Favolacce

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Un film di Fabio D'Innocenzo, Damiano D'Innocenzo. Con Elio Germano, Tommaso Di Cola, Giulietta Rebeggiani, Gabriel Montesi.
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Titolo originale Favolacce. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 98 min. - Italia 2020. - Vision Distribution uscita lunedì 15 giugno 2020. MYMONETRO Favolacce * * * * - valutazione media: 4,06 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
arsenio domenica 9 agosto 2020
‘muoio quando voglio’ Valutazione 5 stelle su cinque
68%
No
32%

Di Pacifico Arsenio

Psicosi di altri tempi (il potere degli adulti sulla visione della vita dei bambini) ma sempre attuale. Questo è il classico film verso cui trovi la popolazione spaccata a metà: osannato e amato soprattutto dai giovani e considerato deprimente e noioso per chi è già nel mezzo del cammin della sua vita. Io, che non sono più giovane, ma non ancora di mezza età, posso dire di inserirmi a metà strada, ho faticato ad apprezzarlo, a capirlo nella prima metà, dalla seconda in poi sono stato divorato. [+]

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gioliv venerdì 14 agosto 2020
i nipoti di cleopatra Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

Vedendo e rivedendo per la seconda volta l'ottimo Favolacce dei fratelli D'Innocenzo con Elio Germano mi viene in mente Cleopatra, la primogenita di Peppino (Alberto Sordi) lo stracciarolo e Antonia (Silvana Mangano) del film "Lo scopone scientifico" di Luigi Comencini del 1972. Girato nel Borghetto Latino di Roma, l'adolescente Cleopatra avvelena con un veleno per topi quelli (Bette Davis, la miliardaria americana e Joseph Cotten, autista tuttofare ed ex-amante della miliardaria) che considera i responsabili della ossessione dei suoi genitori. Mi fa pensare che, trascorsi cinquanta anni, gli adolescenti del film Favolacce siano i nipoti di Cleopatra che vogliono farla finita, anche loro grazie a un veleno, con le ossessioni dei loro genitori senza uccidere nessuno sperando che tutto, non avendo un senso, abbia perlomeno una fine. [+]

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luca barker domenica 16 agosto 2020
un dirompente canto sgolato Valutazione 5 stelle su cinque
65%
No
35%

Favolacce, che annovera un Elio Germano in stato di grazia, è un trattato di filosofia nel formato di un film da 90 minuti. Irruento, cruento ma anche estremamente ironico e intelligente: acquista i connotati comici tipici della sottocultura freak americana: C’è un tocco di David Foster Wallace nel sapere come narrare, sfogandosi spesso nel flusso di relitti scampati a una furia devastatrice.

L'ira logica dei D’Innocenzo si abbatte senza pietà su una trama inerme, percorsa per sottrazione, tramutandola in altrettante sfide al senso comune del pudore (chi in Italia ha avuto mai il coraggio di mettere  in scena una sequenza come quella in cui i personaggi di Germano e Malatesta infuriano la loro perversione nei confronti del genere femminile? Non ne ho davvero ricordo). [+]

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carlosantoni sabato 8 agosto 2020
non è un paese per bimbi Valutazione 4 stelle su cinque
63%
No
37%

L’uso del dispregiativo “Favolacce”, al posto di un semplice “Favole”, o magari di un “Favole nere” (ché con questa formula abusata in genere la critica definisce la sostanza del film) potrebbe suonare quasi ironico, ma se così fosse trarrebbe in inganno: deve suonare per quel che è, un dispregiativo assoluto. E semmai la flessione apparentemente ironica del titolo deve mettere in guardia e indurre a pensare a una definizione che allude intenzionalmente al sadismo che si riflette nel/nei racconti narrati.
Che questo sadismo sia consapevole o meno conta poco, quel che conta è che è ampiamente presente nella narrazione; anzi, a ben vedere pesa di più proprio perché perpetrato soprattutto inconsapevolmente, da genitori privi di coscienza, di senso vero della vita e in particolare del rapporto genitoriale. [+]

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mauridal martedì 2 giugno 2020
i terribili fratelli Valutazione 3 stelle su cinque
71%
No
29%

 Un film scritto e diretto da due fratelli,  situazione che   ha illustri precedenti e direi una storia lunga nella cinematografia. A partire dai Lumiere, passando per i Coen , per i fratelli Taviani, ancora per i Vanzina, , per finire con i Manetti Bros appunto. I due fratelli D Innocenzo , sono una conferma quindi di come una   identità  di singoli fratelli  possa esprimersi   nell’arte della cinematografia , che  però coinvolge e si rivolge  non tanto ai singoli individui ma   alla comune identità collettiva di più persone estranee ,sconosciute tra loro ma accomunate contemporaneamente dalla visione di un film. [+]

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stefano capasso lunedì 25 maggio 2020
il mondo degli adolescenti Valutazione 3 stelle su cinque
71%
No
29%

Nella torrida estate della periferia romana una piccola comunità di vicini si incontra per trascorrere insieme momenti di svago. Li accomuna il fatto di avere dei figli adolescenti che frequentano la stessa scuola. Dietro un apparente clima di cordialità si nascondono le tensioni dei singoli individui e dei gruppi famigliari che finiscono per avere i ragazzi come capro espiatorio.
I fratelli d’Innocenzo mettono in scena una fiaba macabra che racconto il disagio esistenziale degli adulti e degli adolescenti. La recitazione estraniata, a volte grottesca, la stessa messa in scena che ricalca queste tendenze, sembra voler porre il racconto dalla parte dei ragazzi. D’altra parte è proprio dal diario di uno di loro che nasce la storia, condotto dalla voce fuori campo di chi ha ritrovato quel diario. [+]

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vanessa zarastro sabato 11 luglio 2020
charlie brown a spinaceto Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

Favolacce” è uno squarcio di mondo della periferia sud romana con tipologie diverse dell’abitare, viste con gli occhi dei bambini. Una sorta di “Peanuts” dove il milieu però è ben diverso da quello della tranquilla middle class americana narrata da Charles M. Schulz.
Raccontato in prima persona da Dennis (con la voce di Max Tortora) un ragazzino che apparentemente ha solo 11 o 12 anni, “Favolacce” evidenzia il disagio dei giovani nei diversi rapporti con i genitori in quel tipo di famiglie. [+]

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franco django giovedì 27 agosto 2020
da oscar Valutazione 5 stelle su cinque
61%
No
39%

Unica difetto del film è quello di essere completamente in romano, per me che sono del nord è stato complicato seguire tutti i dialoghi, poteva essere sottotitolato come Gomorra.
Parliamo di un film gigantesco di cui è un peccato perdere anche una sola sfumatura e dettaglio.
Fotografia, musica, attori, regia, tutto si sposa in un film che non fa dormire... non ci sono i mostri se non i mostri della mente. A mia memoria il film italiano più interessante degli ultimi anni (con Lazzaro felice) che è importante venga portato agli Oscar dall'Italia: il nostro cinema è anche questo, non solo il ripetitivo Garrone di Pinocchio, il banale film di Muccino e le serie tv (cinematografiche) di Sorrentino. [+]

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barbara genise domenica 30 agosto 2020
storia di una società autistica
66%
No
34%

Reazione immediata, lo ammetto....rifiuto, orrore emotivo, bocciatura immediata.....immagini che cambiano inquadrature, momenti, paesaggi,situazioni, personaggi.....
Diversi giorni sono trascorsi senza riuscire a scacciare dalla testa la sofferenza inconsapevole, quasi animale di quei bambini, pensando alle caprette che nascono e verranno poi macellate nei mattatoi.
Bambini nati e vissuti nella confusione relazionale, nel degrado affettivo e culturale, dove la cultura non ha nulla a che vedere con la scuola (vedi i 10 in tutte le materie), e dove le sequenze del film ci raccontano di una frattura tra tutti i personaggi di questa favola nera...
Non c'è comunicazione tra nessuno. [+]

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gianfranco mercoledì 8 luglio 2020
un pugno nello stomaco Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

 

 Un pugno nello stomaco. Sono pochi i film che non solo suscitano delle domande ma che “spaccano” lo schermo e che provocano l’animo. Si esce diversi da come si entrati.

Film intensamente drammatico, mostra la miseria umana e l’esigenza forte di un bisogno di significato per il vivere. [+]

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