La morte di Mahsa Amini mentre era sotto la custodia della "polizia morale" ha risvegliato più di quarant'anni di proteste contro la repressione nei confronti delle donne e di qualunque oppositore da parte del regime islamico. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Con sontuose riprese in Cinemascope, la Miniatur Wunderland di Amburgo prende vita sul grande schermo. Quando nel 2000 i fratelli gemelli Frederik e Gerrit Braun realizzarono il sogno di una vita, non avevano idea di cosa avrebbero creato: la»Miniatur Wunderland non solo sarebbe diventata la più grande ferrovia in miniatura del mondo, ma anche una delle più grandi attrazioni pubbliche d'Europa con 1,4 milioni di visitatori all'anno. Il film porta questo magico mondo da sogno sul grande schermo per la prima volta come evento documentario. Con filmati d'archivio inediti e animazioni elaborate che mostrano gli inventori che passeggiano nel loro Miniatur Wunderland, il film accompagna gli spettatori in un viaggio fantastico. Il mondo più piccolo del mondo prende vita. E tutto è possibile. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il documentarior acconta il commovente viaggio nella memoria storica di Marina, cominciato grazie al ritrovamento fortuito di alcune bobine Pathé Baby girate dal 1931 al 1946 nell'immenso archivio personale del padre della regista. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Docufilm realizzato per il centenario della nascita che traccia la storia di don Milani toccando i suoi luoghi simbolo (Montespertoli, Calenzano e Barbiana): presenta documenti inediti come l'atto di battesimo del priore di Barbiana, e altri rinvenuti dall'autrice sotto la guida dell'archivista Giulio Cesare Bucci, a Montespertoli. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un' indagine intima che riflette sulla visione del mondo dei giovani. Espandi ▽
Un viaggio, un'indagine intima di Giovanni Caccamo, co-sceneggiatore del film assieme ad Angelo Bozzolini, alla ricerca delle idee di cambiamento della sua generazione. È il continuum del suo nuovo album, Parola, nel quale il cantautore ha raccolto l'appello di Andrea Camilleri, che chiese ai giovani di far partire un umanesimo della parola. Attraverso quindici simposi universitari e un concorso di idee
online, Caccamo ha lanciato una domanda appello a tutti i giovani italiani: «Cosa cambieresti della società
in cui vivi e in che modo?». A questa domanda hanno risposto, per iscritto, oltre novecento ragazzi. I
quindici giovani autori dei trattati più brillanti hanno fatto parte della performance artistica Agorà del
cambiamento, nella Stanza della Segnatura di Raffaello nei Musei Vaticani, per discutere di cambiamento e
di futuro. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un ritratto del grande Jean-Luc Godard che ne ripercorre la carriera e quel suo fondersi con l'arte stessa. Espandi ▽
Un autoritratto con materiali d'archivio di Jean-Luc Godard. Ripercorre la carriera unica e inedita, fatta di battute d'arresto improvvise e ritorni sconvolgenti, di un cineasta che non ha mai guardato indietro al suo passato, non ha girato mai lo stesso film due volte, e ha persegueito instancabilmente la sua ricerca, in una diversità di ispirazione davvero inesauribile . Attraverso le parole, gli occhi e l'opera di Godard, il film racconta una vita di cinema; quella di un uomo che ha preteso sempre molto da se stesso e dalla sua arte, fino a fondersi con essa. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno sguardo su una delle più grandi discariche insalubri d'Europa: Belgrado. Espandi ▽
Settemila anni fa, Vinca, un sobborgo di Belgrado in continua espansione sul Danubio, era la culla della cultura neolitica europea. A pochi chilometri di distanza si spande oggi una delle più grandi discariche insalubri d'Europa. Il luogo è avvolto dal fumo mentre un gruppo di vigili del fuoco cerca di spegnere l'ennesimo incendio, una fonte di contaminazione che, negli ultimi cinque anni, ha regolarmente classificato Belgrado come una delle città più inquinate del mondo. Tra le migliaia di gabbiani in cerca di cibo e i fumi che la fanno sembrare una landa vulcanica, alcuni uomini capitanati dal rom Yani (a sua volta alle dipendenze di un capo invisibile) si guadagnano da vivere raccogliendo bottiglie di plastica e fogli di alluminio, in competizione con altri gruppi che non si fanno scrupoli a rubarsi a vicenda i grandi sacchi colmi di questo bottino. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Allihopa, "tutti assieme" in svedese, è l'eccezionale racconto di come la squadra di calcio del Dalkurd, nata come progetto sociale in una cittadina operaia di provincia svedese, sia diventata di fatto la squadra nazionale del Kurdistan. Fondato da rifugiati curdi per aiutare i giovani ad ambientarsi nella loro nuova patria, il Dalkurd è diventato simbolo di speranza e unità per milioni di curdi in tutto il mondo. La trascinante cronaca segue la squadra curdo-svedese nell'impresa di entrare nella storia del calcio europeo, con una scalata senza precedenti attraverso il calcio dilettantistico e professionistico. Incontriamo il Dalkurd nella seconda serie, mentre lotta per raggiungere per la prima volta la divisione d'élite, l'Allsvenskan, più velocemente di quanto sia mai stato fatto prima. Attraverso interviste a cuore aperto, filmati di spogliatoio e riprese che immergono nell'atmosfera delle partite, Allihopa segue il percorso di questi eccezionali protagonisti dentro e fuori dal campo. I giocatori non lottano solo per un posto ai vertici dello sport, ma anche per l'indipendenza del loro popolo: i curdi rimangono il più grande gruppo etnico al mondo senza uno Stato. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ambientato nel Parco di Migliarino-San Rossore-Masaciuccoli, ha per protagonista Giulio, un uomo che giunto all'età della vecchiaia, ripercorre tutta la sua vita nel bosco tra passato e presente in un articolarsi di toni veri e fantastici. Il docufilm è un atto d'amore per la sua terra che si dipana tra sogno e realtà, tra i suoi tanti riferimenti culturali, i suoi maestri di vita e gli animali che lo accompagnano nella sua quotidianità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Chang Dai-chien è una figura fondamentale nella trasmissione dell'arte cinese in Occidente. Tuttavia, il suo esilio di 30 anni dopo aver lasciato la Cina continentale nel 1949 rimane ampiamente frainteso e avvolto nel mistero. Espandi ▽
Un documentario su Chang Dai-chien (1899-1983), il più grande pittore cinese del XX secolo. A partire da alcuni filmati inediti girati a San Francisco nel 1967, la regista sino-americano Weimin Zhang ricostruisce la misteriosa vita dell’artista, dopo la sua partenza dalla Cina nel 1949 e l’esperienza dell’esilio fra l’Argentina, la California, l’Europa e poi il ritorno in patria. La ricerca, durata dodici anni, dà vita a un viaggio nei luoghi attraversati dal pittore. Il film è un ritratto biografico a più facce, alla ricerca della vera e inafferrabile anima di un genio. Tra una testa parlante, un filmato d’archivio di un cinegiornale argentino, una sequenza d’animazione che dà vita a quadri e disegni, le riprese dello stesso artista al lavoro, la voce narrante che passa liberamente dall’inglese al cinese, Weimin Zhang cerca nella varietà delle fonti di giungere al cuore del suo lavoro: incontrare il vero Chang Dai-chien e scovarne l’anima, raccontarne la dimensione più autentica. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia degli Blood, Sweat and Tears che nel 1970 era una delle più grandi band del mondo. Espandi ▽
Nel 1970, Blood, Sweat and Tears era una delle più grandi band del mondo. Erano esplosi sulla scena con audacia e promesse, vendendo milioni di dischi, vincendo numerosi Grammy Awards tra cui Album dell'anno (battendo Abbey Road dei Beatles) e dirigendo il leggendario festival di Woodstock. Richiesti per concerti e apparizioni televisive, BS&T era un beniamino della stampa mainstream e rock, icona della controcultura e ispirazione per una generazione di band basate sui fiati. Il loro futuro era illimitato. E poi è andato tutto storto. Creato con la piena collaborazione di Blood, Sweat and Tears, questo lungometraggio documentario traboccherà di ottima musica, intrighi politici internazionali, avvincenti momenti umani, umorismo e una nuova visione di questa strana storia mai raccontata di un groviglio con l'amministrazione Nixon, un controverso tour dietro la cortina di ferro che li ha messi nel fuoco incrociato di un'America polarizzata e un documentario sul tour perduto che potrebbe spiegare tutto. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una regia magnetica e avvolgente apre una porta su una natura catartica in cui poter elaborare il lutto. Documentario, Camerun, Francia2023. Durata 75 Minuti.
La storia dei bambini del villaggio di Kolofata, un luogo all'apparenza tranquillo su cui incombe una terribile minaccia. Espandi ▽
Un film che racconta in modo intimo e delicato l’infanzia sofferta di tre bambini forti e resilienti del villaggio africano di Kolofata. Con una regia magnetica e avvolgente Cyrielle Raingou trasporta lo spettatore in un luogo affascinante e lontano, che diventa metafora di uno spazio interiore in cui prende forma un difficoltoso processo di elaborazione del lutto. Una caratteristica del cinema di Cyrielle Raingou - già regista di molteplici cortometraggi di tipo documentaristico - è proprio quella di raccontare le identità culturali dell’Africa attraverso leggende, metafore e simbolismi. E infatti anche in Le spectre de Boko Haram emerge in modo chiaro lo spirito che anima gli abitanti di Kolofata, le cui tradizioni sembrano immerse in un’atmosfera magica e surreale, legata ad antiche mitologie. In questo contesto quasi onirico prende vita il percorso di elaborazione del lutto dei bambini, su cui lo sguardo della macchina da presa si posa con delicatezza, lasciando da parte ogni forma di pietismo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'opera ibrida innovativa ed ambiziosa che nell'affrontare il tema del razzismo arriva dritta al cuore. Documentario, Paesi Bassi2023. Durata 72 Minuti.
Sophia, Hanna, Khadija, e la stessa regista Niki, si ritrovano in un nuovo mondo: i Paesi Bassi. Dopo anni, ancora le stesse domande: da dove vieni, parli olandese, ti abbronzi al sole? Espandi ▽
A meta tra film di finzione e documentario, All You See scandaglia l’ipocrita rispettabilità della società olandese in maniera emotiva, intima ed ambiziosa. Costruendo uno stile narrativo del tutto fluido e innovativo, che si presenta come una sorta di mediazione tra documentario e lungometraggio narrativo, Niki Padidar realizza un’opera che afferma il suo carattere personale prima di ogni altra cosa. L’analisi della regista è ad ogni modo mirata a svelare e smontare metodicamente quelli che sono i sistematismi derivanti dal razzismo endemico che permea la società olandese. Tutto questo emerge però dalle parole e dalle testimonianze delle immigrate, dalla loro frustrazione dinnanzi a una società che da una parte le ha integrate, ma che dall’altra continua imperterrita a rifiutarle e a ghettizzarle. Tutto avviene sul piano emotivo, che è una lingua universale che trascende l’aspetto meramente ideologico, motivo per cui il film arriva dritto al cuore dello spettatore. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il racconto di come un ordine religioso matriarcale abbia influenzato la famiglia della regista. Espandi ▽
Un film che descrive l'influenza di un ordine religioso matriarcale segreto - Al-Qubaysiat, di origine siriana - sulla famiglia della regista, i legami inespressi e le conseguenze della lealtà che sua madre, sua nonna e lei stessa hanno dimostrato a questa misteriosa organizzazione. Una storia d'amore di un tipo diverso, e un racconto multigenerazionale sull'eterna ricerca di significato nella vita. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.