene Project Silence di Kim Tae-gon, che inizia come un thriller politico, si trasforma in catastrofico e assume via via colori horror quando la muta di cani entra in azione. Eccessi in serie, tanto negli incidenti che nelle esplosioni, si sprecano, senza che l'escalation risulti particolarmente giustificata dalla sequenza di eventi né coinvolgente per lo spettatore. Come è tipico del genere, molti personaggi prendono decisioni di rara ottusità e autolesionismo, al solo scopo di introdurre la svolta narrativa susseguente: un meccanismo di mero utilitarismo che è in genere dissimulato, ma che Kim Tae-gon - avvezzo in genere a film di tutt'altra natura, quali Sunshine Boyes e Familyhood - non sembra in grado di mascherare, in un pastiche che attinge a classici fanta-horror internazionali come The Fog, Cujo e Ghostbusters (per lo sguardo satanico dei molossi) o disaster movies locali come The Tunnel, Tidal Wave o Train to Busan, per la riproposizione di situazioni-limite in cui emergono i profili psicologici del personaggio. L'eroe inatteso si rivela tale, l'ambiguo scienziato è un codardo, il capitano coraggioso scopre di avere un cuore e si redime, eccetera eccetera, di luogo comune in luogo comune. Difficile giustificare una sciatteria di sceneggiatura al di sotto dei già indulgenti standard di genere, ma ancor più grave in un prodotto simile è che a fare cilecca sia il comparto CGI, che rende i cani talmente poco realistici da eliminare qualunque velleità di transfert horrorifico.
Facevano molto più paura, nonostante le premesse sovrannaturali, gli zombi di Train to Busan rispetto ai pitbull evidentemente digitali di Project Silence. Il crescendo verso l'epilogo è infine clamorosamente disatteso dall'anti-climax di uno sbrigativo confronto tra Jung-won e il suo capo, risolto senza alcun pathos. Sprecatissimo il protagonista Lee Sun-kyun, già eroe di A Hard Day e padre di famiglia di Parasite, alle prese con un ruolo monocorde, che non gli permette di aggiungere sfumature personali.
Aridatece Cujo! A braccetto col catastrofico su larga scala Acide di Just Philippot, Project Silence di Kim Tae-gon (The Sunshine Boys, Familyhood) delude ampiamente le aspettative, confermando la deleteria pesca a strascico del Festival di Cannes 2023 e dell'inarrestabile Thierry Frémaux. Poi, certo, la presenza di almeno un paio di blockbuster sudcoreani sulla Croisette è da anni una certezza incrollabile [...] Vai alla recensione »
Nel 2019 aveva partecipato del trionfo del Parasite di Bong Joon-ho, primo sudcoreano a vincere la Palma d'Oro, ma per Lee Sun Kyun il Festival di Cannes continua a essere una seconda casa, professionalmente. E' lui infatti uno dei protagonisti sia dello Sleep ospitato dalla Semaine de la Critique del 2023 sia del Project Silence di Kim Tae-gon presentato come Midnight Screening tra i Fuori Concorso [...] Vai alla recensione »
Arriva dalla Corea un titolo abbastanza alieno ai festival, un blockbuster puro, interessato all'intrattenimento, che non risparmia il ricorso ai cliché e per la trama si affida a situazioni ben note ed ad una risoluzione prevedibile. La storia di Cha Jung Won, un funzionario del ministero della difesa che lavora a stretto contatto con le alte sfere politiche, viene stravolta a causa di un incidente [...] Vai alla recensione »