Favolacce |
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Un film di Fabio D'Innocenzo, Damiano D'Innocenzo.
Con Elio Germano, Tommaso Di Cola, Giulietta Rebeggiani, Gabriel Montesi.
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Titolo originale Favolacce.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- Italia 2020.
- Vision Distribution
uscita lunedì 15 giugno 2020.
MYMONETRO
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‘Muoio quando voglio’
di ArsenioFeedback: 617 | altri commenti e recensioni di Arsenio |
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domenica 9 agosto 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Di Pacifico Arsenio
Ormai non permetto più al rispetto che nutro per un autore di divorare il poco tempo libero a disposizione. Ma “Favolacce” va contemplato come un quadro, è un manifesto di poetica, è una dichiarazione di solitudine, di follia pura e allo stesso tempo di allucinante realismo. Una scrittura fluida, scorrevole, con la giusta dose di immagini, di detto e non detto, del non senso della nostra esistenza, dell’impossibilità di giustificarla. Un film che si può definire anche sperimentale vista la mutazione continua di linguaggi e registri stilistici che vanno dal monologo del diario, alla meditazione di campi larghi, decisi primissimi piani e una circolarità più da romanzo che da cinema. Un’opera “densa”, dunque, dove campeggia anche una forte critica sociale, una satira contro i conformisti piccolo borghesi. Vedi come i D’Innocenzo, e tanti autori prima di loro (ma non è una colpa né un paragone) , usano l’espediente del manoscritto: un uomo (non lo vedremo mai, ma siamo tutti noi) trova accidentalmente il diario di un certa Alessia, e ci dice averlo proseguito. Uno strano malessere parte in sordina per trasformarsi in veri attacchi di panico che assalgono la storia e si impadroniscono di scene memorabili, quasi come un demone che possiede un corpo. ‘Favolacce’ ha l’essenza del grasso, dell’unto, del molliccio e dell’umido fastidioso, del vuoto che ci circonda. Pupille cieche e biancastre che non vedono né possono comunicarci emozioni. Indimenticabile e curiosa è la figura del campagnolo, più simile a uno scimmione che a un padre, che riesce involontariamente a salvare il suo cucciolo con la sola forza dell’indifferenza al mondo altrui. Degni di nota come personaggi sono il professore di scienze e la ragazza platinata e incinta: una alternativa alla disperazione ed alla follia. Un film veramente complesso e altrettanto consigliato. Pacifico Arsenio
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