Un film che ripercorre carriera e vita privata di una delle più grandi star del cinema scandinavo e non solo. Espandi ▽
Nel film, incontriamo alcuni dei più stretti collaboratori di Liv Ullman nei suoi sette decenni di carriera, tra cui Cate Blanchett, Jessica Chastain, John Lithgow, Jeremy Irons, Sam Waterston, Lena Endre e Pernilla August. Il film esplora la vita sfaccettata di Liv e la sua straordinaria carriera internazionale che dura da oltre 66 anni. Questa è la storia di un essere umano in continua evoluzione pieno di apertura mentale e curiosità, che abbraccia possibilità e incertezze, dimostra cosa significa essere una donna in un mondo dominato dagli uomini e mostra come trovare e usare la propria voce senza perdere la propria integrità, senso dell'umorismo o amici. Il film approfondisce anche i valori fondamentali alla base del fascino universale e della longevità di Liv e celebra una delle più grandi star scandinave. Recensione ❯
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Un'opera ibrida innovativa ed ambiziosa che nell'affrontare il tema del razzismo arriva dritta al cuore. Documentario, Paesi Bassi2023. Durata 72 Minuti.
Sophia, Hanna, Khadija, e la stessa regista Niki, si ritrovano in un nuovo mondo: i Paesi Bassi. Dopo anni, ancora le stesse domande: da dove vieni, parli olandese, ti abbronzi al sole? Espandi ▽
A meta tra film di finzione e documentario, All You See scandaglia l’ipocrita rispettabilità della società olandese in maniera emotiva, intima ed ambiziosa. Costruendo uno stile narrativo del tutto fluido e innovativo, che si presenta come una sorta di mediazione tra documentario e lungometraggio narrativo, Niki Padidar realizza un’opera che afferma il suo carattere personale prima di ogni altra cosa. L’analisi della regista è ad ogni modo mirata a svelare e smontare metodicamente quelli che sono i sistematismi derivanti dal razzismo endemico che permea la società olandese. Tutto questo emerge però dalle parole e dalle testimonianze delle immigrate, dalla loro frustrazione dinnanzi a una società che da una parte le ha integrate, ma che dall’altra continua imperterrita a rifiutarle e a ghettizzarle. Tutto avviene sul piano emotivo, che è una lingua universale che trascende l’aspetto meramente ideologico, motivo per cui il film arriva dritto al cuore dello spettatore. Recensione ❯
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Una troupe segue un gruppo di individui che simula su internet un'esperienza di sopravvivenza simulata. Espandi ▽
Da qualche parte su Internet, c'è uno spazio in cui gli individui si riuniscono in comunità per vivere un'esperienza di sopravvivenza simulata. Sotto le sembianze di avatar, una troupe cinematografica entra in questo luogo e prende contatto con la "gente del posto", scopre le loro storie, paure e aspirazioni. Recensione ❯
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Un doc che cerca di indagare sui crimini della Syria. Espandi ▽
27.000 foto di detenuti civili torturati a morte sono state trafugate dagli archivi segreti del regime siriano da un disertore militare con il nome in codice Caesar e rese pubbliche nel 2014. Il regista Stéphane Malterre e la sua co-autrice e consulente storica, Garance Le Caisne, hanno indagato fino a che punto la giustizia internazionale si dimostri impotente nel perseguire il criminale Stato siriano. Mentre il caso sembra destinato all'oblio, le famiglie delle vittime, insieme agli attivisti e allo stesso Caesar, cercano invece verità e giustizia attraverso i tribunali di tutta Europa. Oltre cinque anni di indagini e battaglie porteranno al primo processo contro gli alti funzionari responsabili della macchina della morte siriana. Recensione ❯
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Un ritratto del grande Jean-Luc Godard che ne ripercorre la carriera e quel suo fondersi con l'arte stessa. Espandi ▽
Un autoritratto con materiali d'archivio di Jean-Luc Godard. Ripercorre la carriera unica e inedita, fatta di battute d'arresto improvvise e ritorni sconvolgenti, di un cineasta che non ha mai guardato indietro al suo passato, non ha girato mai lo stesso film due volte, e ha persegueito instancabilmente la sua ricerca, in una diversità di ispirazione davvero inesauribile . Attraverso le parole, gli occhi e l'opera di Godard, il film racconta una vita di cinema; quella di un uomo che ha preteso sempre molto da se stesso e dalla sua arte, fino a fondersi con essa. Recensione ❯
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Il documentarior acconta il commovente viaggio nella memoria storica di Marina, cominciato grazie al ritrovamento fortuito di alcune bobine Pathé Baby girate dal 1931 al 1946 nell'immenso archivio personale del padre della regista. Recensione ❯
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Serie in quattro parti che affronta le potenzialità delle costruzioni innovative al servizio degli ultimi della società. Espandi ▽
La star mondiale Jeremy Renner produce questa serie raccontando la sua passione per la costruzione e come potrebbe essere di aiuto per la gente di tutto il mondo ri-immaginando dei particolari veicoli ad uso specifico in modo da soddisfare i bisogni della comunità. Recensione ❯
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Una donna parte per incontrare le combettenti curde in Siria. Espandi ▽
Spinta dal desiderio di comprendere meglio la sua identità di donna emarginata in Iran, Negin Ahmadi intraprende una complicata avventura per incontrare le donne combattenti curde nella zona di guerra della Siria settentrionale. Recensione ❯
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La storia degli Blood, Sweat and Tears che nel 1970 era una delle più grandi band del mondo. Espandi ▽
Nel 1970, Blood, Sweat and Tears era una delle più grandi band del mondo. Erano esplosi sulla scena con audacia e promesse, vendendo milioni di dischi, vincendo numerosi Grammy Awards tra cui Album dell'anno (battendo Abbey Road dei Beatles) e dirigendo il leggendario festival di Woodstock. Richiesti per concerti e apparizioni televisive, BS&T era un beniamino della stampa mainstream e rock, icona della controcultura e ispirazione per una generazione di band basate sui fiati. Il loro futuro era illimitato. E poi è andato tutto storto. Creato con la piena collaborazione di Blood, Sweat and Tears, questo lungometraggio documentario traboccherà di ottima musica, intrighi politici internazionali, avvincenti momenti umani, umorismo e una nuova visione di questa strana storia mai raccontata di un groviglio con l'amministrazione Nixon, un controverso tour dietro la cortina di ferro che li ha messi nel fuoco incrociato di un'America polarizzata e un documentario sul tour perduto che potrebbe spiegare tutto. Recensione ❯
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Un documentario sulle locations dei film della storia del cinema italiano, per scoprire che
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley. Espandi ▽
Utilizzando il materiale cinematografico custodito negli archivi Compass e Movie Time, è stato possibile
realizzare questo documentario sulle locations dei film della storia del cinema italiano, per scoprire che
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley. La Monument Valley americana è stata il
territorio dove si sono girati tantissimi western, fino a diventare con le sue montagne arrotondate dai
venti e le immense praterie una sorta di luogo mitico per gli appassionati del cinema americano. Ma
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley, che gli esperti sanno riconoscere nei film più
diversi. Le dune sabbiose di Tor Caldara nei pressi di Anzio, scoperte da Mario Bava, ma presenti nei film
più disparati, da Io sono un autarchico di Nanni Moretti all'ultimo film di Checco Zalone, diventando
indifferentemente il Texas, il Medio Oriente, il rifugio di Diabolik, persino la Luna per Franco e Ciccio.
Lo stesso è avvenuto per i monti della Tolfa, per i boschi di Manziana e di Ronciglione, le cascate di
Monte Gelato e i castelli di Balsorano. Sono tanti i luoghi nei dintorni di Roma che appaiono sullo
schermo: dovevano essere a non più di sessanta chilometri dalla capitale per evitare di dover pagare la
diaria alla troupe, quindi nel Lazio. Un viaggio nei luoghi dei sogni a prezzi contenuti che hanno
contribuito a rendere grande il nostro cinema, e al tempo stesso la riscoperta di luoghi bellissimi. Recensione ❯
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Chang Dai-chien è una figura fondamentale nella trasmissione dell'arte cinese in Occidente. Tuttavia, il suo esilio di 30 anni dopo aver lasciato la Cina continentale nel 1949 rimane ampiamente frainteso e avvolto nel mistero. Espandi ▽
Un documentario su Chang Dai-chien (1899-1983), il più grande pittore cinese del XX secolo. A partire da alcuni filmati inediti girati a San Francisco nel 1967, la regista sino-americano Weimin Zhang ricostruisce la misteriosa vita dell’artista, dopo la sua partenza dalla Cina nel 1949 e l’esperienza dell’esilio fra l’Argentina, la California, l’Europa e poi il ritorno in patria. La ricerca, durata dodici anni, dà vita a un viaggio nei luoghi attraversati dal pittore. Il film è un ritratto biografico a più facce, alla ricerca della vera e inafferrabile anima di un genio. Tra una testa parlante, un filmato d’archivio di un cinegiornale argentino, una sequenza d’animazione che dà vita a quadri e disegni, le riprese dello stesso artista al lavoro, la voce narrante che passa liberamente dall’inglese al cinese, Weimin Zhang cerca nella varietà delle fonti di giungere al cuore del suo lavoro: incontrare il vero Chang Dai-chien e scovarne l’anima, raccontarne la dimensione più autentica. Recensione ❯
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Un pluripremiato documentario girato prima della guerra tra Israele e Hamas del 2023. Espandi ▽
Nella Cisgiordania dilaniata da uno stato continuo di guerra, lo scrittore e alpinista statunitense Andrew Bisharat alla ricerca delle proprie radici scopre assieme a un gruppo eterogeneo di scalatori un ritrovato senso di comunità, di resistenza rispetto alla dura realtà e di riscatto, grazie all'arrampicata. Recensione ❯
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Commozione e meraviglia: gli occhi si incantano davanti ai dipinti del Guercino. Il film racconta arte e vita del pittore dei sentimenti, il maestro del '600 che conquistò la gloria con il suo talento. Una storia che si intreccia a quella del suo paese, Cento, a cui rimase sempre fedele, nonostante il successo. Un legame ricambiato che è emerso forte durante il sisma del 2012, quando i cittadini di Cento sono accorsi a salvare le opere del pittore e, per non lasciarle chiuse in un magazzino, hanno deciso di spedirle lontano per il bene dell'arte. Un incredibile viaggio che ha portato Guercino fino in Giappone, in nome dell'amore per la cultura e della solidarietà fra i popoli. Recensione ❯
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Un coraggioso documentario sulla migrazione che si affida ad una narrazione prima emotiva poi estetica. Documentario, Tunisia, Francia, Italia2023. Durata 153 Minuti.
La storia di un uomo che è fuggito dalla Libia ed è in attesa del permesso di soggiorno italiano. Espandi ▽
Tanto è già stato raccontato sui traumi della migrazione verso l'Occidente alla ricerca della "vita migliore", a volte mitica. Con grande pathos, questo film esplora un'altra rotta, costruendo un filo narrativo dall'esperienza quotidiana di Abderhaman, un migrante fuggito dalla violenza in Libia e in attesa del permesso per rimanere in Italia. Recensione ❯
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