roberto.sanges
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mercoledì 10 giugno 2020
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f o r m i d a b i l e
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Mi ha messo addosso un livello di disagio per l'incedere melassoso del racconto e per quel mix di pessimismo, angoscia, grottesco, svolte narrative non necessariamente previste, oltre che per certe scelte stilistiche. Che bellezza. E che strazio guardare con l'occhio da genitore un film che ti mostra con questa forza la sofferenza che possiamo provocare nei nostri figli e la gioia, la serenità, l'ingenua spensieratezza e l'affetto che, quando ci leviamo dalle palle, sanno trovare in loro e fra di loro, anche nel momento peggiore possibile. Quel momento lì verso la fine, mano nella mano.
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lafadda
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mercoledì 10 giugno 2020
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il cinema di oggi contro gli italiani di oggi
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È un film non adatto a tutti: chi lo recensisce in modo snob sfoggiando i vocaboli più forbiti che conosce dicendo in realtà soltanto fuffa, e chi invece fa l’italiano medio vantandosi di non riuscire a concentrare il suo micro cervello in un film cupo e anti-televisivo. Il film va vissuto e guardato con estrema attenzione. Ogni scena racchiude un significato, una possibile interpretazione che noi possiamo darle. Per questo sarebbe anche da vedere più volte se proprio si vuole carpire al meglio. Senza parlare delle scene: ognuna racchiude significati ampissimi. A mio modestissimo parere, un capolavoro di film. Oh yes, da Oscar.
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vannoantonio
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mercoledì 10 giugno 2020
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favolacce
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Questo è un thriller psicologico per palati fini , ottimamente recitato da Germano, è pieno di citazioni importanti ,una tra tutte il fantasma di Canterville.
La scelta dell'estate è azzeccata perché acuisce il pathos.
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Questo è un thriller psicologico per palati fini , ottimamente recitato da Germano, è pieno di citazioni importanti ,una tra tutte il fantasma di Canterville.
La scelta dell'estate è azzeccata perché acuisce il pathos. Da non perdere
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simone pasquali
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domenica 7 giugno 2020
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assolutamente da vedere
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Nonostante la difficile comprensione dei dialoghi a tratti (causa il romanesco stretto) mi abbia richiesto una doppia visione, l'ho trovato un film veramente meraviglioso, devastante nel suo realismo oltre che molto toccante, considerato anche che è uno dei primi film che trattato questa tematica dal punto di vista dei bambini.
Da un punto di vista tecnico credo sia un ulteriore passo avanti gigantesco rispetto La terra dell'abbastanza, con una regia e una fotografia assolutamente da primo premio, un Elio Germano gigantesco così come tutti gli altri attori assolutamente nel ruolo.
DA VEDERE ASSOLUTAMENTE.
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franco django
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venerdì 5 giugno 2020
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letteratura e cinema letteratura al cinema
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Più che una recensione questo film merita un'analisi. Sono visioni (fatalista e spirituale) che sembrano in contraddizione, ma come le rette nel piano non euclideo, s'incontrano in un punto Infinito! È un movimento di ritorno su se stesso che mi ha ricordato il Tao, lo yin e lo yang.
E la costruzione che ha l'inizio da qualche parte prima che cominci il film e finisce dopo che il film è finito, aiuta proprio la percezione del mondo come assoluto (nel senso distaccato) si sentono gli echi del giardino dell'Eden, in cui muore l'uomo-divino e da cui nasce l'uomo-reale, appunto uscendo fuori dal giardino.
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Più che una recensione questo film merita un'analisi. Sono visioni (fatalista e spirituale) che sembrano in contraddizione, ma come le rette nel piano non euclideo, s'incontrano in un punto Infinito! È un movimento di ritorno su se stesso che mi ha ricordato il Tao, lo yin e lo yang.
E la costruzione che ha l'inizio da qualche parte prima che cominci il film e finisce dopo che il film è finito, aiuta proprio la percezione del mondo come assoluto (nel senso distaccato) si sentono gli echi del giardino dell'Eden, in cui muore l'uomo-divino e da cui nasce l'uomo-reale, appunto uscendo fuori dal giardino. Questo paragone per sottolineare la potenza archetipica e mitica del film.
Mi ricorda una filosofia dell'arte particolare che so per certo appartenere a Giulio Paolini: diventare il mezzo dell'arte, dunque l'artista come medium. Vedendo La terra dell'abbastanza ci sono ancora più parallelismi con la letteratura. Chapeau.
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astromelia
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venerdì 5 giugno 2020
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per me no
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personalmente detesto l'impiego di ragazzini per film su vicende tristi e dolorose qui portate all'estremo,la fine di questo film un tantino esagerata...dialoghi a volte incomprensibili..credo che un film debba essere capito e compreso da chiunque e non solo da abitanti dei luoghi ivi indicati, piuttosto becera la scena della ragazza che si spreme il capezzolo davanti al ragazzino per dargli il biscotto sarà una metafora ,sarà per alcuni un grande cinema ma io non vedo la bellezza la grande bellezza....
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diabolik68
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venerdì 5 giugno 2020
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non sembra un film italiano
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Mi è stato presentato come mediocre ma, non riesco a trovare difetti ad un film coraggioso come “favolacce”, lugubre, triste, silenzioso senza speranza ma di un realismo totale, in una società dove i bambini non riescono a ricoprire il loro ruolo elevandosi al di sopra di adulti incapaci. Non sembra neppure un film italiano, voto tra il
9 e il 10
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cagnolino
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giovedì 4 giugno 2020
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film dell’anno
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Favolacce è il film dell'anno! Attori, colori, inquadrature, tematiche!
Per usare un gioco di parole simpatico: il film è una bomba!!!!
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no_data
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giovedì 4 giugno 2020
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d ‘innocenzo da oscar
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Favolacce è un grandissimo film,un film importantissimo per il cinema italiano . Va visto e va supportato . Regia,sceneggiatura, attori e attrici in stato di grazia .
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tonyservillo
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giovedì 4 giugno 2020
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devastante
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Era da Kids di Harmony korine che non vedevo un film così forte, un vero pugno sullo stomaco.
Favolacce non è solo un caso mediatico: da vedere per riflettere e farsi scuotere. Speriamo che vinca l'Oscar, sarebbe ora per l'Italia.
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