Birdland

Film 2023 | Drammatico 127 min.

Titolo internazionaleIndivision
Anno2023
GenereDrammatico
ProduzioneMarocco, Francia
Durata127 minuti
Regia diLeïla Kilani
AttoriIfham Mathet, Ikram Layachi, Bahia Boutia El Oumani, Mustafa Shimdat, Jaafar Brigui .
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di Leïla Kilani. Un film con Ifham Mathet, Ikram Layachi, Bahia Boutia El Oumani, Mustafa Shimdat, Jaafar Brigui. Titolo internazionale: Indivision. Genere Drammatico - Marocco, Francia, 2023, durata 127 minuti. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 marzo 2023

La giovane Lina Bechtani, birdwatcher accanita sempre in contatto con i suoi follower, si ritrova nel mezzo di una guerra interna alla sua stessa famiglia.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
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Trailer
Un dramma familiare carico di ingredienti mescolati con frenesia. Un approccio sperimentale che lascia volontariamente indietro l'emotività.
Recensione di Silvia Guzzo
mercoledì 22 marzo 2023
Recensione di Silvia Guzzo
mercoledì 22 marzo 2023

La giovane Lina Bechtani ha ereditato dalla madre la passione per gli uccelli. Proprio quella passione che le accomunava ha tuttavia causato la morte della mamma di Lina, di cui lei stessa si sente responsabile. A causa del senso di colpa, dal giorno del drammatico incidente d'auto che le ha strappato via la madre e quasi ucciso il padre, la ragazzina ha fatto voto di silenzio: i suoi pensieri hanno da allora preso forma esclusivamente nella sua testa o sulla sua pelle, oltre che sui social network, dove ha raccolto moltissimi follower. Proprio i social le verranno d'aiuto durante l'estate, quando nel corso di una vacanza nella tenuta dei nonni scoppierà un incendio, e poi una turbolenta guerra familiare.

Dodici anni dopo Sur la planche la regista marocchina Leïla Kilani torna con un altro lungometraggio di finzione incentrato su figure femminili intense e forti, che prendono forma nel corso di un dramma che lascia spazio anche alla tensione tipica del thriller.

In Birdland il burrascoso intreccio familiare dei Bechtani diviene metafora del processo rivoluzionario dei poveri contro i più avvantaggiati, dando vita a un film volutamente caotico, ma proprio per questo dispersivo.

Da quando ha perso la madre, le parole per Lina sono divenute sassi sotto la sua lingua, che per questo non riesce a pronunciare. Tuttavia, i suoi pensieri non si sono mai fermati e, anzi, scorrono frenetici nella sua testa, sulla sua pelle, sui social network. È proprio la voce interiore di Lina che si rivolge al suo amico invisibile, il follower, a condurre la narrazione: una voce frenetica, impazzita, che scappa veloce in un costante e turbolento flusso di coscienza. Soprattutto nei primi due atti del film - uno di esposizione e l'altro dedicato all'inizio della guerra - non c'è spazio per la linearità, e la narrazione procede in modo impetuoso tra immagini della natura, degli animali, flashback onirici e sequenze sincopate di un incendio misterioso.

Il vortice emotivo che pervade la tredicenne Lina anziché avvicinare lo spettatore, in un primo momento, lo allontana: soprattutto all'inizio, Birdland risulta infatti respingente, negando al pubblico qualsiasi ingresso facilitato all'interno della storia e della personalità della sua protagonista. Con il progressivo risolversi degli enigmi, quando tutti i nodi cominciano a venire al pettine, si riesce finalmente a dare un senso a ciò che è venuto prima e a scoprire i risvolti avvincenti di un dramma familiare inserito nei crismi del thriller.

Come nello storico thriller Gli uccelli di Alfred Hitchcock, anche in Birdland i volatili acquisiscono un'aura sinistra, che nella visione mistica della natura di Lina e di suo padre Anis diventano presagio di cambiamenti e sventure. Proprio gli uccelli popolano, insieme alla famiglia Bechtani, la ricca fattoria di El Mansouria, nei pressi della città di Tangeri e Lina osserva gli animali proprio come osserva i suoi familiari, con cui fatica a instaurare un legame. Oltre al padre, l'unica persona con cui riesce a entrare in connessione è Chinwiya, la domestica della tenuta, che considera un suo riflesso. Le due giovani donne si rispecchiano infatti l'una nell'altra e si uniscono nella lotta contro la matriarca Amina, interpretata da un'ottima Bahia Boutia El Oumani.

Il personaggio più riuscito del film è proprio la crudele Amina, che liberandosi dallo stereotipo della nonna comprensiva e amorevole incarna la cattiva della storia: una donna pronta a tutto pur di proteggere le proprie ricchezze, anche a discapito della salute dei suoi stessi figli. La grande dote di Amina è la sua capacità affabulatoria e il modo in cui riesce a sfruttare la dolcezza che tutti vorrebbero vedere in lei: persino il suo aspetto, ordinario e ordinato, conduce fuori strada chi la osserva, pronto ad attribuirle caratteristiche che in realtà non le appartengono. Sono le azioni della matriarca Amina a innescare una guerra familiare turbolenta e burrascosa, che diventa metafora della lotta di classe tra servi e padroni, tra gli abitanti delle baraccopoli e i ricchi proprietari terrieri.

Calderone carico di ingredienti interessanti mescolati con impetuosa frenesia, Birdland mette quindi in scena in modo non convenzionale e coraggioso un dramma familiare che si dimostra tuttavia incapace di coinvolgere lo spettatore sul piano emotivo, lasciando indietro il pubblico in favore di un approccio volutamente caotico e sperimentale.

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venerdì 24 marzo 2023
Silvia Guzzo

La regista marocchina Leïla Kilani torna con un altro lungometraggio di finzione incentrato su figure femminili intense e forti, che prendono forma nel corso di un dramma che lascia spazio anche alla tensione tipica del thriller. In Birdland il burrascoso intreccio familiare dei Bechtani diviene metafora del processo rivoluzionario dei poveri contro i più avvantaggiati, dando vita a un film volutamente caotico, ma proprio per questo dispersivo.

Calderone carico di ingredienti interessanti mescolati con impetuosa frenesia, Birdland mette quindi in scena in modo non convenzionale e coraggioso un dramma familiare che si dimostra tuttavia incapace di coinvolgere lo spettatore sul piano emotivo, lasciando indietro il pubblico in favore di un approccio volutamente caotico e sperimentale.

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