Il film di Roberto Faenza sulla storia di Mario Capecchi, da ragazzo selvaggio a Premio Nobel. Espandi ▽
La vita e l'infanzia di Mario Capecchi, premio Nobel per la medicina, nato in Italia da madre americana, poetessa e attivista politica, arrestata dai fascisti nel 1941 e successivamente internata in un campo di concentramento tedesco.
Con quell'arresto inizia per Mario, all'età di cinque anni, una vita che diventa ben presto selvaggia, violenta e avventurosa. Quando la madre lo ritroverà miracolosamente nel 1947, inizierà per entrambi un percorso di rinascita che porterà Mario, per usare le sue stesse parole, "dagli stracci alla ricerca". Recensione ❯
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Un documentario sull'attesa della cecità, un'esperienza sorprendente oltre lo sguardo. Espandi ▽
La storia di Sainey, un ventenne gambiano che conosce la dura realtà del suo destino: a causa di un male irreversibile rischia di diventare totalmente cieco. Dopo aver raggiunto l'Italia e aver scoperto che anche qui non esiste una cura, è deciso a imparare più cose possibili per prepararsi alla cecità. In questo viaggio verso l'oscurità, Sainey incontra un nuovo amico e scopre la passione per un nuovo sport, il baseball. Così decide di filmare la sua storia in prima persona e di mostrare al mondo che bisogna reagire anche contro le difficoltà più grandi. Recensione ❯
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Un'epopea ancora poco conosciuta di migranti clandestini, accoglienza, porti aperti. Con protagonista l'Italia, e gli italiani. Documentario, Italia2021. Durata 88 Minuti.
La storia straordinaria dell'esodo di migliaia di ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento, per raggiungere la Palestina. Espandi ▽
Il film rievoca l'Aliyah Bet, il grande piano di immigrazione illegale di migliaia di ebrei sfuggiti allo sterminio dei campi di concentramento, che tra il 1945 e il 1948 partirono clandestini alla volta della Palestina, o come preferivano chiamarla 'Eretz Israel'. Persone che avevano perso tutto quello che avevano prima: cittadinanza, case, beni, e affetti, sequestrati, occupati e uccisi dalla macchina nazista, e che in Israele avrebbero potuto cominciare una nuova vita. Migliaia di loro partirono dall'Italia, e fu grazie all'aiuto di tantissimi cittadini italiani se le imbarcazioni piccole e grandi che li portavano, poterono partire dai nostri porti, sfuggendo al controllo dei britannici che non consentivano ingressi nei territori sotto il loro mandato. Una complicità in clandestinità che riscattò in quel momento la vergogna delle leggi razziali promulgate sotto il fascismo, e che oggi a molti cittadini in Israele fa ricordare gli italiani come fratelli, e la nostra accoglienza come straordinaria. Recensione ❯
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Un viaggio nella storia del cinema italiano grazie alla voce di Isabella Rossellini. Espandi ▽
Che cosa resta del cinema muto italiano? Moltissimo, recuperato dai ricchi archivi dell'Istituto Luce e dalle cineteche di mezza Europa. E molti ricordi dell'epoca sono affidati alle parole di chi quel cinema l'ha fatto o raccontato in tempo reale, da Giovanni Pastrone a Lyda Borelli, da Francesca Bertini a Luigi Pirandello, da Antonio Gramsci a Salvador Dalì. Céline Gailleurd e Olivier Bohler, ricercatori e docenti francesi esperti in cinema delle origini, intessono un arazzo formidabile di immagini (inframmezzate da intertitoli) e parole (narrate in voce fuori campo da Isabella Rossellini nella versione italiana e Fanny Ardant in quella francese), ricostruendo un mondo e un'epoca, dalla fine dell'800 al primo ventennio del '900. Recensione ❯
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Un atto di ringraziamento verso chi ha realizzato un lavoro straordinario. L'immaginario visivo rischia però di banalizzarlo
. Documentario, Italia2021. Durata 65 Minuti.
Il documentario che racconta la battaglia di Bergamo nel contrastare il Covid. Espandi ▽
18 marzo 2020. L’immagine di una fila di camion dell’Esercito Italiano che trasportano feretri fuori dalla città di Bergamo invade i media. Sintesi lugubre della forza devastatrice del virus, segno inequivocabile dell’epicentro del contagio nei primi giorni dell’emergenza sanitaria. Nel tentativo di reagire allo choc, società civile, imprenditori e volontari collaborano per realizzare un obiettivo apparentemente impossibile: costruire in tempo record alla Fiera di Bergamo un ospedale da campo che fornisca cure professionali e alleggerisca il carico di lavoro sulle altre strutture ospedaliere, già sature.
L’inchiesta, che vuole essere un atto di ringraziamento nei confronti di privati e volontari, insiste sulla straordinarietà dell’impresa e sullo spirito patriottico, facendo leva sull’inevitabile emotività legata ai lutti subìti. Un immaginario visivo basico e molto poco cinematografico, però banalizza un racconto di straordinario valore umano. Recensione ❯
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La vita coraggiosa e spericolata di un artigiano del cinema. Espandi ▽
Chi era Aristide Massaccesi, in arte Joe D'Amato? In America un genio dell'horror, in Francia un maestro dell'erotismo, in Italia il re del porno. Un uomo dai mille pseudonimi capace di realizzare oltre duecento film ricoprendo contemporaneamente i ruoli di produttore, regista, autore, direttore della fotografia e persino operatore di macchina. Un artigiano del cinema, come amava definirsi lui, capace di spaziare tra tutti i generi cinematografici. Dagli spaghetti western al post-atomico, dal decamerotico all'eros patinato, dal porno kolossal all'horror sanguinolento. Guidato dall'estetica dell'estremo e sorretto da un'innegabile capacità tecnica, Aristide Massaccesi ha spinto sé stesso e lo spettatore oltre ogni limite, seguendo, con dedizione, tre rigidi dettami che sono diventati la sua cifra stilistica: Stupire, Scioccare, Scandalizzare. Uno, nessuno, cento generi racchiusi in un autore solo. E questo film ne racconta la vita coraggiosa, folle, spericolata, dedicata a una sola, unica, incontenibile e catastrofica ossessione: il set cinematografico. Recensione ❯
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Un affresco sul fiume più celebre della Storia d'Italia. Espandi ▽
Il Piave è conosciuto per essere il fiume sacro alla patria. Il dramma della guerra e il disastro del Vajont ne hanno segnato in modo indelebile la storia. Lungo il suo corso, passato e presente, sacro e profano coesistono in un affresco che racconta non solo un luogo ma anche le complesse vicende di chi lo abita. Recensione ❯
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Il ritratto intimo, divertito e militante di Lawrence Ferlinghetti, grande figura della poesia americana del '900. Documentario, Italia2021. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ritratto intimo e ironico del poeta statunitense Lawrence Ferlinghetti. Espandi ▽
Un ritratto del poeta ed editore Lawrence Ferlinghetti, tra le figure più importanti della cultura americana del ’900, scomparso lo scorso febbraio a 91 anni. Fondatore della libreria e casa editrice City Lights di San Francisco, con cui ha pubblicato, oltre alle proprie opere, quelle dei colleghi della Beat Generation e di altri autori; artista e animatore cultura della Bay Area; militante impegnato nelle battaglie per i diritti civili, il pacifismo e l’ecologismo. Seguito nella sua vita quotidiana dalle due registe, Ferlinghetti parla delle sue origini italiane, racconta la nascita della sua storica libreria, dialoga con il poeta Jack Hirschman e la poetessa Anne Woldman, illustra il suo lavoro e il suo instancabile impegno per la libertà d’espressione in campo artistico, politico e sociale. Giada Diano ed Elisa Polimeni, traduttrice per l’Italia di Ferlinghetti e sua biografa, ed Elisa Polimeni, curatrice di mostre e retrospettive dedicate al poeta, restano in ascolto di dialoghi e versi, osservano e seguono l’artista e l’uomo e ne restituiscono la figura statuaria e al tempo stesso intima. Recensione ❯
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Il viaggio nel dietro le quinte di uno dei progetti discografici italiani più ambiziosi e riusciti degli ultimi anni. Espandi ▽
Il documentario racconta com'è nato il progetto Note di viaggio, la raccolta di Francesco Guccini composta da canzoni scelte dallo stesso cantautore insieme a Mauro Pagani, reinterpretate dalle grandi voci della musica italiana. Un viaggio nel dietro le quinte di uno dei progetti discografici italiani più ambiziosi e riusciti degli ultimi anni, con gli interventi e gli omaggi di Elisa, Ligabue, Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi, Nina Zilli, Brunori Sas, Malika Ayane, Francesco Gabbani, Samuele Bersani e Luca Carboni, Margherita Vicario, Manuel Agnelli, Zucchero, Fiorella Mannoia, Emma e Roberto Vecchioni, Vinicio Capossela, Gianna Nannini, Jack Savoretti, Levante, Mahmood, Petra Magoni, Ermal Meta, Fabio Ilacqua, Mauro Pagani. Grandi nomi che hanno saputo dar vita a interpretazioni raffinate e di grande personalità, grazie al prezioso lavoro di produzione curato da Mauro Pagani. Recensione ❯
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Un documentario che cerca di capire cosa abbiano provato due lupi che hanno vissuto a contatto con l'uomo. Espandi ▽
Un cucciolo di lupo dorme, avvolto in una coperta, appoggiato ad una mano umana. Il rollio della macchina sembra cullarlo. È stato trovato solo, lungo un sentiero, e adesso sta viaggiando verso un centro di recupero per la fauna selvatica. Pochi giorni dopo nel centro di recupero arriva un altro cucciolo: insieme passeranno oltre un anno, in attesa di crescere abbastanza da poter tornare in natura. Il film racconta il viaggio emotivo dei due lupi, cercando di capire cosa abbiano provato durante questo periodo di convivenza con l'uomo. Sono in grado di capire il nostro intento? Qual è la loro percezione del tempo, della cattività e del ritorno in natura e come percepiscono il concetto umano di libertà? Recensione ❯
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Quattro episodi sulla dipendenza da smartphone in una commedia di costume 2.0 che non graffia e diverte poco. Commedia, Italia, Austria, Russia, USA2021. Durata 80 Minuti.
Quattro episodi che, con i toni della commedia, raccontano storie, registi, attori di età differenti, ambientati in nazioni diverse e uniti dalla mania dei selfie. Espandi ▽
Quattro episodi, ambientati in nazioni diverse, raccontano la dipendenza dagli smartphone che coinvolge persone di tutte le età. Nato da un’idea di Elisabetta Pellini, Selfiemania disegna una galleria di ‘nuovi mostri’ con la struttura a episodi che guarda al modello della commedia all’italiana. Da Selfie di Agostino Ferrente alla recente commedia Netflix He’s All That con l’influencer da oltre 80 milioni di followers Addison Rae il cui personaggio è molto vicino a quello di Iana del primo episodio, possono esserci diversi modi per mostrare la mania dei telefoni. Selfiemania però in generale resta sulla superficie, mostra l’esaltazione della blogger russa quando urla “I’m the Queen” e sfida Caterina Murino o dell’italiano sulla strada di Hollywood di The American Stream che si trova costretto ad ascoltarsi la morale dell’influencer più famoso che ammette che questa “è una distorsione della realtà”. Recensione ❯
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Il mondo dei videogiochi in Italia raccontato attraverso le storie dei creatori, dei giocatori professionisti e di chi ne parla sulle piattaforme di streaming. Espandi ▽
Game of the Year è l'opera seconda di Redaelli, che con Funeralopolis ha ritratto il mondo dell'underground milanese. Sotto la lente di questo nuovo lavoro si snoda un mondo altrettanto complesso, che coinvolge sviluppatori, giocatori professionisti, content creators: è il mondo dei videogame in Italia. Redaelli ci porta a contatto con le aspirazioni, le sfide e le pressioni dell'industria dell'intrattenimento. Game of the Year svela gli aspetti della la vita dei giovanissimi enfant prodige così come quella degli autori o dei giocatori più scafati che decidono di dedicare la vita a questa forma d'arte. Tra l'aspirazione al successo e le possibili rovine individuali questo documentario d'osservazione diventa un vero e proprio ritratto generazionale. Recensione ❯
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Un road movie per raccontare un'altra Sicilia. Espandi ▽
Chi conosce Giovanna Taviani e ne apprezza l'opera non poteva non aspettarsi un'apertura in cui il mare fosse dominante. Questa attesa viene soddisfatta perché Giovanna prende le mosse dalle profondità marine per narrare e far narrare di donne, cavalier, arme ed amori mostrando come non si tratti di archeologia culturale ma di tesi ed azioni teatrali che mordono sul presente. Perché le vicende di Ulisse o dei Paladini di Francia hanno una presa che travalica il tempo. Così come le cantate sui morti di mafia o sulla madre di Salvatore Carnevale (prima donna a costituirsi come parte civile in un processo contro mafiosi) ci parlano di un passato prossimo che non ha smesso, purtroppo, di essere attuale. Gli interpreti che incontra nel suo viaggio mostrano con la loro voce e i loro corpi, nonché con i pupi, che non sono più personaggi ma vere e proprie persone, la passione artistica e civile che li anima. Recensione ❯
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I luoghi visitati e vissuti da Ernest Hemingway nella sua vita, dalla Grande Guerra in poi. Espandi ▽
Il film ripercorrerà i luoghi visitati e vissuti da Ernest Hemingway nella sua vita, dalla Grande Guerra in poi. La figura del grande letterato sarà rievocata dagli incontri, dai posti, dalle memorie e dalla stessa figura del vecchio, accompagnato dalla nipote nel suo misterioso viaggio. Recensione ❯
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Il lavoro iniziato nel 2010 e si ispira al libro "I Love The Nightlife" dei due dj romani Corrado Rizza e Marco Trani. Espandi ▽
Il docufilm racconta la nascita delle discoteche a Roma e l'evoluzione della professione del disc jockey, che oggi ha raggiunto la sua massima visibilità mediatica consacrando alcuni dj a livello di vere e proprie pop star. Dalla metà degli anni '60, in piena Dolce Vita Felliniana, dopo l'apertura del mitico Piper Club, in Via Tagliamento, la città di Roma è diventata la capitale indiscussa del divertimento italiano. Negli anni '70 aprono discoteche leggendarie come il Jackie'O, il Mais ed il Much More e club gay, come l'Alibi e l' Easy Going. I favolosi anni '80 sono stati invece gli anni dell' Histeria e del Gilda, ma anche di molti altri club indimenticabili, come l'Open Gate e le Stelle. Il documentario narra anche che alcuni artisti italiani, oggi famosi in vari settori, hanno iniziato la loro carriera, facendo proprio il disc Jockey come: Renzo Arbore, Roberto D'Agostino, Jovanotti e Fiorello. Recensione ❯
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