gianfranco
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mercoledì 8 luglio 2020
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un pugno nello stomaco
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Un pugno nello stomaco. Sono pochi i film che non solo suscitano delle domande ma che “spaccano” lo schermo e che provocano l’animo. Si esce diversi da come si entrati.
Film intensamente drammatico, mostra la miseria umana e l’esigenza forte di un bisogno di significato per il vivere.
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Un pugno nello stomaco. Sono pochi i film che non solo suscitano delle domande ma che “spaccano” lo schermo e che provocano l’animo. Si esce diversi da come si entrati.
Film intensamente drammatico, mostra la miseria umana e l’esigenza forte di un bisogno di significato per il vivere. In tutti i personaggi emerge tale esigenza: negli adulti con ferocia e rabbia, negli adolescenti con disperazione e nei bambini che soffrono e attendono dai loro genitori una ragione per vivere (purtroppo senza successo).
Recitazione sublime, pochi dialoghi ma significativi volti a far emergere con forza tutta l’umanità perduta di pasoliniana memoria.
Riprese tutte incentrate sui visi con angolazioni particolari, come a voler indurre lo spettatore ad assumere diversi punti di vista.
Vieni colto da un forte spaesamento di fronte a tanta disperazione; ma per coloro che hanno incontrato un’ipotesi positiva nella vita risorge una rinnovata esigenza di testimonianza.
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olivettigiorgia
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domenica 5 luglio 2020
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il palco della vita
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L'intelligenza di questo film, la sua poesia, il suo continuo scrutare eventi apparentemente non decisivi per poi ribaltarli a visione ultimata. Mi ha fatto l'effetto di Mulholland Drive, che mi sono portata appresso per anni. Sembrerà scontato dirlo ma non sembra un film italiano, non ha quei difetti (classismo, recitazione televisiva, furberie) presenti in molti altri nostri film, eccezion fatta per Guadagnino e Sorrentino
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giggetto
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domenica 5 luglio 2020
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torna il pifferaio magico?
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Un film duro e spietato, che si conclude in modo sorprendente. I fratelli D'Innocenzo ci hanno abituato a questi finali nel loroo film d'esordio, La terra dell'abbastana. Qui ci fanno vedere bimbi sopraffatti dagli adulti, e che non riescono a salvarsi. La favolaccia, dunque, non ricorda Hansel e Gretel, ma il Pifferaio magico. Ogni tanto si perde il filo, ma è una storia sentita.
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benmecchenzi
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sabato 4 luglio 2020
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se pasolini fosse vivo...
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...resterebbe in silenzio fino alla fine del film. Storia spietata e compassionevole che sembra uscita dalle pagine di PPP. Invece alla regia c'è una coppia di fratelli al debutto. Uccellacci e uccellini e favolacce.
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emanuele27087
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mercoledì 1 luglio 2020
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un disegno praticamente perfetto
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La pellicola compie una netta linea tra i genitori disillusi, incompiuti e violenti - basti pensare alla scena dei feroci commenti sessuali alla festa dei bambini - e un gruppo di ragazzini sperduti, quasi mai accompagnati da genitori, lasciati in balia di stimoli e pulsioni sessuali e violente senza una guida. L'impossibilità di incanalare queste sensazioni porta a scene davvero riuscite, come quella del sesso nel campo (piuttosto coraggiosa devo dire). La loro crisi esistenziale è suggerita sin da inizio film, cosa che rende funzionale il finale estremo; meraviglioso nell'utilizzo del fuori campo e del sonoro.
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La pellicola compie una netta linea tra i genitori disillusi, incompiuti e violenti - basti pensare alla scena dei feroci commenti sessuali alla festa dei bambini - e un gruppo di ragazzini sperduti, quasi mai accompagnati da genitori, lasciati in balia di stimoli e pulsioni sessuali e violente senza una guida. L'impossibilità di incanalare queste sensazioni porta a scene davvero riuscite, come quella del sesso nel campo (piuttosto coraggiosa devo dire). La loro crisi esistenziale è suggerita sin da inizio film, cosa che rende funzionale il finale estremo; meraviglioso nell'utilizzo del fuori campo e del sonoro. Unica pecca: un audio sgranato in più di una sequenza, mentre il romano è digeribilissimo anche per chi come me vive al Sud.
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estrella
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martedì 30 giugno 2020
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favolacce
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non ho parole....sono basita !!! io lo avrei premiato anche per la regia....perfetta !!!
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spikejohn
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martedì 30 giugno 2020
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sorprendente
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Non mi sarei mai aspettato un film del genere, dire che è stata una bella sorpresa è riduttivo. Mi è davvero piaciuto. Trama ed evoluzione della stessa è stata per me una bella esperienza, diversa dal solito film girato (più o meno) in dialetto romano. Dall'inizio in poi è stato un susseguirsi di sorprese (in senso cinematografico) che mi fanno definire i registi davvero degni di elogio. Elio Germano è un gran bel talento e qua si vede. Che film davvero interessante!!! 5 stelle al film, 5 stelle agli attori!
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emanuele27087
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lunedì 29 giugno 2020
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questi bambini eleganti, impeccabili, senza pietà
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Film che consacra definitivamente nel novero dei grandi nomi del nostro cinema i fratelli gemelli romani trentenni Fabio e Damiano D’Innocenzo. Una pellicola realizzata come nessun altro mai aveva fatto in Italia, figlia di una visione e di una creatività originale e contemporanea, stilisticamente raffinata e innovativa. Il film mantiene altissima la tensione e ipnotizza lo spettatore, sa come riempire i silenzi e i momenti calmi. Per questo è ancora più impressionate seguire il lento sgretolarsi dell’imperturbabile maschera di cinismo che nasconde il travolgente sentimento del film.
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Film che consacra definitivamente nel novero dei grandi nomi del nostro cinema i fratelli gemelli romani trentenni Fabio e Damiano D’Innocenzo. Una pellicola realizzata come nessun altro mai aveva fatto in Italia, figlia di una visione e di una creatività originale e contemporanea, stilisticamente raffinata e innovativa. Il film mantiene altissima la tensione e ipnotizza lo spettatore, sa come riempire i silenzi e i momenti calmi. Per questo è ancora più impressionate seguire il lento sgretolarsi dell’imperturbabile maschera di cinismo che nasconde il travolgente sentimento del film.
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giorgiapiricci
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domenica 28 giugno 2020
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il cinema
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Visto all'arena per la prima volta (dopo 2 in streaming) che dire: il cinema al cinema. Film più bello dell'anno
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paoloboemo
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domenica 28 giugno 2020
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grande film
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Che gran film. Il montaggio e la regia sono superlativi come anche tutti gli attori.Nulla è lasciato al caso e si avverte una ricerca micro e macroscopica dei costumi e ambiente,dei primi piani e sopratutto dei sentimenti. C' è vuoto in tutto mentre quei ragazzi/e preadolescenziali cercano riferimenti, risposte. Interroghiamoci sul senso della vita. Coraggioso produrre questo film e immagino quante volte i fratelli D'Innocenzo abbiano trovate porte chiuse per i loro lavori. Da seguire questi giovani registi impegnati e talentuosi sperando che possano lavorare liberamente nella loro creatività.
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Che gran film. Il montaggio e la regia sono superlativi come anche tutti gli attori.Nulla è lasciato al caso e si avverte una ricerca micro e macroscopica dei costumi e ambiente,dei primi piani e sopratutto dei sentimenti. C' è vuoto in tutto mentre quei ragazzi/e preadolescenziali cercano riferimenti, risposte. Interroghiamoci sul senso della vita. Coraggioso produrre questo film e immagino quante volte i fratelli D'Innocenzo abbiano trovate porte chiuse per i loro lavori. Da seguire questi giovani registi impegnati e talentuosi sperando che possano lavorare liberamente nella loro creatività.Li vedo "giganti" perchè sono molto originali e possono conquistare qualunque statuetta/premio.
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