È il racconto poetico e drammatico di un bambino che, nel dopoguerra, perde il padre e,
attraverso i racconti favolistici del nonno, riesce a trovare il coraggio di andare a cercarlo. Espandi ▽
Nel dopoguerra, il piccolo Nicola perde il padre partito dalla Liguria per Buenos Aires in cerca ci
fortuna. Il nonno, per non arrecare troppo dolore al bambino, gli racconta che il papà è stato
rapito dal mare.
Nicola, pero`, non accetta questa situazione. Lui non ha mai visto il mare, lo conosce soltanto
attraverso i racconti rocamboleschi del nonno, e si arrabbia. Deciso a trovare il mare e il suo papà,
il bambino scappa dal villaggio e inizia il viaggio che lo porterà` a diventare un adulto. Recensione ❯
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Girato in Tunisia, un film che parla di temi universali (amore, amicizia, lotta contro le ingiustizie, ricerca della propria identità, conflitti generazionali). Espandi ▽
Una scuola superiore in Palestina. Una bandiera palestinese che deve sventolare il giorno
dell'Indipendenza di Israele, che per i palestinesi è un giorno di lutto (la "nakba"). Un film girato in
un contesto dove l'affermazione dei giovani palestinesi è negata da una tragedia che dura dal 1948. E
trova la sua forza e originalità nel mostrare come la tragedia è calata nella quotidianità, e nel portare
sullo schermo (con empatia, ironia sferzante e senso del paradosso) una nuova generazione trascurata
dai media, che resiste orgogliosamente senza usare la logica della violenza. Recensione ❯
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Un'epopea familiare dalla storia travolgente. Grande cinema contemplativo che apre un mondo con ogni personaggio. Drammatico, Spagna, Italia2022. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia si riunisce come ogni estate nella cittadina più profonda della Catalogna. Questa però potrebbe essere l'ultima. Espandi ▽
Nella campagna assolata della Catalogna, la famiglia Solé vive e coltiva da decenni un vasto frutteto che gli era stato offerto dopo la guerra civile. I Solé si ritrovano perciò impotenti quando furgoni carichi di pannelli solari arrivano sui terreni, pronti a riconvertire il frutteto ed eliminare l'unica attività che la famiglia abbia conosciuto.
In questa epopea familiare in cui la tradizione si scontra violentemente con le fredde costrizioni del presente, Simón dipinge un affresco meticoloso della sua terra e coglie il frutto pienamente drammatico di un cinema contemplativo, di stampo quasi documentaristico.
Grazie alla fluidità di uno stile registico immediato e pulsante, è facile avvertire l'impatto di Alcarràs come un insieme, una storia fiume che ci travolge. Ma non vanno sottovalutati i tanti momenti di straordinaria singolarità; molti coinvolgono i bambini della famiglia, autentici e adorabili, la vera arma segreta del film.
Tutti dettagli che contribuiscono all'afflato romanzesco del film, e aggiungono livelli di caratterizzazione a una storia che fotografa con accuratezza le particolari circostanze socio-economiche dell'industria agricola contemporanea. Recensione ❯
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Il docu-show Netflix in 6 episodi, prodotto da Fremantle, di cui Cattelan è autore e protagonista. Espandi ▽
Scoprire come si fa ad essere felici è un viaggio ed Alessandro Cattelan se lo è fatto tutto. Dalla panda di Roberto Baggio alla regia di Paolo Sorrentino, passando per i campi da golf con Gianluca Vialli e la tenda con Geppi Cucciari. Un supermercato chiuso aspetta Ale e Francesco Mandelli, mentre Elio sarà il suo coach per X Factor Ungheria. Recensione ❯
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Una commedia per famiglie che parla di un amore giovanile. Espandi ▽
Alfons Zitterbacke si è innamorato! L'amata è la sua nuova compagna di classe Leonie che trova semplicemente straordinaria. Quando si avvicina una gita scolastica, Alfons decide di cogliere l'attimo e provare ad avvicinarsi finalmente a lei. Ma anche se ora è più vecchio e più maturo, ciò non significa che questa impresa romantica sarà meno stralunata. Inoltre, Alfons non è l'unico a contendersi il favore di Leonie, perchè c'è il suo acerrimo nemico Nico. Recensione ❯
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Una schiava si ritrova ad essere catapultata dal XIX secolo al 1973. Espandi ▽
Alice desidera la libertà ma è costretta a vivere da schiava in una piantagione rurale della Georgia sotto il suo proprietario brutale e disturbato Paul. Dopo un violento scontro con Paul, fugge attraverso i boschi vicini e si imbatte in un'autostrada, scoprendo presto che l'anno è in realtà il 1973. Salvata sul ciglio della strada da un attivista politico disilluso di nome Frank, Alice comprende rapidamente le bugie che l'hanno tenuta in schiavitù e la promessa della liberazione nera. Recensione ❯
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Il gioco mortale continua: un nuovo livello, delle squadre ispirate ai semi delle carte, e Arisu, Usagi, Kuina e Chishiya si preparano a giocare. Espandi ▽
Arisu e i suoi compagni sono pronti a passare al secondo livello del "game" per affrontare le prove mortali abbinate alle figure dei quattro semi delle carte da gioco. Ben presto scopriranno che questa nuova fase prevede uno scontro all'ultimo sangue contro gli stessi game master: jack, re e regine dalla personalità misteriosa quanto affascinante sono disposti a mettere a rischio la propria vita per trionfare nei giochi. Sebbene le sfide siano ancora più difficili di quelle affrontate in precedenza, Arisu, Usagi, Kuina, Tatta, Ann e Chishiya sono determinati ad arrivare fino in fondo per scoprire la verità su ciò che gli è accaduto. Perché sono lì? Chi sono i game master? È davvero possibile tornare nel mondo originale? Le risposte a queste domande si dimostreranno ricche di sorprese. Recensione ❯
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Una storia che parla di relazioni tossiche e solidarietà femminile, un film che è come un disegno dai vividi contorni, ma sfocato al centro. Drammatico, Canada, USA2022. Durata 89 Minuti.
Durante una vacanza insieme alle amiche di infanzia Tess e Sophie, Alice comincia ad aprirsi e a raccontare una parte nascosta della sua vita. Espandi ▽
Quella di Alice sembra essere una vita perfetta: ha un lavoro stabile, una bella casa, delle amiche affezionate e persino Simon, un fidanzato di bell’aspetto che ha avuto successo nel mondo dell’arte. Nei momenti in cui è da sola, però, Alice sembra essere angosciata, si strappa i capelli ed è estremamente tesa. Quando le sue amiche di infanzia Tess e Sophie le propongono di partire per una settimana al lago per passare del tempo insieme e festeggiare il compleanno di Tess, Alice inizialmente sembra essere preoccupata. Ciononostante, decide di andare con loro: nel corso della vacanza si interesserà al caso di una ragazza scomparsa e lascerà emergere alcuni segreti riguardo alla sua relazione con Simon. L’esordio alla regia Mary Nighy si fa notare per la verosimiglianza con cui descrive una relazione tossica in cui il maltrattamento assume la forma di una violenza mentale, ma non per questo meno dolorosa. Le conseguenze profonde connesse al vivere una simile situazione rimangono però inesplorate, così come le relazioni tra i personaggi. Recensione ❯
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Una storia straordinaria che si dipana mentre le porte del tempo si aprono tra la fine di Goryeo e il presente nel 2022, quando compaiono gli alieni. Espandi ▽
Bisogna essere sudcoreani per avere il coraggio di intraprendere imprese come quella di Alenoid. Choi Dong-hoon mescola almeno quattro generi cinematografici differenti - wuxiapian, fantascienza in stile Terminator, cinecomics e action - con una punta di western e lo spirito di Ritorno al futuro e di serie Tv anni ’80 come Automan o Supercar. Alienoid è un inno all’audacia e un elogio dell’eccesso. Giocato su molteplici piani temporali e livelli narrativi, può apparire ostico se si cerca di comprendere ogni risvolto della trama, ma alcune parentesi ben dosate lasciano spazio alla spiegazione dei punti più oscuri, senza che il didascalismo prevalga sul ritmo forsennato del film. Merito di una capacità, anche questa tutta sudcoreana, di credere fino in fondo nel potenziale del blockbuster di genere, anche laddove gli eccessi e i ganci della continuity sembrerebbero impensabili. La capacità di gestire ritmo e montaggio di Choi permette di contrastare il costante pericolo da sovrabbondanza di sottotrame e citazioni, mantenendo alta l’attenzione dello spettatore. La storia è talmente intricata e piena di colpi di scena, che il regista Choi Dong-hoon e il produttore Ahn Soo-hyu hanno da subito pensato a un binomio di film. Seguirà: Alienoid: Return to the Future. Recensione ❯
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Dieci ragazze parlano delle loro esperienze tra le strade di Bogotà grazie all'aiuto di un'invenzione collettiva: Alis. Espandi ▽
Dieci giovani donne risiedono in una casa per ragazze delle strade di Bogotá. Parlano della loro coinquilina, Alis. Alis è la somma delle loro esperienze, dei loro desideri, delle loro lotte. Alis è un'invenzione collettiva e allo stesso tempo uno spazio protetto che permette di esprimere verità dolorose. Recensione ❯
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Un'opera sulle conseguenze del terremoto in Giappone che invita a porci diverse domande senza retorica o falsi pietismi. Drammatico, Svezia2022. Durata 76 Minuti.
Le disastrose conseguenze del più grande terremoto della storia moderna del Giappone avvenuto nel marzo del 2011. Espandi ▽
Un film sul terremoto che sconvolse il Giappone letto da una prospettiva diversa ed emotivamente coinvolgente. Lo sguardo della regista non si sofferma solo sulle vicende individuali ampliando così le nostre conoscenze. Senza falsi pietismi o retoriche ricattatorie ci si limita a verificare, anche basandosi su dati scientifici, cosa avrebbe potuto accadere se si fosse prestata attenzione ad alcuni segnali provenienti dal mondo della natura. Avvalendosi poi delle neuroscienze vengono offerti dati su come il cervello reagisce a traumi come quelli subiti da chi ha avuto la vita sconvolta in maniera così brutale e repentina. Tutto questo in un contesto estremamente delicato e rispettoso del dolore altrui. Recensione ❯
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A Delhi due fratelli proteggono una specie di uccelli creduta sacra. Espandi ▽
Sullo sfondo oscuro dell'aria apocalittica di Delhi e dell'escalation della violenza, due fratelli dedicano la loro vita a proteggere una vittima dei tempi attuali: l'uccello noto come il nibbio bruno. Recensione ❯
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Un repertorio eloquente, con un montaggio affollato di voci e archivi originali, per ragionare sulle culture urbane di strada. Documentario, USA2022. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Espandi ▽
La direzione di All the Streets Are Silent è pienamente dichiarata dal sottotitolo originale: "the convergence of hip hop & skateboading". Vuole indicare cioè l'intersezione tra hip hop, inteso sia come genere musicale che come movimento artistico nato dalla strada, e cultura degli skaters. Il set è New York, gli anni quelli a cavallo tra Ottanta e Novanta. In un'era pre YouTube e pre social, che quindi sembra lontanissima dall'ipercondivisione dei tempi attuali, e a pochi anni dalla rivoluzione di MTV, il film catapulta lo spettatore all'interno di due sottoculture nate spontaneamente ai margini, socioeconomici ma anche geografici della città, e poi deflagrate.
Spinte, in particolare, da un club aperto a più generi musicali e a una clientela di ogni ceto sociale e discendenza, il Mars di Yuki Watanabe, da un programma radio notturno condotto da Dj Stretch e Bobbito Garcia, e a partire dal '93, dallo Zoo York e Supreme, negozi pionieri e punti d'incontro. Espressioni artistiche rese mainstream, in una seconda fase, dal mercato, discografico e della moda, secondo una parabola già sperimentata da molti altri fenomeni culturali.
Più autocelebrazione e omaggio a una città che sistematica rielaborazione dei processi di integrazione tra culture, All the Streets Are Silent è un repertorio eloquente per ragionare sulle culture urbane di strada. Recensione ❯
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