ysf
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domenica 22 maggio 2022
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un prequel che tende al docu-film
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Un trailer esaltate e una storia che fa fatica e decollare. Il film si perde nel tentativo di tratteggiare i personaggi che comunque restano poco coinvolgenti. Il perbenismo e il pragmatismo dominano sulle poche scene che accelerano il ritmo del film. La scelta dei personaggi storici e il tentativo di tirarli dentro la storia è discutibile. Non aiuta a risollevare le sorti del film neanche il contributo del buon Ralph Fiennes e del più che discreto cast. Al momento dei titoli di coda si giunge con la netta sensazione di una "occasione sfumata".
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felicity
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lunedì 7 marzo 2022
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una sorta di bond movie apocrifo
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The King’s Man – Le origini è un film a tratti masochista, che vuole essere ciò che non sarà mai e disperde alcuni ottimi spunti per l’ansia di riscatto del suo regista. E alla fine dello spirito della saga non rimane più nulla.
Mentre la regia affoga dunque nei riferimenti eruditi, sottotraccia si intravedono infatti i contorni di un prodotto dal potenziale straordinario, che con piglio teorico riflette sul potere trasformativo del cinema. Matthew Vaughn infiltra la Storia con lucidità, porta in scena fatti reali riattraversati però dal suo sguardo sornione, trasforma i prodromi del conflitto in una pantomima di bambini, trasforma Rasputin in un assassino tanto grottesco quanto affascinante e lascia che a tirare i fili del complotto sia un impossibile gruppo di nemesi della Storia, come in un supremo incubo complottista.
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The King’s Man – Le origini è un film a tratti masochista, che vuole essere ciò che non sarà mai e disperde alcuni ottimi spunti per l’ansia di riscatto del suo regista. E alla fine dello spirito della saga non rimane più nulla.
Mentre la regia affoga dunque nei riferimenti eruditi, sottotraccia si intravedono infatti i contorni di un prodotto dal potenziale straordinario, che con piglio teorico riflette sul potere trasformativo del cinema. Matthew Vaughn infiltra la Storia con lucidità, porta in scena fatti reali riattraversati però dal suo sguardo sornione, trasforma i prodromi del conflitto in una pantomima di bambini, trasforma Rasputin in un assassino tanto grottesco quanto affascinante e lascia che a tirare i fili del complotto sia un impossibile gruppo di nemesi della Storia, come in un supremo incubo complottista.
È forse questo il Kingsman che sarebbe dovuto essere fin dall’inizio, eppure tutti questi spunti finiscono per smorzarsi, come se lo stesso Vaughn volesse forzare il film a tornare in spazi che in realtà non gli appartengono davvero.
Alla fine il passo non può che cedere. Ormai consapevole di quanto il suo film manchi di personalità Matthew Vaughn, corre ai ripari, con una sequenza che vorrebbe aggressivamente ripensare i punti di riferimento del film. Cerca un disperato twist ma quello che trova è un capriccio, un disperato grido d’aiuto, che distrugge tutto ciò che era stato costruito fino a quel momento. Da quel momento il film naufraga per rinascere in una nuova, inattesa forma. L’ultimo atto di The King’s Man è una sorta di Bond movie apocrifo. È il momento in cui Vaughn respira a pieni polmoni, ottenendo forse quella legittimazione che cercava dall’inizio. Ma questo non è più Kingsman, è una fantasia del suo regista.
Riesce ad assestare qualche buon colpo, The King’s Man – Le origini, che tuttavia rimane un film asfissiante, dominato dall’ansia programmatica di Matthew Vaughn, a cui ormai il mondo che ha creato sta stretto. Un film pop che tuttavia esiste solo in funzione del suo creatore, involuto, che più o meno apertamente rifiuta la sua stessa appartenenza al franchise.
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kyotrix
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sabato 5 marzo 2022
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dimenticabile
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Personalmente l'ho trovato sottotono, inferiore ai primi 2. Lo dimenticherete subito.
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sabato 15 gennaio 2022
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opinione sul film the king's man - le origini
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Sono d'accordo con la tua recensione ma nonostante tutto mi ha trasmesso delle emozioni .
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umberto
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venerdì 7 gennaio 2022
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azione.... con stile....
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THE KING'S MAN - LE ORIGINI... Essendomi piaciuti molto i primi due, soprattutto il primo, appena ho letto la notizia dell'uscita di questo prequel, la mia curiosità si è accesa. Storia che inizia nei primi anni del '900 per poi incentrarsi prettamente nel periodo della Prima Guerra Mondiale e sviluppata attraverso una narrazione molto fantasiosa riguardo cause, conseguenze ed eventi collegati alla stessa. Ma chi si aspetta il classico action mobile rimarrà sorpreso. Matthew Vaughn infatti, oltre all'azione e all'ironia viste nei primi due capitoli, che raggiungono l'apice nel scena del combattimento con Rasputin, inserisce anche la drammaticità dei film di guerra.
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THE KING'S MAN - LE ORIGINI... Essendomi piaciuti molto i primi due, soprattutto il primo, appena ho letto la notizia dell'uscita di questo prequel, la mia curiosità si è accesa. Storia che inizia nei primi anni del '900 per poi incentrarsi prettamente nel periodo della Prima Guerra Mondiale e sviluppata attraverso una narrazione molto fantasiosa riguardo cause, conseguenze ed eventi collegati alla stessa. Ma chi si aspetta il classico action mobile rimarrà sorpreso. Matthew Vaughn infatti, oltre all'azione e all'ironia viste nei primi due capitoli, che raggiungono l'apice nel scena del combattimento con Rasputin, inserisce anche la drammaticità dei film di guerra. La sua infatti è una regia dinamica che, grazie ad una buona fotografia, riesce a dare intensità a quasi tutte le scene. Penetrante Ralph Fiennes nella sua interpretazione.
Voto: 8,5
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